L’F-35, il caccia stealth di quinta generazione di Lockheed Martin, costa meno del precedessore F-16.
È quanto emerso dalla potenziale vendita di 20 aerei F-16 alle Filippine, approvata il 1° aprile dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, parte di un pacchetto più ampio che include centinaia di missili aria-aria a medio raggio, bombe, mitragliatrici antiaeree e munizioni, per un valore di 5,58 miliardi di dollari.
Secondo quanto messo in evidenza da Bulgarian Military, il prezzo di listino per F-16, pari in media a 279 milioni di dollari se si considera il pacchetto completo, si avvicina al costo dell’F-35 all’avanguardia, sollevando interrogativi sul valore, sull’economia e sulle dinamiche mutevoli dei mercati globali delle armi.
L’F-35, prodotto da Lockheed Martin, è il cacciabombardiere più avanzato in dotazione alle forze armate statunitensi. Ma oltre a essere uno dei più avanzati, il velivolo è anche uno dei più costosi (circa 80 milioni di dollari a esemplare). E il programma sta diventando ancora più costoso.
Tutti i dettagli.
LA VENDITA APPROVATA DAGLI USA PER MANILA
Il pacchetto approvato la scorsa settimana da Washington include 16 aerei F-16C Block 70/72 e 4 aerei F-16D Block 70/72, che saranno completamente equipaggiati con 88 lanciatori di missili guidati LAU-129, 22 cannoni antiaerei M61A1 con 20 installati alla consegna, 12 pod di puntamento avanzato AN/AAQ-33, sistemi radio, radar AESA e dispositivi di navigazione.
Il pacchetto include anche: 112 missili aria-aria avanzati a medio raggio (AMRAAM) o missili AIM-120C-8 o equivalenti; 36 unità di bombe guidate; 40 missili AIM-9X Block II Sidewinder con 32 missili AIM-9X Block II Sidewinder Captive Air Training Missiles (CATM); 60 bombe multiuso MK-84 da 2.000 libbre; e 30 kit di coda Joint Direct Attack Munition (JDAM) KMU-572 per GBU-38 o Laser JDAM GBU-54.
Il Dipartimento di Stato ha indicato che gli accordi di compensazione saranno “definiti nelle trattative tra l’acquirente e l’appaltatore”.
Lockheed Martin è l’appaltatore principale del pacchetto, segnala DefenseNews.
QUANTO COSTA L’F-16
Dunque nell’accordo F-16 con le Filippine, la cifra di 5,58 miliardi di dollari non riguarda solo i jet: copre motori, armi, addestramento e pezzi di ricambio, un pacchetto completo che spinge il costo per unità a 279 milioni di dollari.
Volato per la prima volta nel 1974, il Lockheed Martin F-16 Fighting Falcon è stato una pietra miliare delle forze aeree di tutto il mondo, con oltre 4.500 esemplari costruiti dal suo debutto, ricorda Bulgarian Military.
La variante Block 70/72 rappresenta l’ultima evoluzione, che unisce una cellula collaudata con aggiornamenti moderni. Il suo radar AN/APG-83, derivato dalla tecnologia utilizzata nell’F-35, offre un eccezionale tracciamento del bersaglio a lungo raggio, mentre la suite di guerra elettronica Viper Shield migliora la sopravvivenza contro minacce avanzate.
Con una velocità massima superiore a Mach 2 e un raggio di combattimento di oltre 800 km, il jet può gestire la superiorità aerea, gli attacchi a terra e le pattuglie marittime, missioni critiche per le Filippine, un arcipelago di oltre 7.000 isole che affronta sia insurrezioni interne che pressioni esterne.
E L’F-35
Quindi le Filippine hanno ricevuto un’offerta che supera i 279 milioni di dollari per un singolo velivolo, a fronte di una fornitura minimale di armi. Al contrario, la Romania ha ottenuto l’autorizzazione a comprare l’F-35 a 225 milioni di dollari per un caccia senza armamenti, con l’opzione di contratti definitivi anche per la Repubblica Ceca, fissata a 208,3 milioni di dollari per ciascun F-35, riassume la testata bulgara.
Al contrario, l’F-35A, la variante più economica del caccia stealth, è sceso a circa 78 milioni di dollari per unità nei recenti contratti statunitensi, grazie alle economie di scala derivanti da oltre 1.000 ordini in tutto il mondo.
Eppure lo scorso anno si prevedeva che il costo totale dell’F-35 Joint Strike Fighter supererà i 2 trilioni di dollari nel corso della sua intera vita, dati i piani militari statunitensi di farlo volare più a lungo, l’inflazione è in aumento e gli sforzi del Pentagono per contenere le spese sono in gran parte insufficienti. È quanto ha sostenuto il rapporto del Government Accountability Office (Gao), agenzia indipendente che supporta il Congresso Usa nel monitoraggio dell’azione del Governo federale e delle sue spese nell’aprile 2024.
LA STRATEGIA DI LOCKHEED MARTIN
Secondo Bulgarian Military, Lockheed Martin svolge un ruolo fondamentale in questa equazione. Il colosso della difesa con sede a Bethesda, nel Maryland, ha mantenuto in vita la linea F-16 anche mentre aumenta la produzione dell’F-35, una doppia strategia che sostiene posti di lavoro e competenze nella base industriale della difesa statunitense.
In una dichiarazione del 2023, la società ha osservato che il Block 70/72 “estende la vita strutturale dell’aereo di oltre il 50 percento rispetto ai modelli precedenti”, un punto di forza per nazioni come le Filippine che hanno bisogno di longevità dal loro investimento. Ma questa longevità ha un costo.
Gli aggiornamenti (nuova avionica, maggiore durata della cellula e integrazione con munizioni di precisione) richiedono un’ingegnerizzazione significativa, che fa aumentare le spese, sostiene Bulgarian Military. Per Manila un ordine più piccolo di 20 jet significa che i costi fissi non sono distribuiti su una flotta più grande, a differenza della produzione di massa dell’F-35.