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Perché Stellantis balla la samba in Brasile

In Sud America, tra i principali mercati del Gruppo, Stellantis intende investire 32 miliardi di reais (circa 6 miliardi di euro): l'intera strategia verte sul Brasile, che si è accaparrato la fetta più grossa: 30 miliardi. Tutti i dettagli

Nelle stesse ore in cui Stellantis rassicurava i lavoratori italiani promettendo che a Mirafiori, al momento chiuso per via della scarsa domanda di auto eletriche, si produrrà anche la nuova Fiat 500 ibrida (cioè una variante che monterà un tradizionale motore a benzina supportato da un’unità elettrica) e nello stabilimento lucano di Melfi saranno sfornate anche le Jeep Compass ibride (entrambi modelli che rappresentano la frenata del Gruppo rispetto alla transizione ecologica chiesta dall’Europa ma ignorata sostanzialmente dai consumatori), il Gruppo guidato da Carlos Tavares alzava il velo sulla propria strategia per il Sud America e, in particolare, sul Brasile.

GLI INVESTIMENTI DI STELLANTIS IN BRASILE

In precedenza, Stellantis si era limitata a condividere con la stampa l’intenzione di attuare un piano di investimenti per il Sud America dalla portata di 32 miliardi di reais (5,8 miliardi di euro al cambio attuale) focalizzato essenzialmente sul Brasile, dato che il Paese avrebbe avuto la fetta più grossa: 30 miliardi.

Di questi, circa la metà, ovvero 14 miliardi di reais (più di 2,5 miliardi di euro), andranno a Betim, fabbrica sita nello stato del Minas Gerais, sede dello storico complesso automobilistico inaugurato dalla Fiat nel 1976.

SI PUNTA SUI BIOCARBURANTI

L’arco temporale riguarderà il prossimo quinquennio, dal 2025 al 2030, quando il Gruppo ha intenzione di lanciare sul mercato sudamericano 40 nuovi modelli e 8 powertrain e parte delle risorse (454 milioni di reais) sarà destinata a una nuova area di assemblaggio per le unità di nuova generazione Bio-Hybrid (evoluzione dei sistemi Flex a etanolo che combina l’uso di biocarburanti con l’elettrificazione). Secondo i piani del Gruppo, sarebbero previste tre varianti con un sistema mild hybrid a 12 Volt, uno a due motori elettrici integrato nel cambio automatico e-DCT e una Phev.

RESTYLING ANCHE A PORTO REAL

I lavori di ristrutturazione riguarderanno anche Porto Real, l’impianto che il Gruppo ha avuto in dote a seguito dell’unione coi francesi di Psa, dato che rientrava tra le fabbriche che Peugeot aveva, assieme a Citroen, nello Stato di Rio de Janeiro.

Là nel prossimo lustro saranno investiti 3 miliardi di reais (circa 530 milioni di euro al cambio attuale) per ammodernare il sito e ampliare le produzioni di veicoli. Gli investimenti verranno sfruttati già per sostenere l’avvio dell’assemblaggio ormai prossimo della nuova Citroën Basalt, assumere nuovo personaggio e ampliare le linee produttive.

STELLANTIS PORTA IN BRASILE ANCHE I CINESI

Il presidente di Stellantis per il Sud America, Emanuele Cappellano, ha spiegato che la partnership tra Stellantis e Leapmotor che qui in Italia ha causato non pochi mal di pancia, specie dalle parti del governo, riguarderà anche il Sud America, dove il Gruppo esporterà il brand cinese entro la fine dell’anno: “Vediamo Leapmotor come un’aggiunta preziosa al nostro portafoglio, complementare agli altri nostri marchi in termini di posizionamento e innovazione”, ha spiegato Cappellano.

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