Proprio nei giorni in cui Tesla è tornata ad accelerare su uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia, ovvero la guida autonoma con i robotaxi che però non hanno proprio convinto tutti, specie gli investitori, la Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration), ovvero l’ente federale americano preposto a vigilare sulla sicurezza del traffico, ha aperto un’indagine nei confronti del sistema di guida assistita Full Self-Driving (che si trova ancora in beta, quindi in una versione tutt’altro che definitiva) della Casa guidata da Elon Musk.
PERCHE’ LA NHTSA VUOLE VEDERCI CHIARO SUL FULL SELF-DRIVING
Il fascicolo è stato aperto dopo che ai federali sono giunte le segnalazioni di quattro incidenti, di cui uno con esito letale. I sinistri, viene riportato dalla National Highway Traffic Safety Administration, si sarebbero verificati mentre i veicoli procedevano col Full Self-Driving attivato, ovvero sotto il controllo del sistema automatizzato.
In tutti i casi, ed è l’aspetto che solleva maggiori dubbi, le condizioni esterne al veicolo sarebbero state di scarsa visibilità: con riverbero diretto dei raggi del sole, nebbia o polveri sospese. E, come si anticipava, è stato riportato che in un sinistro una Tesla abbia “investito e ucciso un pedone”.
ALCUNE CRITICITA’
Il sistema di guida assistita Full Self-Driving messo a punto da Tesla si basa sulle telecamere di bordo, lasciando da parte altri tipi di sensori. Ora bisognerà comprendere come gli occhi delle vetture americane “vedono” in condizioni meteo sfavorevoli.
Non è la prima volta che l’Fsd della Casa texana finisce nel mirino delle autorità: l’ultima ad aprile, con un richiamo che ha coinvolto due milioni di vetture, ovvero le Model Y, X, S, 3 e i Cybertruck dotati di pilota automatico venduti negli Stati Uniti, dal Model Year 2012 al 2024.
I MODELLI TESLA COINVOLTI
L’indagine attuale dell’ente statunitense arriva a ricomprendere quasi due milioni e mezzo di vetture della Casa con sede in Austin, Texas: le Model S e Model X prodotte tra il 2016 e il 2024, le Model 3 prodotte tra il 2017 e il 2024 Model 3, le Model Y dal 2020 al 2024 e tutti i Cybertruck (già oggetto di almeno cinque campagne di richiamo in pochi mesi).
NUOVI RICHIAMI IN VISTA?
L’inchiesta avrà l’obiettivo di valutare se procedere o meno con un richiamo ufficiale: dovrà insomma accertare se le attuali capacità del sistema Full Self-Driving abbiano avuto un peso nei sinistri e, visto che il minimo comune denominatore di tutti e quattro i casi di cui si ha notizia sembrano le condizioni esterne all’auto, quanto sia in grado di “rilevare e rispondere in maniera adeguata alle condizioni di visibilità ridotta”.