La lotta al Covid-19 del Friuli Venezia Giulia passa dalla telemedicina. La Regione governata da Massimiliano Fedriga ha messo a disposizione del territorio 1500 kit per la sorveglianza domiciliare delle persone positive a Covid. Il kit viene consegnato a domicilio dall’appaltatore, la Abintrax di Monopoli.
Tutti i dettagli.
IL FRIULI SI AFFIDA ALLA TELEMEDICINA
Prende il via nel Friuli Venezia Giulia la distribuzione di 1500 kit, dotati di un tablet con sim dati e software preconfigurati, un pulsossimetro e un termometro, attraverso i quali i medici potranno monitorare con la telemedicina le persone colpite dal Covid-19.
Grazie ai dispositivi, il paziente potrà dialogare con il medico, che in caso di necessità interverrà rapidamente. Ogni sistema potrà gestire fino a 30 persone della stessa comunità.
INIZIATIVA SVILUPPATA GRAZIE A DONAZIONI CITTADINI
Iniziativa è stata sviluppata grazie ai fondi donati dai cittadini alla Protezione civile dall’inizio dell’emergenza. “Grazie alla generosità dei cittadini della nostra regione in Friuli Venezia Giulia è possibile affrontare il tema dell’assistenza domiciliare sfruttando al meglio e coniugando la tecnologia e le competenze professionali dei nostri medici per garantire un salto di qualità che mette davvero al centro le persone garantendo loro supporto direttamente a casa propria”, ha detto Fedriga presentato il progetto.
MONITORAGGIO CONTINUO
“Grazie a un lavoro di ret tra le istituzioni – aggiunge Fedriga – siamo la prima Regione a sviluppare questo tipo di progetto che dota il Friuli Venezia Giulia di uno strumento realmente innovativo, il quale verrà utilizzato anche una volta che sarà terminata l’emergenza coronavirus, valorizzando il ruolo dell’assistenza territoriale. Tramite il kit di telemedicina le persone verranno monitorate costantemente e potranno dialogare con il medico, che in caso di necessità potrà intervenire rapidamente. L’innovazione non è solo acquistare la tecnologia, ma utilizzarla per cambiare le procedure e sviluppare nuovi processi e modalità operative basati su una vera digitalizzazione e non sulla replicazione di modelli analogici, così da portare vantaggi reali alla collettività”.
1 MILIONE DI EURO
Il costo del progetto, già partito nelle tre aziende sanitarie regionali, è complessivamente di un milione di euro.
ARBITRANX: LA SOCIETA’ APPALTATRICE
Il kit viene consegnato a domicilio dall’appaltatore, la Abintrax di Monopoli, scrive Telefriuli, su richiesta del medico di medicina generale e del Dipartimento. E sempre la Abintrax si occupa del ritiro del dispositivo e della sanificazione.
La società, si legge sul sito, è un’azienda specializzata nello sviluppo di prodotti e soluzioni innovative nel campo degli strumenti per la didattica e nel campo della assistenza alla persona. Si occupa di Systems integration, Hardware Design e Software Design.