RUTTE PROSSIMO SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO
Il primo ministro olandese Mark Rutte, 57 anni, sarà il prossimo segretario generale della Nato. L’ultimo ostacolo è stato superato ieri quando il presidente rumeno, Klaus Iohannis, ha ritirato la sua candidatura, dopo che l’ungherese Viktor Orban ha tolto il veto alla nomina di Rutte.
L’USCITA DI SCENA DI IOHANNIS
Klaus Iohannis è stato elegante fino alla fine e ha dato una lezione a Orban con la donazione di un sistema di difesa missilistica Patriot all’Ucraina.
IL RUOLO DI ORBAN NELLA NOMINA DI RUTTE ALLA NATO
La nomina di Rutte era prevista fin dal vertice europeo di lunedì sera. Orban aveva annunciato la decisione di appoggiarlo dopo aver ottenuto il suo impegno scritto a riconoscere l’esenzione dal sostegno allo sforzo bellico dell’Ucraina concessa da Jens Stoltenberg. Questa era la condizione posta dal leader ungherese per non bloccare la dichiarazione preparata per il vertice del 75° anniversario della Nato che si terrà a Washington all’inizio di luglio.
EFFETTO ORBAN
Il sostegno di Orban ha fatto cadere il veto del premier slovacco Robert Fico e, come in un balletto ben orchestrato, il ritiro della candidatura di Klaus Iohannis. Jens Stoltenberg, segretario generale per dieci anni, passerà il testimone a Mark Rutte il 1° ottobre, un mese prima delle elezioni presidenziali statunitensi, che potrebbero portare al potere il repubblicano Donald Trump e far entrare l’Alleanza in un nuovo periodo di turbolenza.
RUTTE, SIGNOR TEFLON
La Nato avrà un segretario generale “Teflon”: è così che Rutte è soprannominato dopo 14 anni al governo nei Paesi Bassi.