Elementi chiave per la vita nei campioni incontaminati dell’asteroide Bennu studiati dalla Nasa.
Le analisi preliminari condotte sul campione di asteroide Bennu raccolto nello spazio e portato sulla Terra dalla missione Osiris Rex della Nasa mostrano prove di acqua e alto contenuto di carbonio, che insieme potrebbero indicare che gli elementi costitutivi della vita sulla Terra potrebbero essere trovati nella roccia.
La Nasa ha dato la notizia mercoledì dal suo Johnson Space Center a Houston, mostrando le prime immagini delle particelle del campione. Il 24 settembre alle 8.52 ora americana (16.52 in Italia) è atterrata nel deserto dello Utah la capsula rilasciata dalla sonda della Nasa Osirix-Rex (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification and Security – Regolith Explorer) con campioni prelevati dall’asteroide Bennu. (Per saperne di più ecco il link all’ultimo puntata del podcast Spaziale!).
“Acqua e carbonio sono esattamente quello che volevamo trovare”, afferma il numero uno della Nasa, Bill Nelson, al Johnson Space Center a Houston. Il campione, il più grande riportato sulla Terra di un asteoride, potrebbe fungere da capsula del tempo fin dai primi giorni del nostro sistema solare.
Tutti i dettagli.
LA MISSIONE DI OSIRIS-REX
La missione OSIRIS-REx della Nasa è decollata nel 2016 e ha iniziato a orbitare attorno all’asteoride Bennu nel 2018. La navicella spaziale ha raccolto il campione nel 2020 ed è partita per il suo lungo viaggio di ritorno sulla Terra a maggio 2021. La missione ha percorso un totale di 3,86 miliardi di miglia fino a Bennu e ritorno.
Dopo essere stata rilasciata dalla navicella spaziale, la capsula contenente il campione è atterrata sotto il paracadute lo scorso 24 settembre.
LA PRESENZA DI ACQUA E CARBONIO NEL CAMPIONE DELL’ASTEORIDE BENNU ANALIZZATO DALLA NASA
Nelle prime due settimane, gli scienziati hanno eseguito analisi “rapide” di quel materiale iniziale, raccogliendo immagini da un microscopio elettronico a scansione, misurazioni a infrarossi, diffrazione di raggi X e analisi di elementi chimici. Gli scienziati hanno utilizzato anche la tomografia computerizzata a raggi X per produrre un modello computerizzato 3D di una delle particelle, evidenziandone i diversi interni. Questo primo sguardo ha fornito la prova della presenza di abbondante carbonio e acqua nel campione.
La presenza di abbondante materiale ricco di carbonio e di minerali argillosi contenenti acqua potrebbe indicare che gli elementi costitutivi della vita sulla Terra sarebbero presenti anche nell’asteroide.
LA SODDISFAZIONE DELLA NASA
“Il campione OSIRIS-REx è il più grande campione di asteroide ricco di carbonio mai consegnato sulla Terra e aiuterà gli scienziati a indagare sulle origini della vita sul nostro pianeta per le generazioni a venire”, ha dichiarato l’amministratore della Nasa Bill Nelson. “Quasi tutto ciò che facciamo alla Nasa cerca di rispondere a domande su chi siamo e da dove veniamo. Missioni della Nasa come OSIRIS-REx miglioreranno la nostra comprensione degli asteroidi che potrebbero minacciare la Terra, dandoci uno sguardo su ciò che si trova oltre. Il campione è tornato sulla Terra, ma c’è ancora tanta scienza da scoprire, una scienza che non abbiamo mai visto prima”.
OBIETTIVO: INDAGARE L’ORIGINE DEL SISTEMA SOLARE
“Mentre scrutiamo gli antichi segreti conservati nella polvere e nelle rocce dell’asteroide Bennu, stiamo sbloccando una capsula del tempo che ci offre profonde intuizioni sulle origini del nostro sistema solare”, ha dichiarato Dante Lauretta, ricercatore principale di OSIRIS-REx, Università di Arizona, Tucson. “L’abbondanza di materiale ricco di carbonio e l’abbondante presenza di minerali argillosi contenenti acqua sono solo la punta dell’iceberg cosmico. Queste scoperte, rese possibili attraverso anni di collaborazione dedicata e scienza all’avanguardia, ci spingono in un viaggio per comprendere non solo il nostro vicinato celeste ma anche il potenziale per l’inizio della vita. Con ogni rivelazione di Bennu, ci avviciniamo a svelare i misteri della nostra eredità cosmica”.
“Andando avanti, il team cercherà di vedere quanta chimica si è evoluta su Bennu per determinare se gli elementi costitutivi della vita hanno creato peptidi o catene di amminoacidi che formano proteine”, ha spiegato Daniel Glavin, analista di campioni OSIRIS-REx e scienziato senior presso il Goddard Space Flight Center della Nasa.
I PROSSIMI STEP
Sebbene sia necessario ulteriore lavoro per comprendere la natura dei composti del carbonio trovati, la scoperta iniziale fa ben sperare per le future analisi. Per i prossimi due anni, il team scientifico della missione Osiris-Rex continuerà a caratterizzare i campioni e a condurre le analisi necessarie per raggiungere gli obiettivi scientifici della missione. La Nasa conserverà almeno il 70% del campione presso il Johnson Space Center per ulteriori ricerche da parte di scienziati di tutto il mondo, comprese le future generazioni.
Nell’ambito del programma scientifico OSIRIS-REx, un gruppo di oltre 200 scienziati da tutto il mondo è in attesa di ricevere i campioni di Bennu, compresi quelli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, Arcetri e Roma, segnala l’Ansa.