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Ecco la strategia dell’Ucraina per togliere il carburante alle truppe russe

L'Ucraina ha aumentato gli attacchi ai depositi di carburante in Russia: la distruzione di questi impianti sta avendo delle conseguenze sull'operatività delle truppe russe. Fatti e approfondimenti

In queste ultime settimane si è riscontrato un incremento d’intensità degli attacchi ucraini ai depositi di carburante in Russia. Sono attacchi molto spettacolari, che inondano i social network di immagini e video di grandi incendi, che continuano per giorni. Molti commentatori hanno scritto che questi attacchi sono mirati a creare una carenza di carburante nel territorio della Federazione Russa. Inoltre, mostrare le immagini impressionanti di questi danni alla popolazione russa, mira a colpire il loro morale. In realtà, questo sono veri e propri obiettivi militari e la loro distruzione ha delle conseguenze sulla operatività delle truppe russe.

L’ORGANIZZAZIONE DEI RIFORNIMENTI DI CARBURANTE DELL’ESERCITO RUSSO

L’esercito russo ha un sistema di rifornimento di carburante basato su due principali infrastrutture logistiche: il trasporto ferroviario e gli oleodotti. Ma a livello tattico, cioè nella consegna diretta alle unità militari, si basa prevalentemente sul trasporto su strada.

In altre parole, per qualsiasi azione delle truppe russe che comporta mobilità, ad esempio il dispiegamento operativo sul fronte, o lo spostamento su distanze significative, il comando russo deve disporre di punti di smistamento del carburante corrispondenti nelle aree in cui è possibile accumulare volumi significativi di carburante. Si tratta di posti che devono svolgere due funzioni principali: 1) ricevere carburante dal trasporto ferroviario e daglii oleodotti, e immagazzinarne volumi significativi; 2) distribuire questo carburante alle autocisterne militari.

Naturalmente, in condizioni di intenso combattimento, il carburante può essere immagazzinato temporaneamente in autocisterne in luogo o direttamente in autocisterne rifornite presso le raffinerie di petrolio. Tuttavia, questa è una soluzione provvisoria e molto dispersiva.

Le truppe russe hanno un grande bisogno di questi punti di distribuzione per garantire la fornitura di carburante lungo l’intera catena alle truppe, soprattutto quando il compito è di consegnarlo direttamente a reggimenti, brigate e battaglioni.

L’IMPORTANZA DEI PUNTI DI SMISTAMENTO

Questi punti di smistamento devono essere situati vicino alla zona in cui sono in corso o sono pianificate le azioni delle truppe. Ma devono essere anche molto vicini alla retroguardia operativo-tattica delle truppe. Questa è la cosiddetta “distanza di trasporto” e, di conseguenza, la loro posizione ha un impatto sui tempi necessari per consegnare il carburante direttamente alle unità.

Inoltre, il sistema logistico deve garantire la continuità e la distribuzione di volumi significativi di carburante. Ad esempio, preparare un paio di battaglioni per un’attacco richiede un certo volume, mentre preparare un paio di brigate con armi combinate per un’azione operativa in una determinata direzione richiede volumi completamente diversi.

Naturalmente, nel contesto delle azioni complessive dell’esercito russo, i comandi militari e i servizi logistici sono in grado di stabilire depositi di carburante da campo di vari livelli o di diversificare la fornitura per le truppe, spesso trovando soluzioni ingegnose. Ciò è decisivo quando le truppe sono impegnate in una guerra di manovra, che richiede una grande mobilità.

Tuttavia, anche nelle condizioni di un fronte più o meno statico, è estremamente importante per i russi avere, nella loro retroguardia operativo-strategica, uno o più depositi, in cui poter accumulare gasolio, cherosene per aviazione e benzina nelle cisterne.

Infatti, la consegna di un vagone cisterna direttamente a ogni compagnia di carri armati o battaglione di fucilieri motorizzati non è fattibile. Per rifornire le unità il comando russo deve utilizzare anche infrastrutture civili, sia sul suo territorio nazionale che nei territori occupati.

STAZIONI DI SERVIZIO AD USO MILITARE

Tali strutture devono disporre di attrezzature specializzate per lo stoccaggio e la distribuzione del carburante. I depositi di petrolio civili, che erano già attrezzati in questo modo in tempo di pace, sono piuttosto utili anche per questo scopo. I servizi militari a volte possono gestire i volumi richiesti. Ma utilizzare un deposito Rosneft o Lukoil per questo scopo è una pratica diffusa.

Non tutte queste strutture civili sono adatte, in termini di capacità o di gestione dei volumi di carburante richiesti da un esercito. Ma la loro presenza in aree comode e lungo le direzioni operative semplifica e accelera notevolmente l’intero processo di fornitura di carburante alle truppe.

Inoltre, in certe zone operative, questo tipo di struttura può essere l’unica opzione per fornire di carburante le truppe russe. Di conseguenza, può influenzare significativamente il corso, la velocità e il progresso delle loro operazioni belliche, in particolare quelle che coinvolgono lo spiegamento di forze o le manovre durante delle offensive.

GLI ATTACCHI DI DRONI UCRAINI PER SCONVOLGERE LA LOGISTICA

Pertanto, quando questi nuovi attacchi di UAV (droni) ucraini colpiscono i depositi di petrolio russi nelle regioni di Kursk, Bryansk, Belgorod e Rostov o nel territorio di Krasnodar, non si tratta di rendere la benzina più costosa per le popolazioni nelle stazioni di servizio di Rostov o Belgorod, ma di colpire la catena dei rifornimenti militari.

L’esercito russo è così costretto a cercare rotte alternative per la consegna del carburante, il che aumenta la distanza di trasporto e, di conseguenza, il tempo necessario per consegnare grandi quantità di carburante alle truppe, nonché le risorse dedicate per questo. In generale, la loro catena di rifornimento è temporaneamente interrotta.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER PARALIZZARE IL NEMICO

Un altro fattore direttamente correlato a questi attacchi è la sperimentazione di nuove tecnologie e nuove metodologie nella conduzione di questi attacchi. L’Ucraina sta testando un’intera serie di nuovi sistemi d’attacco a livello operativo-strategico, che possono essere applicati per una varietà di scopi, anche contro obiettivi ben protetti da sistemi di difesa aerea e di guerra elettronica.

Inoltre, questi sforzi non sono solo mirati a paralizzare il sistema logistico russo. L’emergere di un’intera nuova gamma di UAV, così come lo sviluppo di sistemi missilistici a lungo raggio, dimostra chiaramente la comprensione da parte del comando militare ucraino dell’importanza dell’innovazione per conseguire risultati.

I droni ucraini stanno diventando sempre più a lungo raggio, più intelligenti e più pericolosi per le forze russe, sia in aria che in mare. Questa tendenza è sempre più evidente. Oggi si capisce perché i droni sono lanciati contro fabbriche russe che producono componenti per munizioni o sistemi ottici.

È utile ricordare che in guerra, non ci sono solo azioni che mirano a danneggiare o infliggere perdite dirette al nemico. Ci sono anche quelle che causano danni strutturali alle capacità operative delle unità nemiche, come la capacità di movimento. Il caso dei depositi petroliferi russi, che vengono in queste settimane distrutti regolarmente dagli UAV ucraini, è un chiaro esempio.

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