Novità sui Piani individuali di risparmio (Pir).
L’ultima versione del maxiemendamento proposto dal governo alla Legge di bilancio 2019 prevede una serie di commi aggiuntivi all’art. 111 che introducono varie novità in tema di Pir.
CHE COSA PREVEDE LA NORMA SUI PIR
Le norme introdotte ora dal governo nel maxi-emendamento prevedono che i Pir debbano investire in quote o azioni di fondi di venture capital residenti nel territori italiano (o in Stati membri della Ue o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo con stabili organizzazioni in Italia) almeno il 5% della quota del 21% del patrimonio destinata agli strumenti finanziari di imprese diverse da quelle inserite nell’indice FTSE Mib della Borsa italiana o in indici equivalenti.
LA TEMPISTICA DELLA MISURA
Perché la norma abbia un impatto reale, ha rilevato Mf/Milano Finanza, sarà necessario attendere però i necessari i decreti attuativi, che il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze dovranno adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio.
IL COMMENTO DI CENTEMERO
Commenta Giulio Centemero, il deputato della Lega ispiratore della norma: “L’irrobustimento dei sistemi multilaterali di negoziazione e in particolare del AIM è un punto cruciale per la crescita e lo sviluppo delle nostre pmi. Nella crisi del sistema creditizio il mercato alternativo dei capitali ha dimostrato di dare vero sostegno alla crescita. Questo passaggio inoltre rappresenta un tassello fondamentale anche per lo scale up delle start up pronte al salto di qualità tramite ipo. L’economia reale crescerà portando posti di lavoro e ulteriori capitali esteri in Italia”.