Ciò che accade in tutta Italia e qui da noi è colpa della totale assenza di manutenzione. Punto.
Poi, se volete proseguire nel metterci “l’anello al naso”, dirci e dirvi che la colpa è dei comunisti o dei fascisti – così si parlano tra di loro – oppure che la colpa è del sindaco, no della regione, no della Meloni, macché di Bonaccini, no di Mussolini che 20 anni fa ha fatto progettare e infrastrutturare male la rete idrica (20 anni fa Mussolini?… meglio studiare prima di parlare), anzi no del cambiamento climatico, no invece è dell’Aipo, anzi dei colibrì verdi dell’Indonesia che abitano negli alberi che crescono nei fiumi e che non si possono tagliare… Eh no però, bisogna anche pensare alle povere nutrie che distruggono le sponde con le loro tane sotterranee, sono così tenere.
Enormi e ridicole bugie.
Non c’è pianificazione territoriale, non c’è manutenzione e questo perché i soldi vengono usati per altro. I lavori fatti in Romagna tra la scorsa alluvione e questa sono stati fatti in maniera forse mediocre, non del tutto completi e, chi li ha diretti, ne sa meno del mio cane, garantito. Questa è la verità, documentabile in qualsiasi momento a chiunque ne voglia acquisire le prove.
Sono qui, siamo qui a vostra disposizione, siamo gli unici ed attendibili testimoni dei reati commessi. L’anello al naso qui in Romagna lo hanno davvero in pochi, il resto dei cittadini, ha la schiena curva per la fatica e “ due maroni” così quindi, fatela finita di sparare bugie imbarazzanti e stavolta non venite a portarci solidarietà.
Qui servono subito l’esercito, ruspe, camion ed escavatori, pompe, autospurghi e poi subito ma subito dopo, le trince forestali, i biotrituratori, gli sfalci meccanici delle sponde degli alvei, dalla testa al piede, dentro e fuori, gli abbattimenti selettivi, le potature, le idrosemine, e poi ancora la costruzione di gabbionate e materassi reno. Il tutto, condito da una serie di condanne per vari reati e qui, apriti cielo che così ci mandi un po’ di sole, la verità giudiziaria non deve però metterci 1573 anni per fare luce sulle responsabilità, basta chiamare a testimonianza noi cittadini e non arriviamo in Cassazione, garantito!