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ex analista cia Terry

Perché gli Usa hanno arrestato ex analista della Cia

Sue Mi Terry, ex-analista della Cia e attuale senior fellow presso il Council on Foreign Relations, è accusata di aver lavorato come agente sudcoreano in cambio di beni di lusso. Tutti i dettagli

Ex funzionaria della Casa Bianca accusata di aver lavorato come agente della Corea del Sud.

Sue Mi Terry, ex analista della Cia e attuale senior fellow presso il Council on Foreign Relations (nella foto tratta dal suo profilo Twitter), è stata arrestata con l’accusa di spionaggio per conto della Corea del Sud. L’arresto è avvenuto a New York lo scorso 16 luglio, come annunciato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Terry, 54 anni, è accusata di aver operato come agente non registrato per il governo sudcoreano, violando così il Foreign Agents Registration Act (FARA).

I DETTAGLI DELL’ACCUSA

Secondo l’indagine, Terry ha fornito ai funzionari dell’intelligence sudcoreana accesso a ufficiali di alto livello degli Stati Uniti, informazioni riservate e ha promosso posizioni politiche favorevoli alla Corea del Sud attraverso i suoi scritti e apparizioni mediatiche. In cambio, avrebbe ricevuto beni di lusso, cene costose e quasi 40.000 dollari in finanziamenti segreti, formalmente destinati a un programma di politiche pubbliche sulla penisola coreana.

LA CARRIERA DI TERRY

Nata a Seoul, Corea del Sud, e cresciuta in Virginia, Terry ha ottenuto un dottorato di ricerca presso la Tufts University. Ha iniziato la sua carriera alla Cia nel 2001, ma ha lasciato l’agenzia nel 2008. Successivamente ha lavorato per il Consiglio di Sicurezza Nazionale e il Consiglio Nazionale di Intelligence prima di dedicarsi all’accademia e al think tank. Negli ultimi anni, Terry è diventata una voce influente negli affari asiatici, con un focus particolare sulla Corea del Nord e del Sud.

LE ACCUSE

L’accusa sostiene che Terry è stata reclutata dal Servizio Nazionale di Intelligence della Corea del Sud (NIS) a partire dal 2013, due anni dopo aver lasciato il governo degli Stati Uniti. Durante questo periodo, avrebbe fornito informazioni riservate e favorito incontri tra ufficiali del NIS e funzionari statunitensi. Un esempio citato nell’accusa è un incontro privato con il Segretario di Stato degli Stati Uniti nel 2022, dopo il quale Terry avrebbe passato informazioni dettagliate ai suoi contatti sudcoreani.

REAZIONI E CONSEGUENZE

Max Boot, marito di Terry e noto columnist per il Washington Post, non è stato accusato di alcun crimine.

Il Washington Post ha dichiarato di stare rivedendo l’accusa, mentre il Council on Foreign Relations ha messo Terry in congedo amministrativo. La squadra legale di Terry ha definito le accuse “infondate” e distorsive del suo lavoro come studiosa e analista.

PROSSIMI PASSI

Se condannata, Terry potrebbe affrontare oltre una dozzina di anni di prigione. Il caso mette in luce le sfide della sicurezza nazionale e l’importanza di vigilare sui contatti con funzionari di paesi stranieri, anche per ex funzionari di alto livello.

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