Grandi banche e intelligenza artificiale (IA) vanno a braccetto. In Italia, Intesa Sanpaolo – che, oltre ad aver lanciato la sua banca digitale Isybank, aveva già annunciato uno stanziamento di 5 miliardi di euro per “tecnologia e crescita”, con un occhio particolare per i progetti dedicati all’IA – ha ora stretto un accordo con l’azienda di intelligenza artificiale generativa iGenius di Uljan Sharka (nella foto) per implementare le proprie soluzioni di business intelligence.
Ecco che cosa fa iGenius e chi è il suo fondatore.
COSA FA IGENIUS CON INTESA SANPAOLO
iGenius, come spiega Intesa Sanpaolo, è una piattaforma che semplifica l’accesso ai dati utilizzando il linguaggio naturale, in grado di offrire una configurazione professionale personalizzata perché costruita sulle esigenze dell’utente finale, attraverso anche l’automatizzazione di diverse funzioni. In particolare, Intesa adotterà la soluzione di business intelligence generativa di iGenius “Crystal”, già testata con successo all’interno del Gruppo attraverso Fideuram Private Banking.
Crystal, basata su una tecnologia all’avanguardia di tipo GPT, sfrutta la potenza dell’IA generativa fornendo approfondimenti efficaci e strumenti decisionali, analizza grandi quantità di dati ed estrae soluzioni per supportare decisioni e progetti, velocizzando ore di analisi e bilanci.
“La partnership tra Intesa Sanpaolo e iGenius è una dimostrazione della direzione in cui si sta muovendo il futuro del lavoro, dove tecnologie avanzate come la business intelligence generativa giocheranno un ruolo fondamentale nel guidare il successo aziendale e le decisioni guidate dai dati”, ha detto Sharka, Ceo di iGenius.
CHI È IL FONDATORE DI IGENIUS
Appassionato di videogiochi, a 13 anni ne ha programmato uno. Nasce così la passione per la tecnologia di Uljan Sharka, 31 anni, italiano di origini albanesi e fondatore di iGenius. Creata nel 2016, oggi ha 100 dipendenti e una sede a Milano, ma è presente anche in Svizzera, Inghilterra e Stati Uniti. Dopo un primo round di finanziamento da 35 milioni di dollari, un altro fundraising a breve, l’obiettivo di quotarsi in Borsa nel 2027 e la partnership intrapresa a luglio con Microsoft per combinare l’offerta dell’IA generativa per le imprese, Sharka – come scrive il Riformista, che lo ha intervistato – può essere definito un “pioniere dell’intelligenza artificiale generativa Made in Italy”.
Finito il liceo classico inizia a Milano la gavetta per poi volare in America per formarsi due anni alla Apple Academy, dove viene inserito in un’unità consulenziale di massimo livello: “Lì – dice al quotidiano – capisco che i prodotti dedicati alle aziende sono focalizzati più sulla tecnologia necessaria a farli funzionare che sulle persone che devono usarli. Per l’utente rischia di essere difficile, e dunque escludere chi per anagrafe o inclinazione non sa usarli. Eccola, la disuguaglianza contro cui combatto”.
L’UOMO AL CENTRO DELLO SVILUPPO DELL’IA
Sharka infatti nell’intervista parla spesso di disuguaglianza e la sua iGenius ha proprio l’ambizione di eliminarla. Crystal – il consulente virtuale di iGenius a prova di “boomer” – con cui si può comunicare sia a voce che per iscritto, è in grado di “gestire, analizzare e interpretare l’enorme mole di dati aziendali”, a prescindere dalle sue dimensioni e “offre continui suggerimenti a chi deve prendere decisioni”.
“L’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale, come quella proposta da iGenius, e di grandi quantità di dati si sta sempre più affermando nel mondo del lavoro e nel nostro panorama aziendale come chiave di trasformazione e semplificazione. Per questo motivo è fondamentale adottare un approccio che vede l’uomo al centro di progetti e processi. Questo approccio dà priorità alle esigenze delle persone nell’organizzazione aziendale e propone un utilizzo della tecnologia a supporto ed esaltazione delle capacità professionali; crea un ambiente di lavoro più efficiente ed efficace, in cui le persone partecipano al disegno delle nuove soluzioni e dei nuovi processi e vengano formate all’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuendo così all’evoluzione del modo di lavorare in questa nuova era”. Questo il commento di Marco Ditta, responsabile Data & Artificial Intelligence di Intesa Sanpaolo.
Non solo. A fianco di disuguaglianza, un termine ricorrente è “Rinascimento digitale”. Non a caso per Sharka l’Italia è il place to be perché, come ha dichiarato lui, “noi italiani abbiamo una sensibilità particolare: intelligenti, creativi, innovatori e culturalmente migliori di molti altri”.
TRASFORMARE I DATI IN COLLEGHI: LA PARTNERSHIP CON MICROSOFT
Il pallino della democratizzazione e dell’umanizzazione dei dati hanno fatto convolare a luglio iGenius in una collaborazione con Microsoft Italia. L’obiettivo dichiarato dalle aziende è quello di mettere l’intelligenza artificiale al servizio delle persone e delle aziende che potranno “parlare” con i propri dati. La partnership mira infatti ad aiutare le piccole, medie e grandi imprese italiane “con nuovi casi d’uso focalizzati sui numeri per “rendere i dati umani”. Con l’aiuto di Crystal e la potenza della piattaforma Cloud Microsoft Azure, le imprese potranno trasformare i dati aziendali “in una seconda lingua tramite l’intelligenza artificiale conversazionale”.
Come ha spiegato Sharka in occasione del talk “Ambizione Italia #DigitalChamps”: “Trasformare i dati, come abbiamo visto con Microsoft Teams insieme alla partnership di Microsoft, in un collega virtuale per cui l’intelligenza artificiale diventa un asset fondamentale per l’azienda, non è più solamente uno strumento perché di fatto ti permette di aumentare la proprietà intellettuale e quindi di amplificare quello che è l’impatto che tu come organizzazione puoi portare ai tuoi clienti e il modo in cui le tue persone possono sostanzialmente esprimere il loro potenziale e la loro expertise all’interno dell’organizzazione”.
E Sharka non si sbaglia, il mercato dell’intelligenza artificiale non è trascurabile. Infatti, secondo gli Osservatori del Politecnico di Milano, in Italia vale oltre 500 milioni di euro e nel 2022 ha registrato una crescita del 32%.