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Ecco come Airbus ridurrà la divisione difesa e spazio

Airbus taglierà fino a 2.500 posti in Defence and Space, la divisione Difesa e Spazio che al momento impiega circa 35.000 persone e sta registrando un calo della domanda per le attività satellitari. Tutti i dettagli

Airbus taglierà fino a 2.500 posti di lavoro nella divisione della difesa e dello spazio sulla spinta dei costi crescenti e di una maggiore concorrenza.

Il 16 ottobre il gruppo aerospaziale europeo ha annunciato di ricorrere ai tagli, che rappresentano il 7% della forza lavoro nella sua seconda divisione più grande, che attualmente impiega in tutto 35mila dipendenti, entro la metà del 2026 dopo i colloqui con i sindacati. I tagli di posti di lavoro, segnalati per la prima volta dall’agenzia di stampa francese Afp, si aggiungono a una revisione dell’efficienza durata più di un anno nel business della difesa e dello spazio.

Nel primo semestre le attività Difesa&Spazio hanno registrato ricavi per 4,985 miliardi di euro (+7%) e un risultato operativo rettificato negativo per 807 milioni. L’ammontare degli ordini del primo semestre era di circa 6 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente. Tuttavia, Airbus è in grande difficoltà di fronte al calo della domanda, proprio come Thales, altro peso massimo del settore che già in primavera aveva annunciato un piano di ridistribuzione all’interno del gruppo di 1.300 posti della sua filiale spaziale Thales Alenia Space, ricorda La Tribune.

Tanto che nei mesi scorsi indiscrezioni di stampa parlavano di contatti in corso tra Airbus da una parte e Thales e Leonardo dall’altra relativa a un riassetto delle attività spaziali di Airbus.

Tutti i dettagli.

I TAGLI DECISI DA AIRBUS NELLA DIVISIONE DIFESA E SPAZIO

Dunque Airbus ha confermato i piani per tagliare fino a 2.500 posti di lavoro nella sua divisione Difesa e Spazio. Il ceo di Airbus Defence and Space Mike Schoellhorn ha dichiarato che era giunto il momento di adottare ulteriori misure in un “mercato spaziale sempre più difficile”. “Questo ci richiede di diventare più veloci, più snelli e più competitivi”, ha affermato in una dichiarazione.

I tagli fanno parte di una ristrutturazione più ampia, volta a rendere l’unità “più veloce, più snella e più competitiva”, ha affermato Schoellhorn in una dichiarazione.

LE DIFFICOLTÀ DEL BUSINESS SPAZIALE

Si prevede che una quota significativa dei tagli ricadrà sulle attività dei sistemi spaziali di Airbus, rileva il Financial Times. L’azienda ha lottato per rilanciare l’attività, che ha sofferto di ingenti oneri una tantum e di una concorrenza accresciuta.

Il colosso aerospaziale aveva già avvertito a fine giugno che avrebbe dovuto effettuare un nuovo accantonamento di “circa 900 milioni di euro” nel primo semestre legato alla revisione dei costi di sviluppo e delle prospettive commerciali previste di alcuni programmi satellitari di telecomunicazioni e navigazione. Tale importo è stato infine ridotto a 989 milioni di euro, mentre proseguiva la revisione programma per programma, ricorda il quotidiano francese.

Nel 2023 Airbus aveva già registrato nei suoi conti un onere di 600 milioni di euro per questa stessa attività spaziale, che l’anno scorso rappresentava circa 2 miliardi di euro di fatturato sui 65,4 miliardi realizzati dal gruppo.

“La performance finanziaria del semestre riflette principalmente oneri significativi nel nostro business spaziale. Stiamo affrontando le cause profonde di questi problemi” aveva affermato Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus a luglio.

ALLEANZE IN VISTA CON THALES E LEONARDO NEL SETTORE SPAZIALE?

Nei mesi scorsi indiscrezioni di stampa avevano indicato l’esistenza di un dialogo tra Leonardo, Thales e Airbus che potrebbe far confluire le proprie attività spaziale nell’alleanza italo-francese.

“Noi siamo l’unica vera joint venture che c’è sul mercato nello spazio ed è giusto pensare che abbia una evoluzione scatenata dall’osservazione del mercato: esiste SpaceX, Elon Musk ha cambiato il paradigma dei satelliti, ma esistono anche un consolidamento europeo ed altri attori” osservava la scorsa settimana il condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, parlando delle strategie del gruppo nel settore spaziale dove ha un’alleanza con i francesi di Thales attraverso le jv Thales Alenia Space e Telespazio. La discussione con Thales – ha proseguito – riguarda sia come interfacciarsi con altri attori, Airbus è il primo ma ci sono anche altri, sia come fa evolvere la Space Alliance tra Leonardo e Thales ma anche per intercettare meglio i bisogni del mercato”.

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