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fusione Wind-3

Fusione Wind-3, è fatta. Da oggi nasce il nuovo operatore

La fusione Wind-3 ha dato vita ad una nuova azienda con 31 milioni di clienti nel mobile e 2,7 nel fisso

La fusione Wind-3 è cosa fatta. I due gruppi telefonici, da oggi, sono ufficialmente controllati dalla joint venture di CK Hutchison e VimpelCom: il nuovo operatore vanta 31 milioni di clienti nel mobile e 2,7 nel fisso. È questo il primo passo verso i mitamneti che nei prossimi mesi interesseranno il mercato della telefonia italiano.

L’operatore nato dalla fusione Wind-3, ha grandi progetti: non solo rivoluzionare il mercato telefonico italiano, ma anche dare vita a nuovi servizi di telecomunicazioni e guidare lo sviluppo del digitale in Italia. “La nuova azienda, la sua squadra di manager e il suo sistema di governance sono pronti ad aprire una nuova era di servizi di telecomunicazioni in Italia. Nel 2017, non appena le due compagnie integreranno le proprie reti e condivideranno il loro know how tecnologico, i clienti beneficeranno di una migliore qualità del servizio e di una rete dati ancora più performante” ha affermato Jean-Yves Charlier di VimpelCom.

“Oggi è un grande giorno per lo sviluppo dell’economia digitale in Italia. Questa operazione non solo darà vita ad un operatore nuovo e competitivo, ma genererà investimenti significativi che guideranno lo sviluppo dell’infrastruttura digitale del Paese” si legge, invece, in una nota Canning Fok di CK Hutchison.

L’assetto della nuova società

fusione Wind-3La nuova società sarà guidata da Maximo Ibarra, l’attuale amministratore delegato di Wind. Dina Ravera sarà Merger Integration Officer e Stefano Invernizzi sarà a capo delle finanze. Vincenzo Novari, numero uno di 3 Italia, assumerà invece l’incarico di Special Adviser di CK Hutchison.

L’azienda nata dalla fusione Wind-3, che potrà presentarsi sul mercato come un operatore integrato, anche grazie alla collaborazione con Enel Open Fiber, “prevede di raggiungere, a tendere, sinergie in termini di costi e investimenti per un valore di 700 milioni di euro all’anno”, si legge nella nota.

Come cambia il mercato della telefonia in Italia

La fusione Windi-3 è arrivata dopo il via libera della Commissione Ue, che ha accettato che le due aziende si unissero grazie all’ingresso sul mercato di un quarto operatore telefonico, che mantenesse inalterato il numero di aziende concorrenti. A far concorrenza alla nuova azienda, a Tim e a Vodafone sarà la francese Iliad, che ha acquisito le torri in eccedenza dalla fusione Wind-3.

Attualmente, secondo Agcom, Wind-3 Italia andrebbero a servire il 33,7% dei clienti di telefonia mobile del paese. Le due aziende, insieme, dunque supererebbero Tim-Telecom Italia (32,4% ) e Vodafone (26,4%). Ma i numeri sono destinati a cambiare.

Iliad e le sue offerte hanno conquistato la Francia (Free Mobile: 19, 90 euro al mese, con telefonate illimitate verso numeri francesi e di altri 40 Paesi). Sicuramente il modello di business proposto nella regione d’Oltralpe non potrà essere applicato tout court nel Bel Paese, ma è pur sempre un attore che, a partire dal 2017, intende accaparrarsi una buona fetta di clienti che ora è alla concorrenza.

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