In calo le linee fisse in Italia, Tim si conferma principale operatore nella rete fissa e mobile.
È quanto emerge dall’Osservatorio sulle Comunicazioni per l’intero 2023 diffuso il 29 aprile dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) presieduta da Giacomo Lasorella.
Tutti i dettagli.
LA FOTOGRAFIA AGCOM SULLA RETE FISSA
A fine dicembre nella rete fissa gli accessi complessivi mostrano una marginale flessione (-16 mila accessi) su base trimestrale, attestandosi intorno ai 20,11 milioni di linee. Le linee in rame si sono ridotte di circa 186 mila unità su base trimestrale e di 798 mila rispetto al dicembre 2022. Nell’ultimo quadriennio sono diminuite di 5,72 milioni di accessi, rileva l’Agcom. Pur se in flessione su base annua (-475 mila linee), gli accessi FTTC rappresentano circa il 49% della base clienti complessiva. Quelli FTTH crescono di 290 mila unità nell’ultimo trimestre dell’anno e di 978 mila su base annua, mentre rispetto al dicembre 2019 l’incremento è di 3,34 milioni di linee. In aumento, anche se in misura più contenuta (circa 150 mila unità su base annua), risultano le linee Fixed Wireless Access che, a fine dicembre 2023, sono pari a 2,11 milioni di accessi.
ACCESSI BROADBAND E ULTRA-BROADBAND
Le linee a banda larga, a fine dicembre 2023, mancano per poco il dato di 19 milioni di unità (18,95 milioni) risultando in leggera crescita su base trimestrale (+22 mila linee), e sostanzialmente invariate su base annua annuale.
Lo scorso anno la flessione delle linee in rame (-675 mila unità) è stata controbilanciata dalla crescita delle linee in altra tecnologia.
VOLUME TRAFFICO IN CRESCITA
Le dinamiche illustrate indicano un consistente aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzata: le linee con velocità pari o superiori ai 100 Mbit/s è salito dal 40,3% di fine 2019 al 73,4% del dicembre 2023. Da evidenziare la crescita del peso delle linee commercializzate con capacità trasmissiva ≥1GB/s, passato dal 3,2 al 22,2% nel periodo 2019 – 2023.
Contemporaneamente, continua la crescita del consumo di dati: in termini di volume complessivo, il traffico giornaliero nel 2023 ha segnato una crescita 15,6% su base annua, segnando, allo stesso tempo, un +120% rispetto al corrispondente valore del 2019.
Ciò si riflette sul traffico giornaliero per linea broadband; i dati unitari di consumo, infatti, sono più che raddoppiati nel periodo 2019 – 2023, passando da 4,23 a 8,52 GB per linea in media al giorno.
CRESCONO LE LINEE COMPLESSIVE NELLA RETE MOBILE
Passando alla rete mobile, a fine dicembre 2023, le sim attive (Human e M2M) sono 108,5 milioni, in crescita per poco meno di 1,3 milioni di unità su base annua, evidenzia l’Osservatorio Agcom. Nello specifico, le sim M2M mostrano un incremento pari a 1,2 milioni di unità, mentre quello delle Human (cioè “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono iterazione umana) è stato pari a circa 60 mila sim. Le linee Human sono rappresentate per l’86,5% dall’utenza residenziale, mentre, con riferimento alla tipologia di contratto, poco meno del 90% dei casi ricade nella categoria “prepagata”.
TIM SI CONFERMA OPERATORE LEADER SIA NELLA RETE FISSA…
Per quanto riguarda il quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine dicembre 2023, Tim si conferma il maggiore operatore con il 38,0% degli accessi, seguito da Vodafone con il 16,4% e da Wind Tre e Fastweb rispettivamente con il 14,2% ed il 13,7%; seguono Tiscali (3,7%), Eolo (3,5%) e Sky (3,3%). A questo proposito, l’Agcom sottolinea come quest’ultima, tra i principali player presenti sul mercato, è quella che ha mostrato su base annua il maggiore dinamismo guadagnando 0,8 punti percentuali.
… SIA IN QUELLA MOBILE (TALLONATA PERÒ DA VODAFONE)
Per quanto riguarda la rete mobile, Tim resta leader di mercato con il 27,8%, anche se Vodafone è subito dietro con il 27,1%. Al terzo posto troviamo Wind Tre con il 23,7% e Iliad che raggiunge il 9,9%. Considerando il solo segmento delle sim “human”, Wind Tre rimane il principale operatore con il 24,6%, seguita da Tim con il 24,1%, Vodafone con il 21,7% e Iliad che, con una crescita di 1,5 punti percentuali su base annua, raggiunge il 13,7%, precisa l’Osservatorio dell’authority.
Chiudono la classifica PostePay (5,4%), Fastweb (4,6%) e CoopVoce con il 2,7% con quote inferiori. Secondo l’Agcom sono valutabili in circa 58,6 milioni le sim “human” che hanno prodotto traffico dati nel corso dell’ultimo trimestre del 2023, valore superiore di circa 2 milioni di unità rispetto al corrispondente periodo del 2022.
BOOM DEL TRAFFICO DATI GIORNALIERO
Nel 2023 il traffico dati giornaliero della telefonia mobile è cresciuto su base annua del 21,7% e del 245% rispetto al 2019. Corrispondentemente, il consumo medio unitario giornaliero nel periodo gennaio-dicembre è stimabile in circa 0,78 GB, in crescita del 21,1% rispetto al 2022 e di oltre il 230% nei confronti del corrispondente periodo del 2019, quando risultava stimabile in 0,23 GB.
PORTABILITÀ DEL NUMERO
Infine, nel 2023 il numero di operazioni di portabilità delle numerazioni mobili si attesta a 7,7 milioni. Nello specifico, risulta un saldo negativo tra clienti che hanno abbandonato e nuovi clienti per Wind Tre, Vodafone e Tim.