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La Nato si affida all’intelligenza artificiale di Palantir

Balzo delle azioni di Palantir lunedì alla notizia che la Nato avrebbe utilizzato il software basato sull'intelligenza artificiale della società di software statunitense, che lavora anche per l’esercito Usa e la Cia

La Nato utilizzerà un sistema militare di intelligenza artificiale messo a punto da Palantir, la società con sede a Denver co-fondata dal miliardario della tecnologia Peter Thiel.

Le azioni della società di software statunitense, che lavora anche per l’esercito Usa e la Cia, avanzano del 5,3% al Nasdaq, in seguito all’annuncio dell’acquisizione da parte dell’Alleanza atlantica del suo sistema basato sull’intelligenza artificiale.

Oggi la Nato Communications and Information Agency (Ncia) ha annunciato infatti di aver completato l’acquisizione di Palantir Maven Smart System Nato (MSS Nato) alla fine di marzo. La Nato ha dichiarato di voler utilizzare Maven per accelerare l’adozione di nuove soluzioni di intelligenza artificiale, inclusi modelli e simulazioni in fase di sviluppo nei suoi 32 stati membri.

“La scelta dell’alleanza giunge in un momento di crescente preoccupazione tra i membri europei per un potenziale ritiro degli Stati Uniti, dopo le minacce di Trump, commenta il Financial Times aggiungendo che la Nato sta anche correndo per tenere il passo con lo sviluppo di capacità militari basate sull’Ia da parte di rivali come la Cina.

Nella nota della Ncia si sottolinea l’acquisizione del MSS Nato è stata una delle più rapide nella storia dell’Alleanza, richiedendo solo sei mesi dalla definizione dei requisiti all’acquisizione del sistema.

Tutti i dettagli.

LA NATO ACQUISIRÀ IL SISTEMA AI DI PALANTIR

Quindi il sistema, noto come Maven Smart System NATO  sarà acquistato dall’agenzia preposta Ncia – per essere impiegato nell’ambito dell’Allied Command Operations (ACO). Secondo il Direttore Generale della Ncia, Ludwig Decamps, l’impiego dell’MSS Nato fornirà “capacità di intelligenza artificiale personalizzate e all’avanguardia” all’Alleanza Atlantica garantendo che le forze armate siano dotate degli strumenti necessari per un’azione efficace e decisiva sul campo di battaglia moderno.

Il Generale Markus Laubenthal, Capo di Stato Maggiore del Supreme Headquarters Allied Powers Europe (Shape), ha evidenziato il valore operativo del MSS Nato, affermando che consente all’Alleanza di sfruttare dati complessi e accelerare il processo decisionale, essenziale per la sua capacità di combattimento.

IL VALORE DELLA COMMESSA

Nè la Nato né Palantir hanno divulgato i termini finanziari dell’accordo, ma è probabile che si tratti di uno dei contratti di difesa più significativi della società guidata da Alex Karp, sottolinea il Ft.

LE TEMPISTICHE

Si prevede che il nuovo sistema sarà operativo nei prossimi 30 giorni, segnando una rapida integrazione di questa capacità avanzata nel quadro di difesa della Nato.

COSA FA PALANTIR

Palantir Technologies è la più controversa società californiana di data mining con profondi legami con i servizi segreti e le agenzie militari statunitensi. I primi finanziatori dell’azienda includevano In-Q-Tel, braccio finanziario della Cia. In particolare, durante la pandemia sia gli Stati Uniti sia i suoi alleati si sono affidati al software Palantir per il tracciamento dei contatti e nell’analisi dei dati sanitari.

Il software di Palantir aggrega e analizza i dati per aziende come Airbus e Merck & Co. E dopo la pandemia, la guerra in Ucraina ha rappresentato un’altra occasione di profitto per la società tecnologica. La società ha registrato una forte domanda da parte di Israele per nuovi strumenti dall’inizio della guerra con Hamas.

Di recente la società ha anche ampliato uno dei suoi accordi con l’esercito degli Stati Uniti fino a 619 milioni di dollari fino al 2028. Lo scorso dicembre ha anche comunicato un’espansione del suo contratto con lo U.S. Special Operations Command (Ussocom) per fornire soluzioni tecnologiche a supporto delle capacità aziendali.

PROJECT MAVEN REMEMBER?

Dunque ora Palantir fornirà alla Nato una versione personalizzata di Maven, che fornisce una piattaforma su cui è possibile integrare altre applicazioni software e fonti di dati.

Il sistema Maven sfrutta l’intelligenza artificiale per raccogliere e analizzare grandi quantità di dati al fine di stabilire la priorità degli obiettivi in ​​battaglia.

Come ricorda il Ft, l’esercito statunitense utilizza già una propria versione della tecnologia Maven di Palantir. Un sistema simile è stato utilizzato anche in Ucraina.

Il Progetto Maven (conosciuto anche come Algorithmic Warfare Cross-Functional Team, o AWCFT) è un programma del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, lanciato nel 2017 dal Pentagono con l’obiettivo di integrare intelligenza artificiale e machine learning nei sistemi militari, in particolare per l’analisi delle immagini e dei video raccolti dai droni.

Nell’estate 2018 Google, uno dei primi partecipanti a Maven, ha dichiarato che avrebbe smesso di lavorare al progetto del Pentagono. Il colosso di Mountain View è stato costretto nella decisione dalle proteste dei dipendenti che pretendono Big G sia fuori dal war business. Nonostante il ritiro di Google, il Pentagono ha continuato a lavorare al progetto Maven sostenendo che il programma “migliora le prestazioni del team uomo-macchina fondendo intelligenza e operazioni attraverso AI/ML [artificial intelligence/machine learning] e tecnologia di realtà aumentata. Project Maven cerca di ridurre il tempo necessario per il processo decisionale a una frazione del tempo necessario senza AI/ML”.

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