Il team Alfa Romeo Racin Orlen potrebbe schierare un pilota cinese al posto di Giovinazzi della stagione 2022 di Formula 1. Guanyu Zhou non è esattamente un asso del volante ma porta in dote 30 milioni di euro in sponsorizzazioni
Antonio Giovinazzi potrebbe perdere il volante dell’Alfa Romeo Sauber nella prossima stagione di Formula 1. Al posto dell’unico pilota italiano nella massima serie automobilistica potremmo vedere Guanyu Zhou, cinese di Shangai attualmente legato ad Alpine (Renault). La notizia circola da qualche giorno tra gli addetti ai lavori e da parte del team svizzero non è arrivata alcuna smentita. Anzi, durante la conferenza stampa del Gran Premio d’Italia a Monza Frédéric Vasseur (Team Principal della Sauber) ha spiegato: “Ci sono almeno 5-6 nomi in lista, stiamo guardando alle categorie minori. Guanyu Zhou è sulla lista”.
In realtà la lista sarebbe molto più corta e Zhou sarebbe il candidato perfetto, opinione espressa da Roberto Chinchero durante la diretta Sky delle prove del sabato. Dunque, con il ritiro di Raikkonen a fine stagione, Alfa Romeo Sauber si avvia verso un 2022 con la coppia di piloti Valtteri Bottas e Guanyu Zhou? Possibile. Come riportato da Sky Sport Vasseur ha detto che si riunirà con il direttivo nei prossimi giorni e una decisione verrà presa entro la fine di settembre. Tra gli altri nomi ipotizzati al posto di Giovinazzi ci sono De Vries e Albon, ma il primo è legato alla Mercedes e il secondo alla Red Bull. Il pilota italiano non è mai stato nelle grazie di Vasseur, che se lo vide imporre da Marchionne in forza dell’accordo di sponsorizzazione del 2018 con il quale il marchio italiano è diventato “title sponsor”, mutuando dal 2019 il nome della scuderia in Alfa Romeo Sauber. Nome poi diventato Alfa Romeo Racing Orlen nel 2020 con l’ingresso dell’azienda petrolifera polacca come “co-title sponsor”.
UN CINESE IN FORMULA 1
L’idea di avere Zhou al volante dell’Alfa Romeo stimola non poco la fantasia di Vasseur, perché porterebbe in dote 30 milioni di euro di sponsorizzazioni da parte di aziende che lo sostengono. Eventualità che ad un team di Formula 1 fa certamente gola. Ma è l’intero “Circus” motoristico a guardare con favore ad un pilota cinese nella massima serie, perché consentirebbe di amplificare in maniera enorme l’attenzione mediatica del paese del Dragone. Che tradotto significa tanti soldi da tv e sponsor cinesi, e poco importa se Zhou non sarà un fenomeno del volante.
GUANYU ZHOU: DALLA FERRARI ALLA RENAULT
Il pilota nato a Shangai 22 anni fa ha fatto parte della Ferrari Driver Academy tra il 2016 e il 2018. A Maranello non devono esserne rimasti entusiasti se lo hanno lasciato andar via quando Zhou è passato al programma Renault Sport Academy. Nel vivaio del gruppo francese Zhou ha guidato in Formula 4 (3 vittorie), Formula 3 (2 vittorie) e attualmente corre in Formula 2, categoria nella quale è secondo in classifica a quattro gare dalla fine del campionato. Parallelamente, terzo pilota e collaudatore del team Renault /Alpine di F1, in questa veste ha preso parte alle prove libere del GP d’Austria con la Alpine A521 e ai test sul Circuito di Monza.
GIOVINAZZI: “HO FATTO IL MASSIMO”
Da parte sua, Antonio Giovinazzi ha mantenuto un basso profilo evitando di commentare le voci sul suo futuro concentrandosi sulla guida. Per il team Alfa Romeo 2021 non è stata certo esaltante fin qui, per il team Alfa Romeo Sauber, ma il pilota di Martina Franca ha dimostrato di essere competitivo riuscendo a tenere dietro il compagno di squadra Kimi Raikkonen. Non uno qualsiasi, l’ultimo a vincere un mondiale con la Ferrari nel 2007. Ma nella conferenza stampa del GP di Monza Giovinazzi ha spiegato di non sapere ancora nulla circa il suo futuro. Ma intervistato dalla Gazzetta dello Sport in merito ad un ipotetico rinnovo di contratto ha affermato: “Non è una decisione mia, io posso solo dimostrare chi sono e quanto valgo”. Per poi aggiungere: “ho fatto il massimo, sono in pace con me stesso”. Ora tutto dipende da Frédéric Vasseur, anche se la decisione pare scontata. A fargli cambiare idea potrebbe essere solo la Ferrari, che fornisce i motori al team Alfa Romeo. Ma di fronte ai 30 milioni portati da Zhou potrebbe non bastare, soprattutto se il cinese dovesse aggiudicarsi il titolo di Formula 2.