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Farmaceutica: AbbVie investe 60 milioni di dollari in Italia

AbbVie, colosso americano nel campo della farmaceutica, ha deciso di investire 60 milioni di dollari in una filiale di Campoverde per assemblare nuovi farmaci per patologie gravi

Un altro colosso americano investe in Italia: AbbVie, big nel campo della farmaceutica, ha deciso di impegnare 60 milioni di dollari (poco più di 50 milioni di euro) in una filiale italiana di Campoverde di Aprilia, in provincia di Latina, per assemblare farmaci per patologie gravi, ancora nella fase finale di sviluppo. Sono medicine usate per le malattie autoimmuni infiammatorie croniche, i tumori e l’epatite C.

Il colosso di farmaceutica, con sede principale a North Chicago, Illinois, e un fatturato l’anno da 23 miliardi di dollari (è nato nel 2013 da una costola di Abbot) , ha deciso solo qualche mese di investire per la produzione di una nuova serie di farmaci. Prima puntava sull’India, poi l’azienda ha cambiato idea e ha scelto un’azienda in provincia di Latina. “Ci siamo fatti trovare pronti, siamo stati considerati efficienti e affidabili, dal punto di vista qualitativo e della sicurezza, e hanno scelto noi”, ha commentato l’amministratore delegato di AbbVie Italia, Fabrizio Greco, ingegnere di 51 anni dal 2011 alla guida della società.

Ora si dovrà attendere il 2017 per avere un piano generale delle nuove linee guida dell’azienda italiana. Non si tratta del primo investimento di AbbVie in Italia: l’azienda ha già investito in passato e ora dà lavoro a 1.300 persone nel Bel Paese (oltre 700 nel polo produttivo di Campoverde). Lo stabilimento italiano, invece, ha fatturato nella nostra penisola di quasi 900 milioni di euro (quanto guadagna non viene reso pubblico) e ha investito, lo scorso anni, ben 15 milioni di euro in ricerca e sviluppo (in aumento del 17% rispetto all’anno prima).

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Non solo farmaceutica. Anche IBM scommette sull’Italia

Siamo sempre in campo medico.  E’ stato annunciato un accordo con il governo italiano per la realizzazione, alle porte di Milano (nell’area di Expo 2015), del primo Centro di eccellenza europeo di Watson Health.

Il Watson center si occuperà di Medicina e della gestione informatica di tutti gli aspetti sanitari. Si tratta di una importante novità, che potrebbe portare una rivoluzione digitale in ambito medico. “Oggi per l’Italia è un grande giorno. Insieme al governo puntiamo a realizzare un hub internazionale per promuovere la conoscenza nel campo della genomica, dei Big data, dell’invecchiamento della popolazione e dell’alimentazione”, ha dichiarato Enrico Cereda, Ceo di Ibm in Italia a Panorama.

Tante e diverse le cose di cui si occuperà il centro Watson: dai controlli agli aggiornamenti delle cartelle cliniche, dalla registrazione (e ottimizzazione) delle voci di spesa della sanità pubblica agli esperimenti genetici e alla ricerca e cura per il cancro.

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