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Niger, l’uranio e gli interessi della Francia

Dieci motivi per cui il Niger è un paese rilevante e perché la Francia è preoccupata dal cambiamento di regione nel Paese africano. Il punto di Riccardo Pennisi, analista geopolitico di Aspenia

 

Dieci motivi per cui il Niger conta molto.

1) Uranio

Il 20% dell’uranio impiegato per le centrali nucleari francesi (la cui energia è venduta al resto d’Europa) viene dal Niger. Il Niger è il primo fornitore di uranio alla UE insieme al Kazakistan.

2) Miniere

Tre grandi miniere d’uranio – 900 km a nordest della capitale Niamey – sono gestite dall’impresa francese Orano. La Francia sta tuttavia differenziando da tempo i suoi fornitori: Orano sta aprendo miniere in Canada e Asia Centrale. I giacimenti furono scoperti da una commissione francese nel 1957 (cercavano rame).

3) Cina

Anche Pechino aveva provato ad avventurarsi nell’estrazione di uranio dal Niger, ma la sua miniera (Azelik) è fallita nel 2015 e non ha mai ripreso la produzione. Corea del Sud e Spagna sono presenti con piccole quote nelle altre miniere.

4) Carbone

Il funzionamento delle miniere di uranio dipende dalla grande miniera di carbone a cielo aperto di Anou Araren; anche questo giacimento fu scoperto dai francesi alla fine degli anni ’60, ed è oggi gestito da una società che dipende dal governo del Niger.

5) Commercio

Il concentrato di uranio estratto è spedito via camion per 1600 km fino a Parakou in Benin, poi viaggia in treno per 400 km fino al porto di Cotonou, da dove parte in nave per la Francia.

6) In-dipendenza

Il Niger è indipendente dalla Francia dal 1960. Il colpo di stato dei giorni scorsi non è dichiaratamente anti-francese, ma le persone scese in piazza in sostegno dei militari lo sono. Il presidente Macron ha detto che “non tollererà attacchi agli interessi francesi” nel Paese. Le giunte militari di Mali e Burkina Faso hanno risposto che non hanno paura di una guerra.

7) Sahel

Vari colpi di stato tra il 2020 e il 2022 hanno infatti portato al governo di Mali e Burkina Faso regimi militari anti-occidentali aiutati dai mercenari russi Wagner. Una qualsiasi mappa svela l’importanza strategica del Niger.

8) Militari

Gli Stati Uniti sono presenti con un migliaio di soldati in una base nel centro del Paese (Agadez), la Francia con circa duemila verso nord-est, dalle parti delle miniere di uranio. Oltre a loro, c’è un numero imprecisato di appartenenti a forze speciali.

9) Jihadismo

In Niger operano gruppi-clan affiliati ad Al-Qaida e ISIS nel nord, e a Boko Haram nel sud. Tra gli obbiettivi dei gruppi c’è quello di controllare lo sfruttamento delle miniere e i flussi di migranti che attraversano il Paese – due enormi fonti di guadagno. Tra i compiti dei soldati francesi e americani c’è quello di contrastare la loro attività.

10) Migranti

In Niger operano alcune agenzie francesi per la selezione di migranti; alcuni vengono “approvati”, e gli viene offerto un biglietto aereo per Parigi. La maggioranza, respinti. L’idea è di evitare il viaggio nel Sahara e nel Mediterraneo, dando un passaggio ai primi e scoraggiando i secondi. Ma non funziona.

(Il testo è tratto dal profilo LinkedIn di Riccardo Pennisi)

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