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Decreto Rilancio, ecco testo e relazione tecnica

Ecco i testi integrali del decreto Rilancio e dell'allegata relazione tecnica

 

Arriva il testo bollinato del decreto Rilancio, 266 gli articoli contenuti in 323 pagine che mettono nero su bianco le misure messe in campo dal governo per la ripresa dell’economia italiana dopo l’emergenza Covid-19.

L’annuncio della “bollinatura”, come si dice in gergo, era già arrivato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale ne aveva anticipato l’approdo in Gazzetta ufficiale già per il 19 sera e ponendo l’accento sul fatto che “da domani le risorse saranno immediatamente utilizzabili”. A partire da mercoledì quindi, ha spiegato il ministro, “ci sarà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi, di collaboratori che li hanno già avuti e questo pagamento avverrà nell’arco di 2-3 giorni al massimo”.

Inoltre, “sarà possibile fare domanda per i 1.200 euro per il bonus per la baby sitter e i centri estivi e poi giugno ci saranno i contributi a fondo perduto per le imprese e la terza tranche fino a 1.000 euro per i lavoratori autonomi”.

Intanto, secondo quanto si legge nella versione bollinata e firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ammontano a 150 milioni le risorse destinate alle scuole paritarie, di cui 70 mln per le scuole primarie e secondarie per le mancate rette di studenti fino a 16 anni, 65 mln per le mancate rette della scuola dell’infanzia e 15 al Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione.

IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO RILANCIO

In arrivo un finanziamento di 40 milioni di euro per le scuole paritarie. La norma è stata inserita nel testo del decreto Rilancio messo a punto per la bollinatura della Ragioneria, atteso alla firma del presidente della Repubblica nelle prossime ore. La misura e’ stato oggetto di un duro confronto nella maggioranza. “Alle scuole primarie e secondarie paritarie, facenti parte del sistema nazionale di istruzione e’ erogato un contributo complessivo di 40 milioni di euro nell’anno 2020, a titolo di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori fino ai sedici anni di eta’, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19”, si legge nel testo. Un decreto del ministro dell’Istruzione ripartira’ le risorse “tra gli uffici scolastici regionali in proporzione al numero degli alunni fino a sedici anni iscritti nelle istituzioni scolastiche paritarie di cui al precedente periodo. Gli uffici scolastici regionali provvedono al successivo riparto in favore delle istituzioni scolastiche paritarie primarie e secondarie in proporzione al numero di alunni fino a sedici anni di eta’ iscritti nell’anno scolastico 2019/2020”.

IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO RILANCIO

La manovra monstre del Dl Rilancio – in effetti – non è ancora operativa. Le coperture del decreto, realizzate con lo scostamento del deficit, richiedono ancora un difficile lavoro di cesello e la Ragioneria dello Stato è ancora al lavoro per la ‘bollinatura’ che poi consentirà al presidente della Repubblica la controfirma del decreto e la pubblicazione: “Nelle prossime ore andrà in Gazzetta Ufficiale e diventerà legge”, ha assicurato il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Inca.

Ha riassunto così l’Ansa: “Ma, mentre la tela del decreto appare sempre più lunga, è di fatto già partita, dall’Inps alle Entrate, la macchina organizzativa che porterà all’attuazione degli interventi più attesi e a velocizzare quelli già esistenti. A cominciare dalle norme sulla Cig. “Con il nuovo decreto la domanda per la cig in deroga si fa direttamente all’Inps e non più alle Regioni – ha rimarcato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo – l’Inps potrà anticipare il 40% al lavoratore e nel mese seguente erogherà la restante parte. Questo ci consentirà di velocizzare l’intero sistema”. Norme accelera-pratiche sono previste anche per l’attivazione della liquidità alle imprese attraverso autocerficazioni nelle pratiche con le banche. Scatterà subito, poi, il bonus di 600 euro di aprile per i lavoratori autonomi che hanno già ottenuto il bonus a marzo. Sarà automatico e non bisognerà fare nulla. Diverso è invece il meccanismo di maggio: i 1.000 euro vengono riconosciuti a chi può dimostrare di aver avuto una riduzione di fatturato: così servirà per questo una circolare attuativa dell’Inps. Automatica è anche l’attuazione della cancellazione del saldo e dell’acconto Irap per le partite Iva e per le società fino a 250 milioni di fatturato. Mentre bisognerà attendere la circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate per il contributo a fondo perduto riconosciuto agli autonomi e alle imprese sotto i 5 milioni di fatturato che hanno visto ridursi di due terzi gli incassi. L’obiettivo fissato dalla politica è quello di distribuire questi fondi già agli inizi di giugno e così l’Agenzia dello Entrate è già al lavoro per il varo delle norme attuative”.

IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO RILANCIO

LA RELAZIONE TECNICA

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