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Jared Isaacman, tutto sul nuovo capo della Nasa amico di Musk

Il presidente eletto Trump ha scelto Jared Isaacman, astronauta privato e socio in affari di Elon Musk, per guidare la Nasa: l'agenzia spaziale statunitense ha legami significativi con SpaceX. La mossa potrebbe segnalare un passaggio verso una maggiore commercializzazione delle operazioni della Nasa? Fatti e approfondimenti

Astronauta privato, filantropo, pilota del caccia Mig29 nel tempo libero, miliardario e amico oltre che socio in affari di Elon Musk.

È l’identikit di Jared Isaacman, individuato da Donald Trump per guidare la National Aeronautics and Space Administration (Nasa). Il 4 dicembre il presidente eletto degli Stati Uniti ha scelto Jared Isaacman come nuovo direttore dell’Agenzia spaziale americana.

Ceo della società di elaborazione dei pagamenti Shift4 Payments, Isaacman è volato nello spazio già due volte in missioni private nell’ambito del programma Polaris, in collaborazione con la società aerospaziale di Elon Musk SpaceX. Isaacman è reduce infatti insieme all’ingegnere di SpaceX Sarah Gillis da una passeggiata spaziale, la prima della storia compiuta da astronauti commerciali, nel corso della missione Polaris Dawn dello scorso settembre.

Se confermato dal Senato, Isaacman, considerato un outsider dal momento che non ha esperienza politica o governativa, supervisionerebbe il budget di circa 25 miliardi di dollari della Nasa, sottolinea Reuters.

Isaacman è uno stretto collaboratore di Elon Musk, che è emerso come uno dei maggiori sostenitori di Trump, e la sua selezione è una manna per la società SpaceX di Musk, osserva Axios. Il magnate americano ha giocato infatti un ruolo fondamentale nella campagna del candidato repubblicano e il tycoon ha promesso di nominare Musk a capo di una commissione per l’efficienza governativa, se eletto. Il ceo di SpaceX ha anche ospitato il presidente eletto al più recente lancio di Starship il 19 novembre.

La scelta di Trump, insieme al coinvolgimento di Musk con l’amministrazione entrante, potrebbe segnalare un passaggio verso una maggiore commercializzazione delle operazioni della Nasa, rileva Cnbc. L’agenzia spaziale fa già molto affidamento su SpaceX e altri partner commerciali per lanciare i suoi astronauti, il carico e la navicella spaziale verso la Stazione Spaziale Internazionale e oltre.

Tutti i dettagli.

LE PAROLE DI TRUMP

“Jared guiderà la missione di scoperta e ispirazione della Nasa, aprendo la strada a risultati rivoluzionari nella scienza, nella tecnologia e nell’esplorazione spaziale”, ha affermato Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social.

“La passione di Jared per lo spazio, l’esperienza come astronauta e la dedizione nell’ampliare i confini dell’esplorazione, svelare i misteri dell’universo e far avanzare la nuova economia spaziale lo rendono la persona ideale per guidare la Nasa verso una nuova era audace” ha aggiunto il presidente eletto degli Stati Uniti.

CHI È JARED ISAACMAN

“Lo spazio ha un potenziale senza pari per innovazioni nella produzione, nella biotecnologia, nell’estrazione mineraria e forse anche percorsi verso nuove fonti di energia”, ha affermato Isaacman in una dichiarazione, aggiungendo di essere “appassionato del fatto che l’America guidi l’avventura più incredibile della storia umana”.

Sebbene non abbia mai lavorato all’interno del governo federale, Isaacman sarà uno dei pochi amministratori della Nasa ad essere stato nello spazio, avendo volato in missioni SpaceX, evidenzia ancora Axios.

Quarantunenne, imprenditore e filantropo, Jared Isaacman ha fondato la piattaforma di pagamenti Shift4 e ha co-fondato Draken International, una società privata di difesa aerea. Il miliardario americano aveva rifiutato di dire quanto è costata Polaris Down ma si stima che sia più di 100 milioni di dollari. Come già detto, nell’ambito di questa missione Isaacman è stato uno dei quattro membri dell’equipaggio a condurre la prima passeggiata spaziale privata in orbita, utilizzando le nuove tute spaziali sviluppate da SpaceX.

Probabilmente i senatori che accetteranno la candidatura di Isaacman a capo della Nasa cercheranno probabilmente dettagli su quei legami finanziari, visto che Isaacman è stato reticente a rivelare in precedenza, commenta SpaceNews.

DESIGNATO PER SUCCEDERE A BILL NELSON

In caso di conferma della nomina, Jared Isaacman prenderàì il posto di Bill Nelson che è alla guida dell’agenzia spaziale statunitense dal 3 maggio 2021 e che presentava un profilo più “tradizionale”, ex senatore dem e astronauta, che aveva viaggiato nello spazio a bordo della navetta Columbia.

OBIETTIVO MARTE

L’amico e socio in affari di Musk si mostra pronto e ambizioso: “Non perderemo mai più la capacità di viaggiare verso le stelle e non ci accontenteremo mai del secondo posto. Ispireremo i bambini, i tuoi e i miei, a guardare in alto e a sognare ciò che è possibile. Gli americani cammineranno sulla Luna e su Marte e, così facendo, miglioreremo la vita qui sulla Terra”.

D’altronde l’arrivo sul pianeta rosso è anche l’obiettivo dichiarato di Elon Musk e secondo alcuni osservatori il sogno del patron di Tesla e SpaceX diventerà una priorità nazionale sotto l’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, segnalando grandi cambiamenti per il programma lunare della Nasa e una spinta per SpaceX.

LE RICADUTE DELLA NOMINA DI ISAACMAN A CAPO DELLA NASA

L’annuncio di Isaacman arriva mentre la Nasa lotta per mantenere il programma Artemis in carreggiata tra budget limitati e ciò che l’ispettore generale dell’agenzia definisce i costi “insostenibili” del razzo lunare Space Launch System, o SLS, della Nasa, costruito da Boeing  e Northrop Grumman e un elemento cruciale del programma Artemis insieme a Starship, sottolinea Cbsnews.

Dunque Isaacman assumerà il controllo della Nasa in un momento cruciale per l’agenzia, con missioni chiave pianificate per aiutare a riportare gli esseri umani sulla Luna nei prossimi anni, nell’ambito del suo programma Artemis, uno sforzo promosso da Trump durante il suo primo mandato.

L’imprenditore e astronauta dovrebbe approfondire la strategia dell’agenzia di dipendere da aziende private per l’accesso allo spazio come servizio commerciale. E questo potrebbe rappresentare una minaccia esistenziale per il lanciatore Space Launch System della Nasa.

Si prevede infatti che la nuova amministrazione Trump esaminerà attentamente i programmi di esplorazione della Nasa, incluso l’uso dello Space Launch System e di Orion per la campagna di esplorazione lunare Artemis, evidenzia SpaceNews.

Secondo Axios, alcune persone temono che concentrarsi sullo spazio come attività commerciale avrà un costo per la scienza e l’esplorazione, che sono centrali per la missione della Nasa.

LA POSIZIONE DEL RIVALE DI MUSK, JEFF BEZOS (BLUE ORIGIN), SULLA SCELTA DI ISAACMAN A CAPO DELLA NASA

Infine, si è mostrato tranquillo Jeff Bezos, il fondatore della società aerospaziale Blue Origin, rivale di SpaceX.

In un’intervista sul palco al New York Times DealBook Summit del 4 dicembre, Bezos ha minimizzato qualsiasi preoccupazione che Musk possa usare l’attuale stretto rapporto che ha con il presidente eletto per dare a SpaceX un vantaggio sui concorrenti, come Blue Origin, mentre si avvicina al primo lancio del suo razzo New Glenn.

Nell’intervista di DealBook, a Bezos non è stato però chiesto un commento sulla scelta di Isaacman per guidare la Nasa,

Come ricorda SpaceNews, Isaacman, in un post sui social media all’inizio di quest’anno, ha affermato di non apprezzare la decisione della Nasa di assegnare un secondo contratto Artemis Human Landing System a Blue Origin dopo aver precedentemente selezionato SpaceX. Tuttavia, si è anche complimentato con l’azienda di Bezos in un altro commento a ottobre, affermando che “ha un fondatore molto impegnato che investirà molto per garantire che ci siano delle scelte” nel lancio.

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