L’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, ha detto che, sebbene l’integrazione con Ita Airways “diventerà operativa nel 2027”, la compagnia aerea tedesca prevede “utili già nel 2025”.
FATTURATO DI 40 MILIARDI NEL 2025: 43 MILIARDI, CONSIDERANDO ITA AIRWAYS
“Il nostro obiettivo è di realizzare l’integrazione più veloce della nostra storia, con un piano di diciotto mesi”, ha spiegato Spohr. “Tuttavia, poiché possediamo solo il 41 per cento della compagnia, non consolideremo ancora Ita nei nostri dati finanziari”. Per quest’anno il gruppo Lufthansa si aspetta un fatturato di oltre 40 miliardi di euro, che salirebbe a 43 miliardi con l’inclusione di Ita Airways; il numero di dipendenti aumenterà di cinquemila unità e la flotta passerà da 730 a 830 aerei.
“Senza la prospettiva di un contributo a tre cifre agli utili non avremmo fatto questo passo”, aveva dichiarato Spohr al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung a proposito dell’acquisto di Ita Airways.
IL PIANO DI LUFTHANSA PER ITA AIRWAYS
L’obiettivo di Lufthansa è di procedere con l’acquisizione di Ita Airways – che Spohr ha definito “la più grande acquisizione di una compagnia aerea nella nostra storia” – attraverso un secondo pacchetto di azioni, che porterebbe la sua quota al 90 per cento: la decisione, però, “non è ancora stata presa”.
Il passo successivo sarà la piena acquisizione, del 100 per cento. Come ricostruito a gennaio dall’Ansa, Lufthansa investirà 830 milioni di euro in tutto per rilevare l’interezza di Ita Airways.
COM’È ANDATO IL 2024
Se le previsioni della compagnia per il 2025 sono rosee, i risultati dell’anno finanziario 2024 non sono stati troppo positivi: l’utile operativo è infatti diminuito del 39 per cento, a 1,6 miliardi, rispetto ai 2,7 miliardi del 2023. Il fatturato, invece, è aumentato del 6 per cento, a 37,6 miliardi. È cresciuto anche il numero dei passeggeri, del 7 per cento: oltre 131 milioni.
Proprio la divisione passeggeri, tuttavia, è stata quella più sofferente del gruppo Lufthansa, avendo riportato una perdita operativa di 94 milioni di euro: c’entrano – stando alle ricostruzioni della compagnia – i costi elevati del personale, gli scioperi, i ritardi nelle consegne di aerei e l’aumento della concorrenza mediorientale e asiatica.
Nel 2025, definito un anno di transizione, il piano di contenimento dei costi inizierà a essere visibile sui risultati economici.
SERVE UN CONSOLIDAMENTO DEL SETTORE AEREO, DICE SPOHR
Tornando a Ita Airways, Spohr ha spiegato che l’integrazione dell’ex-Alitalia in Lufthansa è “un passo importante verso l’internazionalizzazione, fondamentale per mantenere la nostra posizione globale”.
A questo proposito, ha detto di sperare “che la nuova Commissione europea si renda conto che le compagnie aeree europee hanno perso quote di mercato per decenni, non solo a favore dell’Asia e del Golfo, ma anche degli Stati Uniti. Abbiamo bisogno di una consolidamento del settore che è ormai in ritardo”.
“In Europa”, ha proseguito l’amministratore del gruppo tedesco, “ci sono troppe piccole compagnie aeree per poter competere con i grandi player d’oltreoceano. Per questo mi aspetto che l’Unione europea ci faciliti le cose, anziché renderle più difficili”.
Prima di autorizzare l’operazione Lufthansa-Ita Airways, infatti, le autorità europee hanno imposto diverse condizioni a garanzia della concorrenza. Bruxelles, per esempio, ha obbligato la cessione degli slot negli aeroporti di Milano Linate e di Roma Fiumicino, acquisiti da Easyjet; Lufthansa, inoltre, ha dovuto stringere degli accordi con le compagnie concorrenti Air France e International Airlines Group sul trasporto di passeggeri dall’Italia agli aeroporti di Parigi e Londra.