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Ecco il piano fiscale di Biden. Numeri e polemiche

Biden ha proposto un bilancio da 7300 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2025: più aiuti al ceto basso e medio e più tasse sui grandi patrimoni. Ma i repubblicani accusano il presidente di non considerare la responsabilità fiscale. Tutti i dettagli.

Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha proposto al Congresso un bilancio da 7300 miliardi di dollari contenente nuove spese per i programmi sociali, una serie di misure per contrastare l’aumento dei costi per i consumatori (in particolare le spese per la casa e per l’università) e tasse più alte sulle grandi aziende e sui grossi patrimoni.

L’OBIETTIVO POLITICO: LE ELEZIONI PRESIDENZIALI DI NOVEMBRE

Come ha scritto il New York Times, la nuova proposta di bilancio non si discosta molto da quella dell’anno scorso (e che non è stata approvata dal Congresso). Biden ha chiesto di spendere circa 100 miliardi nel rafforzamento dei controlli alla frontiera meridionale – in modo da contrastare l’immigrazione irregolare, uno dei temi più rilevanti per l’elettorato statunitense – e nella fornitura di aiuti all’Ucraina, a Taiwan e a Israele.

Il New York Times aggiunge che è molto improbabile che le nuove proposte di spesa e di aumento delle tasse contenute nel bilancio per l’anno fiscale 2025 si tramuteranno in legge, visto che il Partito repubblicano controlla la Camera del Congresso e che si oppone all’agenda economica di Biden. La settimana scorsa, peraltro, i repubblicani della Camera hanno presentato la loro proposta di bilancio, contenente misure molto diverse da quelle avanzate dal Partito democratico.

La proposta di budget di Biden fungerà allora da piattaforma programmatica per il presidente in vista delle elezioni di novembre, utile a evidenziare le differenze di policy con Donald Trump, il candidato pressoché scontato del Partito repubblicano. Biden vuole presentarsi all’opinione pubblica come colui che aumenterà gli aiuti pubblici ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti e ai pensionati, impegnandosi contemporaneamente nel contenimento del riscaldamento globale. Per finanziare tutte queste misure e ridurre il deficit pubblico, il presidente ha proposto un aumento delle tasse sui cittadini americani più facoltosi e sulle grandi aziende.

LE TASSE SULLE GRANDI AZIENDE E SUI GROSSI PATRIMONI

Più nello specifico, Biden propone di alzare l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società dal 21 al 28 per cento e di obbligare i patrimoni di 100 milioni di dollari a versare almeno il 25 per cento del loro reddito in tasse. Il governo federale vorrebbe utilizzare queste risorse per finanziare – ad esempio – sgravi fiscali per le famiglie con figli a basso e medio reddito, ma anche programmi di assistenza all’infanzia e di costruzione di nuove case, congedi parentali di dodici settimane per i lavoratori e piani di potenziamento delle forze dell’ordine.

LE CRITICHE DEI REPUBBLICANI E IL PIANO DI TRUMP

Secondo i repubblicani, però, la proposta di Biden riflette un “insaziabile appetito per la spesa sfrenata” e un “disprezzo per la responsabilità fiscale”. Stando a un sondaggio di Reuters condotto lo scorso gennaio, il 40 per cento degli americani pensa che Trump saprà gestire meglio l’economia degli Stati Uniti, contro il 31 per cento che parteggia per Biden; il 28 per cento non sa scegliere tra i due candidati o preferisce non rispondere.

Nel 2017 Trump ha approvato una grande legge – il Tax Cuts and Jobs Act – che ha abbassato dal 35 al 21 per cento l’aliquota dell’imposta federale sul reddito delle aziende. In caso di rielezione, l’ex-presidente promette un forte aumento dei dazi sulle importazioni e meno vincoli alle società energetiche: già oggi, comunque, gli Stati Uniti sono i maggiori produttori di petrolio al mondo e i maggiori esportatori di gas liquefatto.

– Leggi anche: I tagli alle tasse di Trump fanno gioire Netflix, Nike, General Motors e non solo

I democratici accusano Trump di aver allargato il deficit pubblico con i suoi tagli alle tasse e di aver favorito gli americani più abbienti, ma non hanno eliminato le sue misure quando avevano il controllo del Congresso, tra il 2021 e il 2023.

LE PREVISIONI SUL DEFICIT, IL PIL E NON SOLO

La proposta di bilancio di Biden prevede un aumento del gettito fiscale a 4951 miliardi di dollari in dieci anni, di cui 2700 miliardi in aumenti delle tasse sulle imprese e quasi 2000 miliardi in aumenti sui singoli grandi patrimoni. Le previsioni della Casa Bianca dicono che nell’anno fiscale 2025 il deficit pubblico ammonterà a 1800 miliardi di dollari, il 6,1 per cento del PIL; ma scenderà sotto il 4 per cento del PIL nel giro di un decennio.

Sempre la Casa Bianca prevede una crescita dell’1,7 per cento del PIL in termini reali nel 2024, dell’1,8 per cento nel 2025 e del 2,2 per cento entro il 2030. L’inflazione dei prezzi al consumo stimata per il 2024 è del 2,9 per cento e del 2,3 per cento nel 2025; il tasso di disoccupazione sarà invece del 4 per cento, per scendere al 3,8 per cento entro la fine del decennio.

COSA PREVEDE IL BILANCIO DI BIDEN SULLA DIFESA E LO SPAZIO

La proposta di bilancio di Biden contiene 895 milioni di dollari per la sicurezza nazionale e prevede una riduzione dei nuovi caccia F-35 e dei sottomarini classe Virginia.

Quanto allo spazio, la Casa Bianca ha chiesto 25,3 miliardi di dollari per la Nasa, ovvero cinquecento milioni in più di quanto l’agenzia ha ricevuto nell’anno fiscale 2024 ma decisamente meno rispetto ai fondi che le sono stati allocati negli anni precedenti per finanziare il programma lunare Artemis. Biden ha proposto inoltre di destinare 33,7 miliardi di dollari alla difesa spaziale, di cui 29,4 miliardi alla Space Force.

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