Skip to content

La guerra dei dazi farà male alle Big Tech e bene a Netflix?

Se Canada, Cina e Messico decideranno di rispondere con maggiore durezza ai dazi di Trump, potrebbero prendere di mira le grandi compagnie tecnologiche come Apple e Google. Altre aziende, però, potrebbero trarre beneficio dalle tariffe: è il caso di Netflix, e non solo.

Il 4 marzo sono entrati in vigore i dazi statunitensi sulle importazioni dal Canada e dal Messico (al 25 per cento), e sono stati raddoppiati (al 20 per cento) quelli sulla Cina. I paesi colpiti hanno già risposto: il Canada ha messo a sua volta una tariffa del 25 per cento sulle merci provenienti dagli Stati Uniti, la Cina ha messo dazi fino al 15 per cento sui prodotti agricoli, mentre il Messico annuncerà la sua ritorsione domenica.

Le due aziende americane più esposte a questi dazi e contro-dazi sono probabilmente Tesla e Apple, ha scritto Quartz, che hanno nella Cina un’importante base manifatturiera. Ma anche Best Buy, il più grande rivenditore al dettaglio di elettronica negli Stati Uniti, ha parlato di un possibile aumento dei prezzi di vendita.

LA GUERRA COMMERCIALE È UN RISCHIO PER LE BIG TECH

La possibilità di un’ampia guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi tre principali partner commerciali – ed eventualmente pure con l’Unione europea – potrebbe rivelarsi molto dannosa per le compagnie tecnologiche americane, che peraltro stanno attraversando un periodo delicato per i loro conti, visti i corposi investimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Se Cina, Canada e Messico – e in futuro, come detto, l’Unione europea – dovessero decidere di rispondere con durezza ai dazi di Trump, potrebbero decidere di penalizzare proprio le cosiddette “Big Tech”, cioè Microsoft, Google, Meta, Amazon e Apple, in modo da assestare un danno serio all’economia americana.

LA CINA, INTANTO…

La Cina, per esempio, potrebbe ostacolare o addirittura vietare le vendite degli iPhone; ha già aperto un’indagine su Google per presunta violazione della legge antimonopolistica ed è passata a esaminare le tariffe che Apple impone agli sviluppatori di applicazioni presenti nell’App Store.

LE AZIENDE CHE POTREBBERO BENEFICIARE DEI DAZI

Ci sono in realtà delle aziende americane che potrebbero trarre beneficio da una lunga guerra commerciale.

Una è la società siderurgica Cleveland-Cliffs, favorita dai dazi sull’acciaio e l’alluminio.

Relativamente alle tariffe sulle merci cinesi, l’e-commerce americano Etsy – dedicato alle creazioni artigianali e agli oggetti vintage – ha una bassa dipendenza dai prodotti provenienti dalla Cina: se questi si faranno più cari per effetto dei dazi, quindi, i consumatori americani potrebbero dunque spostarsi su questa piattaforma.

Infine, se i dazi renderanno più costose le importazioni di cibo e bevande, causando di conseguenza un aumento dei prezzi sui menù dei ristoranti, i cittadini americani potrebbero evitare di cenare fuori per rimanere a casa: i servizi di streaming video come Netflix, in particolare, potrebbero allora sperimentare un aumento degli abbonamenti.

Torna su