Se non puoi saltare l’ostacolo, puoi trovare un modo per aggirarlo. Ed è questa la strategia che ha deciso di attuare la casa automobilistica tedesca Volkswagen che, dopo le minacce di nuovi dazi Usa sulle auto importate in America, ha deciso di allearsi con Ford.
E non solo: il colosso tedesco sarebbe pronto anche a costruire uno stabilimento negli Usa. Una mossa a sorpresa che potrebbe regalare alla casa auto la possibilità di inserirsi in quel vuoto di produzione che lascerebbe General Motors con la dismissione di 5 stabilimenti nel 2019.
Intanto, ieri Donald Trump ha incontrato alla Casa Bianca i tre top manager di Bmw, Daimler e Volkswagen. Andiamo per gradi.
L’INCONTRO ALLA CASA BIANCA
Il 4 dicembre, il presidente Donald Trump ha incontrato il ceo di Volkswagen Group, Herbert Diess, il ceo di Daimler-Mercedes, Dieter Zetsche e lo chief financial officer di Bmw, Nicolas Peter. La questione è quella dei dazi: Trump vuole nuove tariffe, anche con l’obiettivo di diminuire il deficit commerciale di 30 miliardi di dollari con la Germania, mentre le case tedesche implorano pietà.
Il presidente Donald Trump, durante l’incontro, “ha condiviso la sua visione per produrre più auto negli Stati Uniti, assicurando un clima favorevole per le aziende del settore”, ha detto un portavoce della Casa Bianca.
SERVONO PIU’ CERTEZZE
E’ pur vero, però, che per fare investimenti servono certezze. Ed è questo che le tre case automobilistiche, che già hanno degli impianti di produzione nel territorio a stelle e strisce, hanno chiesto a Donald Trump. Ma il mercato, in queste settimane, è in fermento e a fare la differenza potrebbe essere la Cina e la tregua commerciale con Pechino.
VOLKSWAGEN E L’ALLEANZA CON FORD
Intanto c’è chi prende sul serio la possibile minaccia di nuovi dazi, decidendo di allearsi con Ford “per costruire davvero un’alleanza automobilistica globale, che rafforzerà anche l’industria delle auto americana”, ha annunciato Herbert Diess dopo l’incontro con il presidente Usa.
Diess ha spiegato che la casa tedesca potrebbe sfruttare, in particolare, le capacità produttive di Ford in Usa. “Stiamo costruendo un’alleanza con Ford che rafforzerà la posizione di Ford in Europa perché condivideremo le piattaforme”, ha aggiunto Herbert Diess. “Potremmo usare la capacità di Ford qui negli Stati Uniti per costruire auto per noi”.
I TERMINI DEL (POSSIBILE) ACCORDO
L’operazione non è ancora cosa certa ed è tutto in divenire, ma quel che è certo è che l’alleanza si concentra sulla filiera della produzione e che non è cosa completamente nuova. Già a giugno la società ha annunciato che c’erano possibilità di un accordo globale nel mondo dell’auto.
Le due case automobilistiche potrebbero partire dai veicoli commerciali, come furgoni e pick up, per poi concentrarsi sull’innovazione, sull’auto elettrica e sulla guida autonoma.
LA VERA RISPOSTA DI VOLKSWAGEN ALLE MINACCE DI TRUMP
Ma c’è di più. Il vero aggirare l’ostacolo e le minacce dei dazi del Presidente Trump risiede nell’annuncio della possibile nascita di un nuovo impianto produttivo negli Stati Uniti.
Su questo fronte, ha detto Diess, la società è in “negoziati abbastanza avanzati in Tennessee, ma potrebbero esserci anche altre opzioni”.