Cosa si sono detti ieri Emmanuel Macron e Donald Trump durante il loro incontro? L’espressione accigliata del presidente americano e il suo “body language” durante la conferenza stampa lasciano intendere che i due non sono sulla stessa lunghezza d’onda.
LE DIFFERENZE TRA TRUMP E MACRON
Macron parla del sostegno necessario da fornire all’Ucraina, vittima dell’aggressione russa, Trump risponde denaro. “L’Europa presta denaro all’Ucraina e recupera i suoi soldi”, ha affermato Trump quando Macron ha sviluppato l’idea di far pagare la Russia. Il presidente francese lo ha interrotto per spiegare: “No, in realtà, per essere franchi, abbiamo pagato. Abbiamo pagato il 60 per cento dello sforzo totale, come gli Stati Uniti attraverso prestiti, donazioni, garanzie; per essere chiari, abbiamo fornito denaro reale”. Un piccolo gesto e un sorriso ironico del presidente americano durante la spiegazione del francese ha lasciato intendere che non è convinto.
“Abbiamo 200 miliardi di dollari di beni russi congelati in Europa. Se alla fine dei negoziati i russi dicono che ci lasciano questi soldi, allora sarà fantastico”, continua Macron. “Se credi a questo, allora va bene per me”, dice Trump, ancora non convinto. “Gli europei recuperano i loro soldi, noi recupereremo i nostri”, conclude Trump. Per il presidente americano, la posta in gioco è l’accordo con gli ucraini per le terre rare per continuare a beneficiare del sostegno americano.
“L’accordo è praticamente concluso e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe venire a Washington questa settimana o la prossima”, ha annunciato. E Trump ha continuato, nonostante le smentite del Pentagono, ad affermare che gli Stati Uniti hanno speso 300 miliardi di dollari in aiuti militari, “mentre l’Europa ha fornito solo un centinaio di miliardi di dollari, soprattutto sotto forma di prestiti”.
COME VOTANO L’AMERICA ALL’ONU SULL’UCRAINA
Gli Stati Uniti hanno votato ieri con la Russia alle Nazioni Unite contro una risoluzione dell’Ucraina che definisce la Russia aggressore e chiede il ritiro delle forze russe dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. 93 paesi hanno votato a favore, la Cina e 64 paesi si sono astenuti, 18 paesi, tra cui Russia e Stati Uniti, hanno votato contro. La posizione degli Stati Uniti nel giorno del terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia costerna e indigna. Il sentimento dominante è che gli americani siano passati nel campo dei nemici dell’Ucraina e non possano più essere considerati alleati.
GLI AIUTI ALL’UCRAINA
Il Regno Unito ha annunciato ieri un pacchetto di 5,6 miliardi di dollari di aiuti militari per l’Ucraina e l’adozione di un insieme di sanzioni contro le aziende russe e cinesi coinvolte nella guerra. Il Canada ha annunciato la prima parte di un programma di aiuti da 5 miliardi di dollari finanziato con beni russi congelati e la fornitura di 25 veicoli blindati per il trasporto truppe LAV III e quattro simulatori di volo per gli F-16. La Norvegia ha annunciato un sostegno militare di 3,5 miliardi di euro.
Diversi contributi bilaterali sono stati annunciati da Stati membri dell’UE: 1 miliardo di euro di aiuti militari dalla Spagna, 270 milioni di euro dalla Danimarca, 113 milioni dalla Svezia in sistemi di difesa antiaerea. L’Australia e la Nuova Zelanda hanno annunciato sanzioni contro la Russia.
(Estratto dal Mattinale europeo)