Al via riforma delle regole per l’export militare statunitense.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la revisione delle norme che regolano le esportazioni di equipaggiamento militare, nell’intento di facilitare la vendita all’estero dei prodotti delle aziende di difesa statunitensi. Il provvedimento mira a rispondere alle lamentele sia dell’industria che dei clienti stranieri su quello che spesso può essere un lungo processo di acquisizione.
Secondo il testo diffuso dalla Casa Bianca, l’ordine – denominato “Riforma delle vendite di difesa all’estero per migliorare velocità e responsabilità” – punta a “garantire una consegna prevedibile e affidabile di prodotti americani”, anche riformando il processo di vendita militare all’estero (FMS) per “raggiungere efficienze in termini di costi e tempi”.
“Il 9 aprile, il Presidente ha firmato un ordine esecutivo per riformare il sistema di vendita di difesa all’estero degli Stati Uniti”, ha dichiarato un funzionario del Dipartimento di Stato in una nota. “Questo ordine esecutivo impone al Dipartimento di Stato e alla Difesa di migliorare la velocità e la responsabilità, intervenendo con l’industria per ridurre i ritardi, migliorare l’efficienza e potenziare la capacità degli alleati di ottenere tecnologie di difesa critiche più rapidamente”.
L’ordine potrebbe aumentare le vendite per i grandi appaltatori della difesa statunitensi come Lockheed Martin, RTX e Boeing, osserva Reuters.
Tutti i dettagli.
LE MOTIVAZIONI DELLA CASA BIANCA
“Non siamo in grado di fornire sistemi d’arma in modo affidabile ed efficace agli alleati chiave”, ha dichiarato il segretario dello staff della Casa Bianca Will Scharf durante la cerimonia di firma nello Studio Ovale. “Un fattore chiave di ciò sono le inefficienze e le incongruenze nel processo con cui approviamo le vendite militari all’estero”.
Attualmente, l’Arms Export Control Act statunitense conferisce al Congresso il diritto di esaminare le esportazioni di armi verso altri Paesi, a seconda della vicinanza di un Paese e dell’entità della vendita pianificata. Durante il suo primo mandato, Trump ha spesso espresso frustrazione per il fatto che i membri del Congresso ritardassero le vendite di armi all’estero a causa di questioni relative ai diritti umani o di altro tipo, ricorda sempre Reuters.
TRUMP FIRMA UN ORDINE ESECUTIVO PER AVVIARE LA RIFORMA DELLA REGOLAMENTAZIONE DELL’EXPORT MILITARE A STELLE E STRISCE
“Quindi questo ordine esecutivo indirizzerà il Dipartimento della Difesa, il Dipartimento di Stato e altri dipartimenti e agenzie competenti a rielaborare il nostro sistema di vendita di prodotti per la difesa all’estero per garantire che possiamo fornire equipaggiamenti che creino posti di lavoro americani e ovviamente generino entrate per i produttori di difesa americani, ma che forniscano anche equipaggiamenti militari chiave ai nostri alleati chiave in modo affidabile ed efficace”, ha aggiunto Scharf.
LE MISURE PREVISTE
Tra le altre misure, l’ordine per rivedere le regole dell’export militare firmato da Trump mira a “ridurre le norme e i regolamenti” che regolano i contratti di armi e incarica i Segretari di Stato e della Difesa di compilare e aggiornare annualmente un “elenco di partner prioritari per i trasferimenti di armi convenzionali”, nonché di “prodotti finali prioritari”.
I due Segretari sono inoltre incaricati di aggiornare l’elenco degli articoli per la difesa che possono essere acquistati solo tramite la procedura Foreign Military Sales (Fms).
Infine, come sottolinea Breaking Defense, la direttiva della Casa Bianca prevede altre modifiche che saranno probabilmente accolte con favore dall’industria, come la creazione di parametri di responsabilità, l’integrazione dell’esportabilità nelle prime fasi di sviluppo di un programma e persino la creazione di un sistema elettronico in grado di “monitorare tutte le richieste di licenza di esportazione”.