Il servizio di videostreaming Alibaba sarà disponibile in un primo tempo in Cina, senza escludere aperture successive per il futuro. Secondo le indiscrezioni, TBO offrirà un piano free con il quale sarà possibile accedere a un 10% dei contenuti – con possibilità di integrare a pagamento contenuti extra on-demand – e un altro dove saranno disponibili invece tutto il catalogo. Il colosso cinese è intenzionato a riproporre in salsa orientale quanto già visto con NetFix. La strategia di TBO si concentrerà in un primo momento sulle serie e sui prodotti cinematografici già realizzati da produttori terzi, per poi evolversi come i colossi americani realizzando i proprio i contenuti. La società ha già diffuso la novizia che alcuni film sono già in cantiere e presto saranno realizzate serie TV da trasmettere in anteprima assoluta.

L’idea di Alibaba è abbastanza chiara, diventare per il mercato cinese quello che NetFix è per il mercato statunitense: “Vogliamo creare un nuova esperienza di intrattenimento per l’intera famiglia”, Liu Chunning, presidente di Alibaba. “Il nostro obiettivo è diventare in Cina quello che negli Stati Uniti sono Netflix ed Hbo”.
Nel paese orientale non vi è al momento nessun servizio di streaming video capace di soddisfare le richieste del mercato, riempire gli spazi vuoti è una necessità per Alibaba. La corsa di TBO per lo streaming cinese dev’essere però rapida: NetFix ha paventato più volte l’idea di attraversare il Pacifico ed è inutile dire che competere con il colosso americano non sarà di certo facile. Alibaba dovrà tuttavia anche guardarsi anche dal fronte interno, in Asia l’antagonista dello streaming è Tencent, altro colosso cinese. Quella cinese sarà una sfida sicuramente interessante, il video-streaming è infatti un mercato in rapida ascesa che si triplicherà nel prossimi tre anni superando di gran lunga l’attuale volume di profitto calcolato a 5,9 miliardi di dollari.