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Ecco gli effetti potenziali per l’Italia dei dazi Usa anti Ue. Report

 

L’incertezza nel negoziato commerciale fra Stati Uniti e Cina potrebbe costare al mondo lo 0,5% di crescita del pil, le tariffe «soltanto» lo 0,3%. Il calcolo è stato effettuato, come si legge su Mf/Milano Finanza, da Ludovic Subran, capo economista di Euler Hermes, la società di assicurazione crediti commerciali del gruppo Allianz.

EFFETTO ITALIA DEI DAZI USA CONTRO UE SULL’AUTO

Ciò non significa che le minacce di Trump siano da sottovalutare: l’imposizione di dazi al 25% sulle auto europee, per esempio, potrebbe causare un danno all’export italiano di due miliardi di euro. Tuttavia a frenare la crescita mondiale e italiana sono più le future incognite che le presenti difficoltà.

IL REPORT DI EULER

In un orizzonte geopolitico così confuso le imprese preferiscono rimandare gli investimenti a quando si avrà maggiore visibilità sul futuro degli scambi globali, valuta Subran che dal prossimo ottobre sarà chief economist del gruppo Allianz. Il peso dell’incertezza è particolarmente elevato in Italia dove le convulsioni interne su deficit, debito pubblico e fiscalità costano ciascun trimestre lo 0,3% di minor crescita.

LO SPETTRO

Lo spettro vero nel braccio di ferro tra le due sponde dell’Atlantico resta però quello dei dazi che Trump ha più volte minacciato sulle auto europee. E’ qui che si gioca la vera partita tra Washington e Bruxelles, con l’accordo di qualche mese fa tra Donald Trump e Jean Claude Juncker che sembra sempre più traballare.

USA-CINA E USA-UE

Se, infatti, la pax commerciale tra Washington e Pechino sembra oramai a portata di mano, la guerra dei dazi rischia ora di scoppiare tra Stati Uniti ed Unione europea. Con riflessi negativi anche per l’Italia, visto che nella lista dei prodotti che Donald Trump è pronto a colpire ci sono anche vini e formaggi come il prosecco e il pecorino.

L’ELENCO DEI BENI EUROPEI NEL MIRINO

L’elenco già inviato a Bruxelles comprende ben 11 miliardi di dollari di beni ‘made in Europe’ e la mossa – come ha spiegato il rappresentante al commercio Usa Robert Lighthizer – altro non è che una risposta agli aiuti della Ue ad Airbus, la rivale di Boeing. Fondi che sono stati destinati al finanziamento di diversi modelli di aereo e che la Wto ha dichiarato illegali nel maggio scorso.

IL TWEET DI TRUMP CONTRO UE PER IL DOSSIER AIRBUS

Gli Stati Uniti hanno chiesto quindi di poter imporre delle sanzioni per il danno subito e la decisione dell’organizzazione mondiale per il commercio è attesa per l’estate. Di qui l’annuncio dell’amministrazione Trump, che si è detta pronta alla rappresaglia: “La Ue si è approfittata degli Usa sul commercio per molti anni. Questo finirà presto!”, ha affermato Trump su Twitter, definendo intollerabili i sussidi ad Airbus a danno di Boeing.

https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1115578769518018560

La lista preliminare dei beni che Washington si appresta a colpire è lunghissima. Oltre al pecorino ci sono altri formaggi come l’Emmental, il cheddar, ma anche lo yogurt, il burro, il pesce. E poi i vini frizzanti e non, gli agrumi, l’olio d’oliva, la marmellata.

LA LISTA

Ma i dazi potrebbero scattare su elicotteri, aerei e loro componenti (fusoliere, carrelli d’atterraggio) provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Ancora, l’elenco comprende prodotti dell’industria tessile, abbigliamento, plastica, carta, tubi, chiodi, orologi.

 

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