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Fca-Renault, ecco come la Francia detta le regole per comandare

Problemi di governance per il futuro gruppo Fca-Renault? Il governo francese già dice esplicitamente che vuole dettare legge nel nascente colosso automobilistico. Tutti i dettagli

Prime, garbate, discussioni sulla governance del futuro gruppo automobilistico che nascerà dalla fusione tra Fca e Renault. E’ quello che emerge sotto traccia da alcune dichiarazioni del governo francese.

CHE COSA HA DETTO IL MINISTRO LE MAIRE SU FCA-RENAULT

Il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, chiede che la prevista fusione alla pari tra Fiat Chrysler Automobiles e Renault non comporti alcuna chiusura degli impianti in Francia, senza considerare tuttavia un aumento della partecipazione dello Stato nel capitale. “Chiediamo garanzie sulla conservazione dei posti di lavoro e dei siti industriali in Francia”, ha detto Le Maire all’emittente transalpina Rtl, aggiungendo di aver chiesto un impegno affinché nessuna fabbrica del Paese sia chiusa.

LE GARANZIE CHIESTE DAL GOVERNO FRANCESE SU FCA-RENAULT

La seconda garanzia è che “l’operazione si faccia nel quadro dell’alleanza tra Renault e Nissan e la terza garanzia che noi chiediamo sono le garanzie di governance”, ha aggiunto.

CHE COSA SI DICE IN ITALIA SU FCA-RENAULT

Per il governo italiano parla il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “mi sembra un’operazione utile per l’Italia e per l’Europa per avere un gigante dell’auto. Se tutti rispettano gli impegni presi mi sembra giusto si vada in questa direzione”, osserva.

IL FUTURO ASSETTO DI COMANDO PER FCA-RENAULT

Ancora è presto per capire quali saranno le scelte sulla governance, capitolo molto complesso: il nuovo presidente dovrebbe essere John Elkann dal momento che Exor, la holding della famiglia, avrà come socio unico la quota maggiore, fra il 13 e il 15%, mentre il ceo potrebbe essere Thierry Bollorè che da gennaio guida Renault. Si ipotizza un ruolo di ‘direttore’ per Jean Dominique Senard, presidente della società francese, ma non si escludono ruoli di spicco per l’attuale ad di Fca Mike Manley che conosce bene il mercato americano.

LE INTENZIONI DELLA FRANCIA

“Lo Stato – spiega, all’Assemblea Nazionale, il ministro delle finanze Bruno Le Maire – manterrà il 7,5% della nuova società e vigilerà sugli interessi nazionali”. Il via libera di Renault potrebbe arrivare già la prossima settimana. Da Moody’s, intanto, arriva un monito: “la potenziale transazione è positiva per tutte e due le società, ma i rischi di esecuzione sono molto alti”.

IL NODO NISSAN

Resta ancora da chiarire il futuro ruolo di Nissan, che controlla il 34% di Mitsubishi Motors, in un’alleanza allargata. Il ministro Le Maire dice che “l’intesa deve contenere la partnership esistente di Renault con Nissan e Mitsubishi”. Concorda il presidente di Fca, John Elkann: “il nostro spirito – spiega – è quello di trovare uno obiettivo comune che offra vantaggi a tutte le società coinvolte, includendo Nissan e Mitsubishi come partner rispettati e di valore”. Per ora il ceo di Nissan Hiroto Saikawa si è limitato a dire di essere “aperto a ogni discussione per rafforzare l’alleanza”.

 

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