Il 2024 è stato sicuramente l’anno di Waymo. Non tanto perché siano stati finalmente tagliati traguardi significativi nel campo della guida autonoma quanto piuttosto perché, con l’uscita di strada della sua principale rivale, Cruise, Mountain View ha deciso di premere sull’acceleratore, arrivando a staccare un assegno da 5 miliardi di dollari a favore della sua divisione. E facendo siglare a Waymo un accordo con Hyundai.
COSA FARANNO WAYMO E HYUNDAI
L’accordo, anticipato in luglio dal media sudcoreano “Electronic Times”, è stato ufficializzato solo nelle ultime ore e riguarderà lo sviluppo di una variante automatizzata della Ioniq 5 di Hyundai grazie al software di bordo per la guida autonoma di Waymo.
La tech company californiana installerà il sistema Waymo Driver di sesta generazione sulle vetture che la Casa sudcoreana assembla negli Stati Uniti nella fabbrica Hmgma, in Georgia. I test saranno avviati nel 2025 così da aggiungere le elettriche Hyundai nella flotta Waymo One nel 2026.
Le parti hanno già precisato che questa partnership pluriennale non si limiterà a una singola collaborazione, essendo l’intenzione entrambe di trovare nuove forme di collaborazioni.
SU QUALI AUTO SALE WAYMO?
Prima della partnership con Hyundai, Waymo aveva acquistato alcuni veicoli da Stellantis e Jaguar Land Rover integrando la propria tecnologia nei veicoli base per offrire servizi di ride-hailing autonomi a Phoenix, San Francisco e Los Angeles.
L’ex startup californiana stava anche testando i propri algoritmi smart per auto a guida autonoma su veicoli di Zeekr, il marchio di auto elettriche della cinese Geely Automobile Holdings.
IL ROUND DA 5 MILIARDI
In pieno luglio, mentre Google annunciava gli straordinari risultati conseguiti nel secondo trimestre 2024 (ricavi cresciuti del 14% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 85 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è salito del 28,6%, attestandosi a 23,62 miliardi di dollari. L’utile per azione adjusted è stato di 1,89 dollari, superiore alle previsioni di 1,84 dollari), Mountain View aveva deciso di mettere sul piatto anche 5 miliardi di dollari a favore della sua divisione deputata allo sviluppo di sistemi a guida autonoma, nonostante il settore, è noto, non stia ancora dando i risultati sperati.
Google lavora a sistemi analoghi dal 2009, anche se ha fondato Waymo solo nel 2016. Nell’ultimo periodo l’arrivo in strada dei robotaxi Waymo ha permesso all’ex startup di registrare un aumento dei ricavi a 365 milioni di dollari nel trimestre, rispetto ai 285 milioni di dollari dell’anno precedente, ma non si tratta ancora di una realtà profittevole. I costi in ricerca e sviluppo sono immani e le perdite sono aumentate a 1,13 miliardi di dollari rispetto agli 813 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.