Il 14 novembre il presidente della Cina Xi Jinping ha inaugurato un megaporto finanziato dal suo Paese a Chancay, in Perù. Un simbolo delle ambizioni commerciali del Perù, dell’offensiva cinese nella regione e del crollo dell’influenza americana, analizza Philippe Escande, su Le Monde.
LA CINA IN PERÙ
Con cautela, in videoconferenza da Lima, il presidente cinese Xi Jinping ha virtualmente tagliato il nastro per inaugurare il gigantesco porto di Chancay. Situato a 80 chilometri a nord della capitale, simboleggia le ambizioni commerciali del Perù, l’offensiva cinese in America Latina e il crollo dell’influenza americana nella regione.
Situato sul sito di un tranquillo villaggio di pescatori sulla costa desertica del nord del Paese, il porto diventerà entro dieci anni una delle più grandi infrastrutture portuali dell’America Latina, con i suoi 141 ettari e quindici banchine di carico. L’investimento complessivo di 3,6 miliardi di dollari (3,4 miliardi di euro) è stato effettuato dal gruppo statale cinese Cosco Shipping. Qui si guida, si telefona e si trasborda merce cinese. Il parco industriale potrebbe presto ospitare un impianto di assemblaggio per il gigante delle auto elettriche BYD.
L’ENTUSIASMO DI XI JINPING
Da qui l’entusiasmo di Xi Jinping, che celebra la nascita di questo corridoio terra-mare tra Asia e Sud America. Una “nuova strada Inca”, secondo il leader cinese, che permetterà al Perù di esportare il suo rame e i suoi prodotti agricoli e al Brasile di inviare la sua soia in Cina, riducendo di dieci giorni i tempi di trasporto tra America e Asia.
INVESTIMENTI MASSICCI IN AMERICA LATINA
L’obiettivo della Cina è quello di aumentare ulteriormente la portata del suo commercio. Ciò avviene principalmente attraverso il progetto globale Belt and Road Initiative […] lanciato nel 2013, che consente di stringere partnership che prevedono massicci investimenti in infrastrutture nei Paesi interessati. L’Argentina, il Cile, la Bolivia, l’Ecuador e il Venezuela ne fanno già parte e il Brasile dovrebbe entrare a breve nel club. La cintura si sta espandendo e sta gradualmente espellendo l’ex re delle Americhe, gli Stati Uniti, dal suo cortile tradizionale.
La Cina è diventata il principale partner commerciale di quasi tutti i Paesi sudamericani. In Perù, ad esempio, l’attività mineraria e la fornitura di energia elettrica sono in gran parte gestite da gruppi cinesi. Dal 2015, il volume degli scambi commerciali con Pechino ha superato quello con Washington ed è ora quasi il doppio.
(Estratto dalla rassegna stampa di eprcomunicazione)