Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) è un’occasione per cambiare l’assetto della mobilità del Paese, secondo Fincantieri.
“Un discorso complessivo sui trasporti va fatto ma non con interventi spezzettati senza una cornice strategica” ha sottolineato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera sul Recovery Plan nei giorni scorsi.
Un’occasione, questa, per “ripensare il nostro Paese” e il settore dei trasporti “che abbraccia tutto: tecnologie, ambiente, occupazione”.
“Quello dei trasporti è uno dei problemi più importanti da risolvere, cui dedicare tante risorse”, ha detto il numero uno del gruppo cantieristico di Trieste. “Abbiamo capito che i ponti in calcestruzzo costruiti 50 anni fa, come le gallerie sono a rischio. È arrivato il momento di capire che tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per il beneficio delle generazioni future”.
POTENZIARE IL TRASPORTO MERCI
E guardando avanti, Bono ha parlato della necessità di potenziare il trasporto merci su ferro. “Le ferrovie sono nate e sviluppate su una mobilità più rivolte al passeggero che alle merci”, ha detto Bono. “Lo spostamento delle merci dalla strada su ferro, un problema mai risolto mentre negli anni la situazione peggiorata sia dal lato di una minore efficienza del Paese legata ai costi sia dal lato di una maggiore e insostenibile quantità di emissioni inquinanti”. Per questo è necessario ristrutturare la catena del trasporto su strada potenziando le ferrovie per collegare inoltre i distretti industriali.
LE AUTOSTRADE DEL MARE
Dalle ferrovie il numero uno di Fincantieri passa alle autostrade del Mare. “Siamo un Paese lungo, con un mare che ci circonda da tutte le parti. Sentiamo parlarne da decenni e sarebbe forse l’ora di progettarle; questo avrebbe il vantaggio di portare una parte del trasporto fuori dalle strade ma anche di incrementare il traffico portuale e qui si innesca il problema della riqualificazione dei porti”.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
In riferimento alla mobilità sostenibile, Fincantieri ricorda che nel Pnrr si prevede l’utilizzo di sistemi di bordo alternativi (motore + batterie) per la riduzione delle emissioni. Oltre all’impiego di sistemi di accumulo innovativi per l’alimentazione elettrica della nave durante l’ultimo miglio per l’ingresso/uscita dal porto (come Fincantieri ha già sviluppato per le sue navi).
Il Recovery Plan prevede inoltre l’acquisto di 12 traghetti e 10 aliscafi TPL con propulsione LNG, elettrica o idrogeno. Si intende infatti rinnovare il 25% della flotta navale per il trasporto pubblico locale acquistando unità a basse e zero emissioni.
Fincantieri auspica poi una legge a supporto dell’export e della competitività del sistema industriale che finanzi la Ricerca e l’Innovazione nel settore dei trasporti marittimi.
DIGITALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
Riguardo alle infrastrutture, Fincantieri ha sottolineato l’importanza di sistemi di intelligenza artificiale per il monitoraggio delle infrastrutture e del territorio (come nella lotta al dissesto idrogeologico). Insieme alla necessità di una logistica intermodale digitale per l’integrazione delle attività portuali con treni, autostrade, aeroporti.
In quest’ottica si inserisce il nuovo sistema digitale per il monitoraggio delle infrastrutture autostradali sviluppato da Autostrade Tech (Aspi) insieme con Ibm e Fincantieri NexTech, operativo da metà novembre.
Si tratta di una nuova piattaforma di monitoraggio, che utilizza l’intelligenza artificiale di Ibm, si avvale dell’uso di droni, di IoT (Internet of Things) e modellazione digitale 3D di Fincantieri NexTech per innovare in modo radicale le attività di sorveglianza e monitoraggio di oltre 4.500 opere presenti sulla rete autostradale di Aspi, aumentando l’efficienza e la trasparenza di tali processi. Nel corso del 2021 la sua applicazione sarà estesa ai processi di manutenzione dei ponti e cavalcavia e a tutte le 587 gallerie della rete.
IL NUOVO GOVERNO DRAGHI
Infine, tra i parlamentari in commissione Trasporti c’è chi ha chiesto se il nuovo governo Draghi (qualora fosse lui il premier) dovrebbe intervenire sul Recovery Plan riguardo la cantieristica navale. Il numero di Fincantieri ha ribadito la centralità dei trasporti “che sono il nodo più importante: dai porti agli aeroporti, dalle ferrovie alle autostrade. Il parlamento deve essere più attento di quanto non sia già.”