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Italgas e il grande ritorno a Piazza Affari. Con un nuovo assetto

Debutto positivo per Italgas a Piazza Affari: il titolo ha aperto a quota 4,062 euro, contro un valore iniziale teorico di 3,998 euro

Dopo 13 lunghi anni di assenza, Italgas torna a Piazza Affari. L’esordio, fissato per lunedì 7 novembre, dopo lo scorporo da Snam, è stato positivo: con un prezzo di apertura di 4,062 euro. Partiamo dall’inizio.

Italgas: la storia

La storia di Italgas risale al lontano 1837. E’ in quell’anno che nasce la Compagnia di Illuminazione a Gaz per la città di Torino, la prima società italiana specializzata nella distillazione di combustibili solidi per la produzione di gas illuminante. Solo un anno dopo, la società forniva illuminazione a gas ad alcuni locali pubblici e alle famiglie più ricche.

Nel 1856, l’azienda effettua una fusione con Società Anonima Piemontese per l’Illuminazione a Gaz di Torino, dando vita alla Società Gaz Luce di Torino. La nuova impresa unifica la rete di distribuzione del gas, apporta miglioramenti agli impianti e si dota di nuovi magazzini di stoccaggio. Nel 1863, con la nascita della Società Anonima Consumatori Gaz Luce di Torino, la Società Gaz Luce perde il monopolio, e di conseguenza si ricapitalizza con il nuovo nome di Società Italiana per il Gaz (in seguito Società Italiana per il Gas, più nota come Italgas).

Negli anni successivi, la Società amplia la propria rete di distribuzione sul territorio nazionale e nel 1923, quando Rinaldo Panzarasa assume la carica di Presidente, Italgas diventa una holding. Tra le società che entrano a far parte del Gruppo Italgas c’è anche la concorrente Società Torinese Industrie Gas Elettricità (STIGE), già nota con il nome di Società Anonima Consumatori Gaz Luce di Torino.

La grande crisi mondiale del 1929 mette in difficoltà anche Italgas, che viene salvata dal governo Mussolini e dall’intervento della finanziaria della Banca Commerciale Italiana, la SOFINDIT. Panzarasa è sostituito da Alfredo Frassati che guiderà la società per 30 anni.

Nel 1967, il pacchetto azionario che assicurava il controllo della Società viene acquistato dall’Eni. A partire dal 1970, Italgas è protagonista della metanizzazione del territorio nazionale.

Il 2003 è l’anno del delisting del titolo. Borsa Valori ha visto allontanarsi un titolo che era presente dal 1900. Nel 2009, la società viene acquisita da Snam, che rileva da Eni l’intero pacchetto azionario.

Il processo di separazione da Snam

ItalgasL’ultima tappa storica di Italgas è quella del 2016, con la scorporazione da Snam e il ritorno a Piazza Affari. Quello che è avvenuto, tecnicamente si chiama ‘scissione parziale e proporzionale di Snam a favore di Italgas’, grazie al via libera di Borsa Italiana ed al semaforo verde della Consob. Per il processo di scorporamento, Italgas si è dotata delle risorse necessarie per ripagare il debito verso l’ex capogruppo e per declinare i propri piani di sviluppo.

Parliamo di 4,3 miliardi di euro, tra linee di credito bancarie (di cui 2,3 miliardi di bridge to bond con scadenza fino a 2 anni) e fondi targati Bei.

Il nuovo assetto di Italgas

La società, che ha fatto il suo nuovo debutto in Borsa, ha un assetto completamente nuovo rispetto a quella delistata tredici anni fa dall’Eni.

Li azionisti di riferimento sono cambiati: 13 anni fa era il Cane a sei zampe, oggi, dopo la scissione da Snam, ci sono Cdp con il 26% e la stessa spa dei gasdotti con il 13,5%. Ma non solo: ora, Italgas svolgerà in casa tutte le funzioni precedentemente svolte dalla capogruppo. La nuova azienda vanta una struttura organizzativa con nove riporti alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato e una direzione generale, affidata all’ex cfo di Snam, Antonio Paccioretti.

Il nuovo debutto in Borsa

Il titolo Italgas ha aperto a quota 4,062 euro, contro un valore iniziale teorico di 3,998 euro. Si tratta di un esordio positivo, il cui prezzo di debutto non è staro stabilito, in quanto, trattandosi di scissione, lo ha deciso il mercato, calcolando ovviamente il rapporto di concambio sulla base del prezzo di chiusura di Snam.

Il titolo Snam, invece, ha aperto a quota 3,84, dopo la chiusura di venerdì a 4,58 euro, rettificata a 3,78 euro dopo la scissione. Le azioni Italgas sono state assegnate agli azionisti Snam nel rapporto di una ogni cinque.

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