NESSUNA DECISIONE SU ORBAN
Molte critiche, ma nessuna contromisura. È questo il risultato della discussione che c’è stata ieri al Coreper tra gli ambasciatori dei ventisette stati membri sull’incontro di Viktor Orban con Vladimir Putin della scorsa settimana.
LE ACCUSE A ORBAN
Il premier ungherese è stato accusato da alcuni suoi omologhi europei di “slealtà” dopo aver lasciato intendere che l’incontro è avvenuto nell’ambito della presidenza di turno dell’Ue. L’ambasciatore ungherese ieri ha detto ai suoi colleghi che le visite erano strettamente bilaterali, solo per valutare la fattibilità e le condizioni di un cessate il fuoco.
LA POSIZIONE DEGLI AMBASCIATORI
Venticinque ambasciatori – tutti tranne quello della Slovacchia – hanno risposto che l’argomentazione non è credibile e accusato Orban di essere andato contro la lettera e lo spirito delle conclusioni del Consiglio europeo, danneggiando così l’unità dell’Ue. Tuttavia nessuno ha sollevato il tema della fine anticipata della presidenza ungherese dell’Ue e nemmeno dell’uso dell’articolo 7 del trattato contro l’Ungheria. “Non sono state proposte, né adottate misure concrete”, ci ha detto un diplomatico.
(Estratto dal Mattinale Europeo)