Microsoft finanzia OpenAI, apripista nell’intelligenza artificiale generativa con il suo ChatGpt, e Google che non può restare a guardare sembrerebbe voler puntare sulla startup Character.AI, la quale sviluppa una versione gratuita di diversi chatbot che replicano personaggi famosi.
COSA FA E CHI C’È DIETRO CHARACTER.AI
Character.AI è una startup specializzata in intelligenza artificiale (IA) fondata nel 2021 a Menlo Park, in California, dagli ex dipendenti di Google Noam Shazeer e Daniel De Freitas. Per addestrare i propri modelli utilizza soluzioni hardware e software di Big G che permettono agli utenti di sviluppare chatbot personalizzati – quello che sta iniziando a fare ora anche il rivale ChatGpt.
Il servizio attualmente è gratuito ma con un abbonamento da 9,99 dollari al mese è possibile saltare le code d’attesa che si creano per gestire le situazioni di picco della domanda.
Ciò però per cui è già nota Character.AI sono i suoi chatbot gratuiti in veste di personaggi famosi con cui si può chattare in varie lingue, tra cui l’italiano: da Elon Musk a Super Mario passando per il defunto Michael Jackson, ma anche l’otto volte Pallone d’oro Leo Messi e, per i più intellettuali, ci sono personaggi storici come William Shakespeare e Sigmund Freud. Idea copiata anche da Meta di Mark Zuckerberg e denunciata da Character.AI su X.
LA CARTA VINCENTE DI CHARACTER.AI
Proprio questa invenzione, lanciata lo scorso settembre, potrebbe essere uno degli assi nella manica di Character.AI perché, come scrive Reuters, i suoi chatbot stanno avendo un certo successo tra i più giovani (18-24 anni), i quali costituiscono il 60% di tutto il traffico web ottenuto dalla startup. E per Similarweb, una società di analisi dei dati, può contare su una base di 4 milioni di utenti attivi mensilmente.
Ma oltre a personaggi famosi, Character.AI offre anche, tra i suoi 18 milioni di chatbot, varie figure, come per esempio un insegnante di inglese in grado di fornire aiuto con la grammatica o uno psicologo per ricevere supporto e poco tempo fa dichiarava che ad agosto gli utenti della piattaforma hanno trascorso in media due ore al giorno con i suoi chatbot.
Parte della spiegazione fornita dall’azienda, riferisce Quartz, è che “le persone interagiscono con diversi personaggi, il che è più coinvolgente che scorrere passivamente un sito”. Inoltre, di recente ha anche lanciato una funzione, a pagamento, che consente alle persone di chattare in gruppo con un massimo di cinque personaggi IA e cinque umani contemporaneamente.
Sarà per tutti questi motivi che finora Character.AI ha raccolto 190 milioni di dollari di finanziamenti da investitori come Andreessen Horowitz e Greycroft e che ora anche Google starebbe meditando di investirci “centinaia di milioni di dollari”, afferma Reuters.
I finanziamenti ricevuti, tra l’altro, le hanno già fatto raggiungere una valutazione di mercato pari a un miliardo di dollari e potrebbe arrivare addirittura oltre i 5 miliardi di dollari.
LE INTENZIONI DI GOOGLE CON CHARACTER.AI
Secondo quanto riferito da Reuters, Google avrebbe messo gli occhi su questa startup così promettente e l’investimento, che “potrebbe essere strutturato sotto forma di obbligazioni convertibili, approfondirà la partnership esistente tra Character.AI e Google, nella quale utilizza i servizi cloud e le Tensor Processing Unit (TPU) di Google per addestrare i modelli”.
Google, ricorda l’agenzia di stampa, ha già investito in startup di IA, tra cui 2 miliardi di dollari per il produttore di modelli Anthropic sotto forma di note convertibili, oltre al suo precedente investimento azionario.