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Monza e Trento fanno festeggiare il centrodestra (rintronato dal caso Giambruno)

Come sono andate le elezioni a Monza, Trento e Foggia. La nota di Paola Sacchi.

Vola il centrodestra a Monza e Trento. Per il “campo largo” del centrosinistra, seccamente sconfitto al Nord, c’è la vittoria di Foggia, con un sindaco donna dei Cinque Stelle, appoggiata da tutte le opposizioni. Quella del centrodestra è una vittoria larga, salutata dal premier Giorgia Meloni che mette in rilievo l’unità della coalizione. Si festeggia nel nome del suo fondatore Silvio Berlusconi, il cui seggio al Senato resta a Forza Italia, andando all’azzurro, amico di una vita del Cavaliere, Adriano Galliani, ad del Monza; l’altro vincitore è il leghista Maurizio Fugatti, confermato alla guida della Provincia autonoma di Trento.

La vittoria elettorale di ieri vede per protagonisti i partiti alleati di Meloni, FI e Lega che a Trento, come sottolinea Matteo Salvini, insieme con la lista di Fugatti si afferma “come primo partito”, con oltre il 23 per cento. FdI continua a crescere, come mette in rilievo Giovanni Donzelli, il responsabile organizzativo: “Nel Trentino passiamo da meno l’1,5 al 12 per cento; in Alto Adige siamo la prima lista italiana e tassello fondamentale per formare la nuova maggioranza”. In Alto Adige c’è stato un forte calo della Svp, un risultato frastagliato, per cui non sarà ora facilissimo tirare le fila. La vittoria netta del centrodestra a Monza e Trento con protagoniste Forza Italia e Lega è un buon tonificante per la maggioranza, per un centrodestra, “che abbiamo portato in equilibrio”, dice Fugatti. E questo anche dopo i retroscena su presunti dissidi tra FdI e Mediaset, con conseguenti ricaschi nei rapporti con FI, in seguito ai fuorionda di Striscia la notizia e la conclusione sotto tutti i riflettori del legame tra il premier Meloni e l’ex compagno Andrea Giambruno.

“Questa è una vicenda privata, strumentalizzata dagli avversari. È a loro, non a Mediaset, che si è riferita Meloni quando ha parlato degli attacchi ricevuti”, tiene a sottolineare Raffaele Nevi, vicepresidente vicario alla Camera e portavoce di FI. Che aggiunge: “Le vittorie elettorali premiano l’azione di governo”.

Il pensiero del premier Meloni, che si complimenta con Galliani e Fugatti, va a Berlusconi: “Con la vittoria alle elezioni suppletive nel collegio di Monza e Brianza, Adriano Galliani raccoglie per il centrodestra l’eredità del seggio al Senato di Silvio Berlusconi. Il centrodestra unito ha sostenuto Adriano in questa campagna elettorale ed è bello che possa essere proprio lui, amico di una vita con Silvio, a raccoglierne il testimone in Parlamento. Avanti insieme per l’Italia”.

A Monza è festa azzurra. Il leader di FI, vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, impegnato sul drammatico fronte mediorientale, saluta l’importante risultato, prima prova elettorale anche per la sua leadership: “È una vittoria speciale per Forza Italia, per il centrodestra. Forza Adriano! Un pensiero per Berlusconi che starà festeggiando da lassù”. Il presidente dei senatori azzurri, Licia Ronzulli, ricorda “il dottore”, come veniva chiamato il Cavaliere nello staff, e osserva: “Il centrodestra è unito, l’opposizione è invece un calderone di forze incompatibili”. Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato e big azzurro saluta il ritorno di Galliani a Palazzo Madama: “Adriano sarà il nostro riferimento, nel ricordo del presidente”. Matteo Salvini, leader della Lega, vicepremier e titolare del Mit: “È una vittoria nel nome di Berlusconi, un grande italiano”. Marina e Pier Silvio Berlusconi salutano la vittoria di Galliani, l’amico di una vita, come “il segno dell’affetto” a Monza, in Brianza, per il loro padre. E Galliani: “Questa vittoria è dedicata solo a lui, mio maestro di vita. I 44 anni con Silvio mi hanno cambiato, migliorato. Ringrazio la premier Meloni e i due vicepremier, Tajani e Salvini che mi sono stati molto vicini”.

Galliani, oltre che i figli di Berlusconi, ha sentito per i complimenti anche Marta Fascina, la ex compagna del Cavaliere. A Monza il “campo largo” del centrosinistra subisce una secca sconfitta, anche se si considera che il sindaco è del Pd. Ma lui stesso non aveva condiviso la scelta della segretaria Elly Schlein di candidare Marco Cappato, che ha sfiorato il 40 per cento contro il 52 di Galliani, al quale ha subito telefonato per complimentarsi. Al “campo largo” delle opposizioni va Foggia che ora ha un sindaco donna, Maria Aida Episcopo, dei Cinque Stelle, sostenuta da tutti, dal Pd a Iv e Azione. Esulta il leader pentastellato e ex premier, Giuseppe Conte: “È un segnale alla mafia”. Schlein: “È la dimostrazione che se siamo uniti si vince”.

Basterà “il treno per Foggia”, parafrasando il titolo del celebre e tanto dibattuto articolo estivo di Alain Elkann, a creare un fronte alternativo a sinistra?

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