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unione europea

Chi sbuffa anche in Europa sulle attività delle Ong

Secondo la Corte dei conti dell'Ue, le informazioni sui finanziamenti dell’Ue aggiudicati alle Ong rimangono inesatte e incomplete. Estratto dal Mattinale Europeo

Non è un attacco alle ONG, diventate il bersaglio della destra e dell’estrema destra al Parlamento europeo, ma la Corte dei conti dell’Ue ieri ha criticato la mancanza di trasparenza da parte della Commissione sui finanziamenti concessi alle organizzazioni non governative nell’ambito delle politiche interne.

Secondo la Corte dei conti, nonostante alcuni miglioramenti, le informazioni sui finanziamenti dell’Ue aggiudicati alle ONG rimangono inesatte e incomplete. La Commissione non ha comunicato in modo adeguato alcune attività finanziate dall’Ue.

LE VERE CRITICHE DELLA CORTE DEI CONTI UE ALLE ONG

Il rapporto cita la decisione della Commissione di aver modificato i criteri legati alle attività di lobby, ma non rivela alcuna pratica scorretta da parte delle ONG. Per contro, la Corte dei conti critica il fatto che non ci sia una definizione comune di cosa sia una ONG.

I PROBLEMI DELLE ONG

Le entità si autocertificano come ONG e la Commissione non verifica aspetti importanti del loro status, come la possibilità per i governi di esercitare un’influenza significativa sui loro organi direttivi. Inoltre, non sono attivamente eseguiti controlli per assicurare che le ONG finanziate rispettino i valori dell’Ue.

COSA DICONO LE ONG

La relazione della Corte dei conti “conferma ciò che la società civile ha sempre affermato: non vi è alcuna prova di irregolarità o uso improprio nel modo in cui le ONG vengono selezionate o nel modo in cui vengono utilizzate le sovvenzioni dell’Ue”, hanno detto un gruppo di organizzazioni non governative dopo la pubblicazione del rapporto.

Le conclusioni della Corte dei conti “indeboliscono direttamente le affermazioni motivate politicamente da parte di alcuni gruppi politici secondo cui le ONG stanno influenzando impropriamente l’elaborazione delle politiche dell’Ue attraverso finanziamenti pubblici. I fatti semplicemente non supportano questa narrazione”.

Secondo Carlotta Besozzi, direttrice di Civil Society Europe, “mettere in discussione in modo infondato la società civile fa parte di una strategia per indebolire la democrazia. Se la Commissione desidera presentare una strategia per proteggere, promuovere e sostenere la società civile, deve affrontarla in modo adeguato. Lasciando queste questioni irrisolte, rischiamo di indebolire i valori dell’Ue, vale a dire lo stato di diritto e la democrazia”, ha detto Besozzi.

LE CRITICHE DEL PPE

“La Corte dei conti conferma le nostre critiche sui finanziamenti alle ONG”, ha detto il presidente della commissione Controllo dei bilanci del Parlamento europeo, il tedesco Niclas Herbst del PPE. “C’è una mancanza di trasparenza e controllo sul fatto che le ONG in questione condividano i nostri valori Ue. Non esiste ancora una panoramica completa dei finanziamenti Ue alle ONG”.

COSA FARANNO PPE ED ECR

Ora il PPE deve decidere se sostenere la richiesta del gruppo ECR di creare una commissione di inchiesta al Parlamento europeo per continuare a dare la caccia alle ONG.

(Estratto dal Mattinale Europeo)

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