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I ghirigori costituzionali di Tajani sull’Ucraina

L'intervento di Marco Mayer.

 

I ministri Tajani e Crosetto hanno affermato che la nostra Costituzione impedirebbe all’Ucraina di esercitare la difesa aerea con mezzi forniti dall’Italia al di fuori del proprio territorio.

Dal momento che l’Ucraina non usa la guerra come strumento di offesa, ma esercita il proprio diritto naturale di difesa ai sensi dell’ articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, non si capisce perché i due chiamino in causa la Costituzione.

Le batterie già fornite e quelle promesse dall’Italia servono ad intercettare le centinaia di missili balistici russi prima che colpiscano i loro obiettivi con effetti devastanti e mortali.

Le forze ucraine esercitano ovviamente il loro diritto alla difesa in tutte le fasi delle operazioni, sia quando il missile è sulla loro testa, sia quando è in volo, sia quando è in fase di lancio dalle basi.

Se il missile viene intercettato quando è ancora in territorio russo può esserci una legittima preoccupazione di natura politica per i rischi di escalation, ma perché non dirlo chiaramente, invece di chiamare in causa impropriamente la Costituzione?

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