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Non solo cognac: la Cina punirà Francia, Spagna e Germania con i dazi

Come ritorsione per le tariffe sulle auto elettriche, la Cina ha imposto dazi sulle importazioni di cognac e potrebbe a breve introdurre penalità anche per la carne di maiale e le vetture di grossa cilindrata. Pechino punirà Francia, Spagna e Germania: ecco perché

In risposta all’aumento delle tariffe europee sui veicoli elettrici, la Cina ha imposto dei dazi anti-dumping provvisori sulle importazioni di alcuni liquori dall’Unione europee. La decisione danneggia principalmente la Francia – che ha definito la misura “incomprensibile” – e non si tratta di un caso: proprio la Francia è stato il paese membro dell’Unione che più ha spinto per l’innalzamento di barriere commerciali contro le auto elettriche cinesi.

NON SOLO BRANDY: DAZI IN VISTA ANCHE SULLA CARNE SUINA E SULLE AUTO DI GROSSA CILINDRATA

Ma la ritorsione cinese non si ferma al brandy. Pechino, infatti, sta portando avanti un’altra indagine anti-dumping sulla carne di maiale europea e potrebbe applicare dei dazi anche sulle importazioni di vetture di grossa cilindrata: nel primo caso l’impatto verrebbe accusato soprattutto dalla Spagna (è la prima esportatrice di carne suina in Cina e si è astenuta nella votazione sulle tariffe alle auto cinesi), mentre nel secondo dalla Germania (il mercato cinese è cruciale per le vendite di Porsche, Bmw e Mercedes-Benz).

Berlino ha votato contro i dazi sui veicoli elettrici.

QUANTO VALE IL COMMERCIO

Nel 2023 il commercio di carne suina tra l’Unione europea e la Cina è valso 1,8 miliardi di dollari; dopo la Spagna, i principali esportatori sono i Paesi Bassi, la Danimarca e la Francia.

L’anno scorso la Germania ha esportato vetture di grande cilindrata in Cina per 1,2 miliardi di dollari. Le esportazioni francesi di cognac (una varietà di brandy, semplificando) nel paese sono ammontate a 1,7 miliardi.

“RITORSIONE PURA”, SECONDO MACRON

Secondo Emmanuel Macron i dazi cinesi sul cognac francese sono una forma di “ritorsione pura”, mentre le tariffe europee sulle auto elettriche cinesi servono a garantire la parità di condizioni, bilanciando l’effetto degli aiuti di stato forniti da Pechino ai produttori nazionali.

Ad agosto, prima che si tenesse la votazione sui dazi ai veicoli cinesi, la Cina aveva sospeso le misure anti-dumping sul brandy europeo, una decisione che venne interpretata come una dimostrazione di buona volontà a Bruxelles.

L’IMPATTO SUI PRODUTTORI FRANCESI DI COGNAC

I marchi francesi di cognac più colpiti dalle tariffe sono Hennessy (di proprietà del gruppo del lusso Lvmh, le cui azioni hanno perso oggi il 4,9 per cento), Rémy Cointreau (-8,7 per cento) e Pernod Ricard (-4,2 per cento).

Per i consumatori cinesi i dazi potrebbero comportare un aumento dei prezzi del 20 per cento. Rémy Cointreau, l’azienda più esposta sul mercato cinese, potrebbe vedere le vendite calare del 6 per cento; Pernod Ricard, invece, dell’1,6 per cento.

La Cina è il secondo mercato più grande al mondo per il cognac francese, dopo gli Stati Uniti, ma è quello che garantisce i maggiori profitti. Ultimamente, tuttavia, le vendite sono in calo a causa del peggioramento delle condizioni economiche.

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