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Zuckerberg, Bezos, Altman e non solo: chi sono i miliardari che ora coccolano Trump

Da avversari ad amici: i grandi imprenditori del settore tecnologico americano, come Mark Zuckerberg di Meta e Sam Altman di OpenAi, si stanno lentamente avvicinando a Trump... Fatti, numeri e curiosità

Se non è vero amore, poco ci manca. Come scrive Quartz, i capitani dell’industria hi-tech – gli stessi che dopo la prima elezione di Trump nel 2016 facevano a gara per snobbarlo – ora sono tutti saltati sul suo carro mostrando magnanimità e aspettandosi ovviamente altrettanto.

LE DONAZIONI PER LA CERIMONIA DI TRUMP

È lo stesso The Donald ad ammettere il cambio di passo in suo favore.

Parlando ieri a Mar-a-Lago dopo aver annunciato il maxi investimento giapponese di Softbank di 100 miliardi, Trump ha riconosciuto che “durante il mio primo mandato tutti lottavano contro di me. Ma in questo mandato tutti vogliono essere miei amici”.

IL CASO ZUCKERBERG E NON SOLO

Questi amici stanno ora mostrando la loro nuova fedeltà staccando cospicui assegni per la cerimonia di inaugurazione del 20 gennaio e per poter poi cenare e brindare col nuovo presidente.

Il nome più in vista tra quelli che hanno donato un milione di dollari al Comitato inaugurale c’è quello di Mark Zuckerberg, che nel 2017 si era ben guardato dallo sborsare un quattrino.

Ma non si può fare a meno di notare anche il nome di Jeff Bezos, che per il suo amico ha in serbo anche un regalo speciale: una donazione extra da un milione per sostenere le spese per la trasmissione in streaming dell’inaugurazione su Amazon Video.

Tra i benefattori non poteva mancare Sam Altman di OpenAI, anche lui con un assegno da un milione di dollari da cui spera di ricavare buon profitto. Non a caso Quartz riferisce che gli abboccamenti tra Altman e il team di Trump sono già cominciati, anche se i rapporti tra Altman e il trumpianissimo Elon Musk sono pessimi.

A chi dona almeno un milione di dollari, scriveva ieri Start Magazine citando il New York Times, viene promesso un accesso di alto livello al presidente eletto e alla sua cerchia ristretta con fino a “una mezza dozzina di biglietti per otto eventi inaugurali” dal 17 al 20 gennaio, tra cui una “cena elegante e intima con il presidente Donald J. Trump e la signora Melania Trump” il 19 gennaio.

LE CENETTE TRUMPIANE

Molto frequentata dai titani di Big Tech è anche la residenza di Trump in Florida, che durante il suo primo mandato si era guadagnata la fama di “Casa Bianca invernale”.

Lo scorso venerdì vi ha cenato Tim Cook di Apple in quello che è stato il suo primo incontro dal giorno delle elezioni col nuovo capo della Casa Bianca.

A rendere omaggio sono stati anche il Ceo e il fondatore di Google Sundar Pichai e Sergey Brin.

Parlando la settimana scorsa con The Free Press, Mark Andreessen ha ammesso di “aver trascorso metà del mio tempo” a Mar-a-Lago dal giorno delle elezioni, probabilmente anche per discutere la posizione che il venture capitalist assumerà nel Dipartimento sull’Efficienza Governativa che sarà guidato da Elon Musk.

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