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Fincantieri si allea con la tedesca Tkms per i sottomarini nelle Filippine

Fincantieri e ThyssenKrupp Marine Systems (Tkms) hanno firmato un accordo di collaborazione industriale nell’ambito di una più ampia partnership strategica per fornire alla Marina delle Filippine soluzioni avanzate nel settore sottomarino. Da tempo il gruppo navale di Trieste ha puntato i sottomarini della controllata di ThyssenKrupp...

Fincantieri e la tedesca Tkms si alleano nella gara per costruire due sottomarini U212 NFS per la Marina delle Filippine

Il gruppo navale di Trieste e la controllata del colosso tedesco Thyssenkrupp hanno firmato un Accordo di Collaborazione Industriale nell’ambito di una più ampia partnership strategica volta a fornire alla Marina delle Filippine soluzioni avanzate nel settore sottomarino, indica una nota.

Nello specifico, “la collaborazione tra Tkms e Fincantieri unisce le rispettive competenze e tecnologie all’avanguardia per offrire la soluzione più efficiente e competitiva per i sottomarini della classe U212 NFS, che Fincantieri sta attualmente costruendo in Italia nei propri cantieri per la Marina Militare” prosegue la nota. La partnership ha inoltre l’obiettivo di rafforzare le infrastrutture locali e ampliare le capacità operative della flotta della Marina delle Filippine.

“Questa collaborazione rappresenta una tappa fondamentale nella promozione della nostra strategia internazionale, facendo leva sulle tecnologie all’avanguardia di ultima generazione e sulle qualità che contraddistinguono Italia e Germania” ha commentato l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero.

Inoltre, l’annuncio della collaborazione arriva dopo che il capo azienda di Fincantieri ha dichiarato che la società sta “dando la nostra disponibilità” al governo di Berlino nel riassetto del cantiere navale tedesco ThyssenKrupp Marine Systems (Tkms).

Tutti i dettagli.

LA GARA FILIPPINA

Nell’ambito dell’iniziativa di modernizzazione militare Horizon III, la Marina filippina mira a rafforzare la propria difesa dell’arcipelago attraverso l’acquisizione di sistemi d’arma all’avanguardia. In particolare, l’introduzione di sottomarini rappresenterebbe un punto di svolta nella protezione delle acque territoriali, soprattutto nel Mar Cinese Meridionale, spiega la nota.

Secondo MF, il governo di Manila ha stanziato un budget di 1,6 miliardi di euro e assegnerà la commessa a inizio 2026.

LE OPPORTUNITÀ CON L’U212 NFS

Dunque la Marina di Manila “otterrebbe un vantaggio strategico significativo grazie alla tecnologia Air Independent Propulsion (AIP), introdotta per la prima volta sull’U212A e ora integrata nell’U212 NFS. Inoltre, l’uso dell’acciaio amagnetico Amanox, unito ad altre caratteristiche tecniche chiave e a nuove tecnologie stealth, rende l’U212 NFS virtualmente non rintracciabile” prosegue la nota.

Inoltre, un elemento distintivo dell’offerta dell’U212 NFS è il supporto operativo garantito dalla Marina Militare italiana, che assicurerà alla Marina filippina un livello di addestramento, dottrina e logistica senza precedenti. Il pacchetto include anche attività formative specialistiche di tipo industriale e operativo, consentendo alla Marina filippina di dotarsi rapidamente di equipaggi ben strutturati e altamente qualificati.

LA COOPERAZIONE ITALO-TEDESCA SUI SOTTOMARINI U212

In realtà quella tra Tkms e Fincantieri è una collaborazione ultraventennale. Il gruppo navale di Trieste ha già costruito per la Marina militare italiana quattro sommergibili del tipo U-212 A su licenza tedesca all’interno di un programma avviato nel 1994 nell’ambito del Germane Submarine Consortium. Sulla base di questa partnership di lunga data, Fincantieri e thyssenkrupp Marine Systems hanno esteso la loro collaborazione per includere anche potenziali progetti congiunti di export.

I SOTTOMARINI U212 NFS

Nello specifico, l’U212 NFS è un’evoluzione del sottomarino U212A di classe HDW, caratterizzato da una segnatura acustica, magnetica e visiva estremamente ridotta, che lo rendono eccezionalmente stealth. Rispetta i più alti standard qualitativi e i requisiti normativi più rigorosi, con Tkms che fornisce tecnologie chiave e componenti essenziali.

CHE NE SARÀ DEL FUTURO DI TKMS?

Infine, ricordiamo che lo scorso autunno Fincantieri ha ribadito l’interesse per i sottomarini di Thyssenkrupp Marine Systems (Tkms) che da tempo a Essen intenderebbero dismettere.

In occasione di Euronaval 2024, il numero uno gruppo navale italiano aveva dichiarato che la società sta “dando la nostra disponibilità” al governo tedesco mentre Berlino cerca di assicurarsi la vendita di Tkms sulla scia del ritiro dell’interesse da parte della società di investimenti statunitense Carlyle. Quest’ultimo stava lavorando all’acquisto della controllata di Thyssenkrupp in una operazione che doveva vedere anche la partecipazione dello Stato tedesco attraverso Kfw.

In realtà sul futuro dei sistemi marini di Thyssen è da tempo alla finestra Fincantieri che già la scorsa primavera era tornata a proporsi alle autorità tedesche per un eventuale ruolo da partner industriale in caso di riassetto di Tkms.

Tuttavia, lo scorso febbraio, Thyssenkrupp ha dichiarato di non voler più perseguire la vendita dell’unità, nonostante il significativo interesse da parte degli operatori strategici, aggiungendo che lo scorporo di Tkms, che secondo gli analisti potrebbe essere valutato fino a 2,3 miliardi di euro, era l’obiettivo primario, come riportato da Reuters.

Se ad oggi del futuro della controllata Tkms e dell’interesse di Fincantieri non si sa ancora nulla, riguardo la rinnovata collaborazione, il ceo di Tkms Oliver Burkhard ha dichiarato: “Sulla base della nostra proficua collaborazione nel programma dei sottomarini italiani, questo accordo di collaborazione industriale costituisce un eccellente punto di partenza per ulteriori progetti comuni nel settore subacqueo”.

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