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Le news su Arpe, Barilla, Dagospia, Dragoni, Erg, Paoletti, Pazzali, Pons, Rivolta, Santanché e non solo

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Arpe, Barilla, Dagospia, Dragoni, Erg, Paoletti, Pazzali, Pons, Rivolta, Santanché e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

VIOLATA UNA MAIL DI MATTARELLA?!

 

DEL VECCHIO E ARPE INDAGATI

 

ERG E BARILLA MOLTO CURIOSE

 

LA RIVOLTA CONTRO RIVOLTA

 

 

UNA BEN STRANA REPUBBLICA

 

MA L’ACN CHE DIAMINE FA?

 

CARTOLINA DALL’IRAN

 

IL SOLE SCALDA LUGANO

 

LE TRUMPATE DI BEZOS

 

LE SPESUCCE DEL GOVERNO

 

GLI ONANISMI DI DAGOSPIA

 

IL GAIO MSI

 

IL VINCITORE GIULI

 

 

QUEL MONACO DI DE BENEDETTI

 

NESSUNO TOCCHI BETTINI

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ESTRATTO DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU PAZZALI, DEL VECCHIO, ARPE, RIVOLTA E NON SOLO:

Per il pm nell’ottobre 2022 Pazzali chiede a Gallo «informazioni riservate su persone legate a Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia: appare chiaro che voglia reperire qualche notizia pregiudizievole idonea a mettere in cattiva luce l’immagine di Moratti, favorendo così la candidatura di Attilio Fontana». Sempre gli hacker di Equalize nel 2020 si sarebbero, per il pm, «abusivamente introdotti nei telefoni e computer» del presidente di Cassa Depositi e Prestiti e già presidente di Fiera Milano, Giovanni Gorno Tempini, del giornalista Guido Rivolta che aveva lavorato con lui, della manager di relazioni pubbliche Giuliana Paoletti, del caporedattore del «Sole 24 ore» Gianni Dragoni e del giornalista di «Repubblica» Giovanni Pons, «acquisendo informazioni sui loro contatti e spostamenti, nonché esfiltrando le loro chat WhatsApp» con le «parole chiavi “Pazzali”, “Eur”, “Fiera”, “Fontana” e “Bonomi”». E con il materiale trafugato (e parzialmente ritoccato) avrebbero confezionato «relazioni» di cui Pazzali «faceva ulteriore uso nei suoi rapporti con Paoletti e con Daniela Santanchè»: con Paoletti per rimproverarla di «aver parlato male di lui»; con la ministra del Turismo il 24 gennaio 2023 per «screditare Rivolta e tentare di boicottarne» le voci di «nomina nello staff del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni». A volte Pazzali commissiona ricerche (esaudite da Gallo con illeciti sulla banca dati Sdi) per conto altrui: come quando nel luglio 2022 gli dice di vedere se su Simona Gelpi (di Autogrill) «ci sia mai qualche roba con Berlusconi», richiesta che (dice) «mi arriva dalla Ronzulli (Licia, senatrice di Forza Italia, ndr), mi fa un po’ paura». Altre volte Pazzali lavora per sé: come quando nell’agosto 2022 chiede a Gallo se ci siano «cose in corso», cioè per il pm «informazioni compromettenti che possano escludere Paolo Scaroni» (presidente del Milan, ex n.1 di Eni e Enel) «dalla corsa verso la nomina ad a.d. della società Milano-Cortina 2026» per le Olimpiadi invernali.

Poi ci sono i grandi gruppi, tra un codice etico e l’altro: quando i manager interni della petrolifera Erg vogliono sapere nel 2023 se alcuni dipendenti sfruttino in Borsa notizie dell’azienda, in cambio di una parcella di 143.000 euro i tecnici di Equalize inoculano un virus-trojan e parte «un’intercettazione indiscriminata e occulta di tutte le comunicazioni e conversazioni dei dipendenti, anche quelle intime e personali su WhatsApp»: tutto «nella piena e condivisa consapevolezza» di manager Erg (come il capo della tecnologia Danilo Greco o il responsabile risorse umane Giorgio Coraggioso) attenti solo a «concordare le modalità formali attraverso cui “camuffare” le operazioni illecite”» secondo le indicazioni giuslavoristiche dello staff legale aziendale. Ed è l’allora capo della Security del colosso alimentare Barilla, Maurizio D’Anna, ad aver a fine 2022 «commissionato un’acquisizione illecita di tabulati telefonici di alcuni dipendenti con il proposito di verificare se qualcuno tra loro avesse passato informazioni sul management al giornalista» Andrea Deugeni di «Milano Finanza».

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