Puntualmente, ogni primo gennaio, il concerto di Capodanno fa ammirare a tutto il mondo lo splendore di Vienna. Ma, senza nulla togliere al tradizionale appuntamento con la Marcia di Radetzky, la grandezza della capitale austriaca è molto di più. Ha una storia millenaria n cui s’intrecciano importanza politica, arte, cultura, musica e perfino la gastronomia. Si potrebbe obiettare che molte di queste cose appartengono ai fasti del passato ma sarebbe un grave errore. Tutto, dall’impero degli Asburgo al walzer di Strauss, ha lasciato un’impronta indelebile di stile che rende questa città il cuore dell’Europa non meno di Parigi e Roma. Ma per conoscerla davvero conviene leggere “Vienna. A passo leggero nella storia” di Franco Cardini (il Mulino, 392 pagine, 19 euro).
Si perdoni, almeno per una volta, un po’ di entusiasmo ma viene spontaneo dire che il libro è un capolavoro di abilità narrativa. Si dava per scontato che un grande storico raccontasse in maniera esaustiva la storia di Vienna. E le aspettative non sono state minimamente deluse. Le vicende della città ci sono tutte: da quando era un avamposto alla periferia dell’impero romano a quando diventa la capitale di quello austro-ungarico, dall’occupazione nazista fino agli avvenimenti del secondo dopoguerra. Non mancano pagine epiche perché Vienna è l’unica capitale europea capace di resistere per ben due volte all’assedio dei turchi salvando così l’Occidente dall’invasione ottomana. Capire che cos’è Vienna vuol dire ripercorrere, come fa Cardini, la storia degli Asburgo iniziata con Rodolfo I che prese il dominio della città subentrando ai Babenberg fino al lunghissimo regno di Francesco Giuseppe. Nel mezzo, leggendo il libro di Cardini, c’è tutta la storia dell’Europa di cui molti protagonisti sono in qualche modo a Vienna : l’imperatore Massimiliano e suo nipote Carlo V, sovrani riformatori come Pietro Leopoldo e la mitica quanto inflessibile imperatrice Maria Teresa. Senza contare ministri come Metternich o Schwarzenberg, autentici manovratori della politica europea del loro tempo.
“Vienna. A passo leggero nella storia” però non si limita a raccontare solo queste vicende. Di ciascun periodo ricostruisce avvenimenti e protagonisti in ogni campo. Passa per la capitale austriaca l’evoluzione della musica con Strauss padre e figlio e soprattutto con Mozart. Qui si sviluppano movimenti artistici come i secessionisti di cui Klimt è il massimo esponente. E a Vienna con Freud nasce la psicoanalisi. Ma nel libro di Franco Cardini c’è ancora altro perché viene indicato come trovare e andare a vedere tutti i luoghi in cui è avvenuto qualcosa d’importante. In pratica, è una sorta di baedeker molto più completo e ragionato di qualunque guida turistica. A muovere tutto c’è l’evidente amore di Cardini per Vienna: una città, come scrive lui stesso, “non basta mai, non stanca mai, non delude mai, non cessa mai di stupire”. Ma l’amore è contagioso e leggendo “Vienna. A passo leggero nella storia” viene voglia di andarci o di tornarci.