VIOLATA UNA MAIL DI MATTARELLA?!
"Dati rubati, il virus e gli infiltrati al lavoro nel ministero: «Abbiamo 4 anni e mezzo di vantaggio». Violata una mail di Mattarella". (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
DEL VECCHIO E ARPE INDAGATI
Tra gli indagati nell'inchiesta della Dda di Milano e della Dna su attività di dossieraggio su larga scala, che ieri ha portato a sei misure cautelari, sono indagati, tra gli altri, Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei figli del patron di Luxottica, e Matteo Arpe. (Ansa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
ERG E BARILLA MOLTO CURIOSE
A rivolgersi a Gallo e ai suoi esperti informatici, oltre che politici, ci sarebbero avvocati, giudici, imprenditori e manager di grandi aziende come Barilla, Eni, Erg e Heineken. Ognuno, per l’accusa, con la propria richiesta. (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
LA RIVOLTA CONTRO RIVOLTA
Pazzali il 24 gennaio 2023 è al telefono con la ministra del Turismo Santanchè e, sfruttando le informazioni riservate che ha in mano, tenta di boicottare la nomina del manager Guido Rivolta a componente dello staff di Meloni: «Una persona maligna, proprio brutta brutta». (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
Enrico Pazzali cerca di screditare Guido Rivolta parlando con il ministro Santanché: «Una persona maligna, proprio brutta brutta». Osteggia in tutti i modi la nomina di Rivolta a Palazzo Chigi: «E' quello nazionalsocialista. È pericolosissimo, gioca tre partite». (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
UNA BEN STRANA REPUBBLICA
Gli hacker di Equalize nel 2020 si sarebbero, per il pm, «abusivamente introdotti nei telefoni e computer» di Gorno Tempini (Cdp), di Guido Rivolta che lavorava con lui, della comunicatrice Giuliana Paoletti e dei giornalisti Dragoni (Sole 24 ore) e Pons (Repubblica). (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
Che strana, Repubblica. Un suo giornalista di economia e finanza di punta, Giovanni Pons, viene spiato e manco mette il suo nome nei pezzi dedicati alla "centrale degli spioni", come da titolo di prima pagina. Boh. Fosse stato – chessò – Carlo Bonini, chissà che cagnara…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
MA L’ACN CHE DIAMINE FA?
La prossima volta che sento fare una ramanzina istituzionale e ministeriale sulla necessità della cybersecurity per le aziende, mi rileggerò questo pezzo oltre a fare una pernacchia. pic.twitter.com/AQqQQyftVh
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
CARTOLINA DALL’IRAN
Questo gioco tra Israele e Iran su chi colpisce per ultimo, senza comunque provocare disastri che politica e realismo non possano riparare, è una infantile tauromachia. Tuttavia riesce a sfogare l’orgoglio dei contendenti e a impedire una guerra totale. (Ugo Tramballi, Sole24ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
IL SOLE SCALDA LUGANO
Cazzullo: "Dove paga le tasse?"
"Ho entrambi i passaporti, e ho pagato le tasse in Italia e in Svizzera. Ora però mi sono trasferito nel principato di Monaco". (Carlo De Benedetti)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
LE TRUMPATE DI BEZOS
"Trump ha incontrato dirigenti di Blue Horizon, la compagnia di Bezos che fa attività spaziali e dipende dalle commesse statali. Poco dopo il Washington Post ha annunciato che non avrebbe appoggiato alcun candidato alla Casa Bianca. Un chiaro caso di do ut des". (Robert Kagan)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 27, 2024
LE SPESUCCE DEL GOVERNO
Manovra, la spesa pubblica cambia rotta: -2,5% nel 2025. Dopo il +39,6% registrato fra 2019 e 2024 gli stanziamenti iniziano a scendere Flessione più forte (-10,6%) per le «politiche previdenziali» con la trasformazione del taglio al cuneo. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
GLI ONANISMI DI DAGOSPIA
Se la cantano e se la suonano. Onanismo slurposo pic.twitter.com/SUXNEeyJqB
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
IL GAIO MSI
Repubblica: Davvero nel Msi erano più laici?
«Sì, vi convivevano anticlericali, neopagani, buddisti, taoisti, con quelli che ogni domenica andavano a messa (…) Il Msi era infiorettato di omosessuali». (Annalisa Terranova, storica giornalista del Secolo, ora firma di Libero)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
IL VINCITORE GIULI
Repubblica: Davvero nel Msi erano più laici?
«Sì, vi convivevano anticlericali, neopagani, buddisti, taoisti, con quelli che ogni domenica andavano a messa (…) Il Msi era infiorettato di omosessuali». (Annalisa Terranova, storica giornalista del Secolo, ora firma di Libero)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
«Giuli paga il fatto di non essere un uomo di partito, ma uno che risponde solo alle sorelle Meloni». (Annalisa Terranova, storica giornalista del Secolo d'Italia, ora firma di Libero)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
QUEL MONACO DI DE BENEDETTI
Cazzullo: "Dove paga le tasse?"
"Ho entrambi i passaporti, e ho pagato le tasse in Italia e in Svizzera. Ora però mi sono trasferito nel principato di Monaco". (Carlo De Benedetti)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
NESSUNO TOCCHI BETTINI
"In passato ho anche cercato di capire se ci fosse modo di raccontare, indagare, scandagliare questo “potere informale” di Goffredo Bettini. Non ho trovato cronisti disposti a farlo. Il potere informale è anche questo". (Stefano Feltri, Appunti)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 26, 2024
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ESTRATTO DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU PAZZALI, DEL VECCHIO, ARPE, RIVOLTA E NON SOLO:
Per il pm nell’ottobre 2022 Pazzali chiede a Gallo «informazioni riservate su persone legate a Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia: appare chiaro che voglia reperire qualche notizia pregiudizievole idonea a mettere in cattiva luce l’immagine di Moratti, favorendo così la candidatura di Attilio Fontana». Sempre gli hacker di Equalize nel 2020 si sarebbero, per il pm, «abusivamente introdotti nei telefoni e computer» del presidente di Cassa Depositi e Prestiti e già presidente di Fiera Milano, Giovanni Gorno Tempini, del giornalista Guido Rivolta che aveva lavorato con lui, della manager di relazioni pubbliche Giuliana Paoletti, del caporedattore del «Sole 24 ore» Gianni Dragoni e del giornalista di «Repubblica» Giovanni Pons, «acquisendo informazioni sui loro contatti e spostamenti, nonché esfiltrando le loro chat WhatsApp» con le «parole chiavi “Pazzali”, “Eur”, “Fiera”, “Fontana” e “Bonomi”». E con il materiale trafugato (e parzialmente ritoccato) avrebbero confezionato «relazioni» di cui Pazzali «faceva ulteriore uso nei suoi rapporti con Paoletti e con Daniela Santanchè»: con Paoletti per rimproverarla di «aver parlato male di lui»; con la ministra del Turismo il 24 gennaio 2023 per «screditare Rivolta e tentare di boicottarne» le voci di «nomina nello staff del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni». A volte Pazzali commissiona ricerche (esaudite da Gallo con illeciti sulla banca dati Sdi) per conto altrui: come quando nel luglio 2022 gli dice di vedere se su Simona Gelpi (di Autogrill) «ci sia mai qualche roba con Berlusconi», richiesta che (dice) «mi arriva dalla Ronzulli (Licia, senatrice di Forza Italia, ndr), mi fa un po’ paura». Altre volte Pazzali lavora per sé: come quando nell’agosto 2022 chiede a Gallo se ci siano «cose in corso», cioè per il pm «informazioni compromettenti che possano escludere Paolo Scaroni» (presidente del Milan, ex n.1 di Eni e Enel) «dalla corsa verso la nomina ad a.d. della società Milano-Cortina 2026» per le Olimpiadi invernali.
Poi ci sono i grandi gruppi, tra un codice etico e l’altro: quando i manager interni della petrolifera Erg vogliono sapere nel 2023 se alcuni dipendenti sfruttino in Borsa notizie dell’azienda, in cambio di una parcella di 143.000 euro i tecnici di Equalize inoculano un virus-trojan e parte «un’intercettazione indiscriminata e occulta di tutte le comunicazioni e conversazioni dei dipendenti, anche quelle intime e personali su WhatsApp»: tutto «nella piena e condivisa consapevolezza» di manager Erg (come il capo della tecnologia Danilo Greco o il responsabile risorse umane Giorgio Coraggioso) attenti solo a «concordare le modalità formali attraverso cui “camuffare” le operazioni illecite”» secondo le indicazioni giuslavoristiche dello staff legale aziendale. Ed è l’allora capo della Security del colosso alimentare Barilla, Maurizio D’Anna, ad aver a fine 2022 «commissionato un’acquisizione illecita di tabulati telefonici di alcuni dipendenti con il proposito di verificare se qualcuno tra loro avesse passato informazioni sul management al giornalista» Andrea Deugeni di «Milano Finanza».