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Difesa, tutti i progetti di Leonardo finanziati col fondo europeo Edf

Nell'ambito dello European Defence Fund (Edf), il gruppo Leonardo si è aggiudicato 13 progetti di ricerca e sviluppo (cinque in meno rispetto all'anno scorso). Fatti, numeri e approfondimenti

Leonardo si posiziona come secondo player europeo per numero di progetti vinti nell’ambito dello European Defence Fund (Edf) work programme 2023.

Lo scorso 16 maggio la Commissione europea ha annunciato infatti i risultati degli inviti a presentare proposte per il 2023 nell’ambito dell’European Defence Fund (Edf), per un totale di 1,03 miliardi di euro di finanziamenti Ue a sostegno di 54 progetti europei congiunti di ricerca e sviluppo nel settore della difesa che vedono la partecipazione di 581 società ed enti di 26 Paesi europei più la Norvegia.

Di questi, 8 sono a guida italiana e il nostro paese si è collocato ai primi posti per numero di progetti vincenti (35). Delle otto iniziative coordinate dall’Italia di cui Leonardo guida le due più rilevanti nelle categorie spazio e air defence, Emissary e E-Cuas, “contribuendo così significativamente al risultato complessivo dell’Italia”, si legge nella nota del gruppo guidato da Roberto Cingolani.

Nello specifico, il colosso dell’aerospazio e difesa italiano si è aggiudicato 13 progetti di ricerca e sviluppo (cinque in meno rispetto all’anno scorso), di cui 11 di sviluppo capacitivo e 2 di ricerca. I progetti coprono la maggior parte delle aree tecnologiche: spazio, terrestre, difesa aerea, auto-protezione, avionica, sensoristica, cyber, AI.

Si tratta dei programmi Emissary, E-Cuas, Esoca, Talos-two, Seacure, Epc2, Eisnet, Marte, Eudaas2, Ecysap Eye, Aida, NG-Mima e Carmenta Pf.

D’altronde la cooperazione si sta dimostrando sempre più essenziale per sostenere l’industria della difesa europea.  “In settori strategici come la Difesa, lo Spazio e l’energia, è essenziale pensare ad alleanze europee per competere con potenze come Stati Uniti e Cina”, ha sottolineato l’ad e dg di Leonardo, Roberto Cingolani, come affermato la scorsa settimana nel corso del forum de Il Messaggero sul futuro della Difesa europea.

Tutti i dettagli.

CHE COS’È L’EDF

Creato nel 2019 dalla Commissione europea, l’Edf è lo strumento di punta della Commissione per promuovere la cooperazione in materia di difesa europea per progetti competitivi e collaborativi coprendo l’intero ciclo di ricerca e sviluppo. Tale strumento sostiene, in particolare, progetti relativi a tecnologie ed equipaggiamenti di difesa all’avanguardia e interoperabili, promuovendo al contempo l’innovazione e incentivando la partecipazione delle Pmi.

Nello specifico i fondi assegnati dall’Ue nel 2023 equivalgono a oltre 1 miliardo di euro, con i finanziamenti suddivisi in 265 milioni per 28 progetti di ricerca e 766 milioni per 26 progetti di sviluppo.

I FINANZIAMENTI EDF AGGIUDICATI DA LEONARDO

In particolare, Leonardo guiderà due tra le principali iniziative: Emissary (European Military Integrated Space Situational Awareness and Recognition capability) e E-Cuas (European Counter UAS), caratterizzate da una forte componente innovativa per le tecnologie che saranno sviluppate e tra i progetti con il finanziamento europeo più elevato.

LEONARDO A GUIDA DEL PROGETTO EMISSARY PER UNO SCUDO SPAZIALE SUPPORTATO DALL’EDF

Leonardo è leader nel progetto Emissary (European Military Integrated Space Situational Awareness and Recognition capability), che riceverà un contributo di 100 milioni di euro, prevede “lo sviluppo di una rete di sensori avanzati e di un software militare di comando e controllo” per la sicurezza spaziale e “per supportare operazioni multi-dominio”.

Il progetto, di 48 mesi, mira così a migliorare la sorveglianza del dominio spaziale a livello europeo. Tra i temi innovativi trattati, lo sviluppo di sensori (RF e ottici terrestri e a bordo di satelliti) per rilevare, tracciare, identificare e caratterizzare oggetti spaziali nelle orbite LEO, MEO e GEO. In particolare, Leonardo ha la responsabilità del Comando e Controllo, del segmento di terra, e dei sensori radar sia terrestri sia spaziali.

I MEMBRI DEL CONSORZIO

Leonardo coordina un consorzio di 28 partner industriali , 12 PMI, 5 tra università ed enti di ricerca, provenienti da 13 paesi europei.

Si tratta di Airbus Defence and Space (Germania, Spagna e Francia), Arianegroup (Francia e Germania), Asteron, Atos, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le telecomunicazioni, Deimos Engineering and Systems, Elettronica, Factiven, Gmv Aerospace and Defence, Gmv Innovating Solutions, Deutsches Zentrum Fur Luft und Raunfahrt, Harp Technologies oy, Indra Sistemas, Isd Lyseis Olokriromenon Systima ton anonymos etaireia, Iai, Jena-Optronik, Look up space, Neuraspace, Office National d’Etutes et de Recherches aerospatiales, Officina Stellare, Ohb Sweden, Okapi: Orbits, On-Air Consulting&Solutions srl, Politecnico di Milano, Rheinmetall Norway, Ricardo, Domingos& Bergano, Saab Aktiebolag, Safran Data Systems, Sopra Steria Group, Svenska Rymdaktiebolaget, Sybilla Tecnhologies Spolka Z Ograniczona Odpowuiedzialnoscia, Telespazio France, Telespazio Germany, Telespazio, Teletel Technologia aerodiastimilis Kai Aminas, Thales Alenia Space Francia, Thales Alenia Space Italia, Thales Las France, Università degli Studi di Napoli Federico II e Vyoma.

LA LEADERSHIP DEL PROGRAMMA E-CUAS

Nel tentativo di rafforzare le capacità di difesa aerea e missilistica, il progetto europeo a guida Leonardo E-Cuas cercherà di esaminare e sviluppare una serie di tecnologie contro-droni. I finanziamenti dell’Ue per un valore massimo di 43 milioni di euro sosterranno le attività dell’industria, guidate dall’italiana Leonardo, per un periodo di 42 mesi.

In continuità con il progetto Jey-Cuas (Joint European sYstem for Countering Unmanned Aerial Systems) inerente lo sviluppo di capacità per la scoperta e neutralizzazione della minaccia costituita dai droni sempre con la leadership di Leonardo e finanziato nel 2020, E-Cuas riunirà 24 beneficiari provenienti da 12 Stati membri e dalla Norvegia per far progredire le tecnologie di difesa contro i sistemi aerei senza equipaggio, come i droni.

L’obiettivo di E-Cuas è progettare e validare una soluzione completa anti-drone nei tre scenari previsti (fisso, mobile e deployable) attraverso un dimostratore tecnologico. Il sistema avrà un’architettura flessibile, modulare e scalabile per adattarsi ai vari scenari e integrerà nuovi sensori ed effettori. Leonardo coordinerà il progetto e, insieme al team italiano, si occuperà dell’integrazione dei sensori e della validazione della soluzione attraverso attività di simulazione e di dimostrazione fisica del prototipo C-UAS mobile.

LA PARTECIPAZIONE ALLA CORVETTA EUROPEA DEL FUTURO GUIDATA DA NAVIRIS (FINCANTIERI E NAVAL GROUP) E NON SOLO

Infine, Leonardo fa parte anche dei team che lavoreranno ad alcuni programmi di punta per la Commissione, per il loro contributo all’autonomia strategica del continente. Tra questi, EPC2 (European Patrol Corvette 2), per lo sviluppo di un prototipo di una nuova corvetta europea, che prevede la consegna, in quattro anni, due prototipi di navi, in linea con una coppia di progetti già selezionati. Verranno costruiti un prototipo di multiuso da combattimento completo e di un multiuso a lungo raggio.

“Il progetto farà leva sull’integrazione di soluzioni, tecnologie e sistemi innovativi per migliorare l’efficienza e le capacità della nave in mare (2 prototipi da testare in porto) e sullo sviluppo di un impianto di prova a terra al fine di testare i rischi e qualificare i sistemi tecnologici”, secondo un profilo del programma.

Il finanziamento di Bruxelles per il progetto ha un massimale di 155 milioni di euro ed è guidato da Naviris, la joint venture tra la francese Naval Group e l’italiana Fincantieri.

Dopodiché, il gruppo ex Finmeccanica parteciperà anche ai progetti ESOCA (European eco-System for Outsized Cargo Airlift), che costruirà una capacità di trasporto aereo strategico; NG-MIMA (Next Generation Military Integrated Modular Avionics), dedicato alla progettazione e dimostrazione di tecnologie chiave per i velivoli da combattimento del futuro e AIDA che si propone di sviluppare e aggiornare la tecnologia di difesa europea nel campo dell’intelligenza artificiale per la difesa informatica.. Infine Leonardo contribuirà a uno dei progetti di punta nel comparto terrestre sostenuto dall’Edf, ovvero Marte (Main ARmoured Tank of Europe), per lo studio e la progettazione delle future piattaforme terrestri.

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