Skip to content

technoprobe

Che succede in Technoprobe?

A fine aprile si terrà l'assemblea degli degli azionisti di Technoprobe, azienda lombarda di semiconduttori controllata dalla famiglia Crippa. Un investitore di minoranza ha proposto un nome per il consiglio di amministrazione, richiamandosi al patto parasociale. Ecco i dettagli e le previsioni sui risultati della società.

Un azionista di minoranza di Technoprobe, azienda lombarda di semiconduttori controllata dalla famiglia Crippa, ha presentato la candidatura di Carlos Ortega Paz come amministratore per il consiglio di amministrazione.

CHI CONTROLLA TECHNOPROBE

Il 29 aprile prossimo si terrà l’assemblea degli azionisti di Technoprobe, controllata al 57,9 per cento da T-Plus, la holding della famiglia Crippa; Cristiano Alessandro Crippa, Roberto Alessandro Crippa e Monica Crippa possiedono poi delle quote personali rispettivamente del 2,3 per cento, 2,3 per cento e 1,8 per cento.

L’azionista dietro alla presentazione di Ortega Paz è la società tedesca di riciclo Alba Europe, che possiede il 6 per cento del capitale sociale e il 3,6 per cento dei diritti di voto.

IL PATTO PARASOCIALE CON ALBA EUROPE

Il 3 aprile scorso T-Plus e Alba Europe avevano sottoscritto un patto parasociale relativo alla candidatura ad amministratore del consiglio di amministrazione di Technoprobe di un soggetto individuato da Alba Europe; il patto prevede anche che le parti si impegnino a votare a suo favore.

Carlos Ortega Paz è presidente del gruppo siderurgico spagnolo Acerinox. Il presidente del consiglio di amministrazione di Technoprobe è Cristiano Alessandro Crippa e il vicepresidente è Roberto Alessandro Crippa. L’amministratore delegato della società è Stefano Felici (nella foto)

COME VA TECHNOPROBE

Technoprobe è specializzata nella produzione di probe card (o schede sonda) di fascia alta, utilizzate per testare il funzionamento dei chip durante il processo di costruzione.

Lunedì, al Capital Markets Day, l’azienda ha presentato la strategia per rafforzare la sua posizione nel segmento del collaudo dei semiconduttori. In particolare, punterà a entrare nel mercato del testing delle memorie a grande ampiezza di banda (Hbm, in gergo), utilizzate nei processori per l’intelligenza artificiale: la società sudcoreana Sk Hynix ne è una delle maggiori produttrici al mondo.

A detta dell’amministratore delegato, “la nostra capacità di rispondere tempestivamente alle sfide che il progresso tecnologico ci sottopone è supportata dalla solidità finanziaria della società, che ci garantisce le risorse necessarie a sostenere la ricerca, pilastro della crescita”. Felici, però, ha evidenziato “l’instabilità dell’attuale scenario economico e politico”, che “impone una costante attenzione alla marginalità che, ad oggi, è prevista nel medio termine in progressiva crescita”.

Technoprobe ha chiuso il 2024 con ricavi per 543,2 milioni di euro, il 32 per cento in più rispetto all’anno di esercizio precedente. L’Ebitda è ammontato a 136,5 milioni, in crescita dell’11 per cento, mentre l’utile netto è calato del 35 per cento a 62,8 milioni.

Al 31 dicembre scorso la posizione finanziaria netta consolidata era positiva per 656,3 milioni. Per il primo trimestre del 2025, invece, la società prevede ricavi consolidati a 157 milioni, un margine lordo del 44,6 per cento e un margine Ebitda di circa il 30 per cento.

Torna su