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Dalla Russia allo Yemen fino al Sudan. Ecco come i terminali Starlink di SpaceX spopolano sul mercato nero

I terminali Starlink risultano venduti o scambiati in Yemen, Sudan e altri luoghi in cui la compagnia di Elon Musk non ha accordo per operare. L’Ucraina ha dichiarato il mese scorso che le truppe russe nelle parti occupate del paese stavano utilizzando i terminali SpaceX.

I terminali Starlink della società aerospaziale SpaceX di Elon Musk stanno cadendo nelle mani sbagliate.

Ad oggi SpaceX ha in orbita più di 5500 satelliti Starlink,che riescono a portare praticamente ovunque la la banda ultra-larga a bassissima latenza. Questi satelliti garantiscono l’accesso a internet a livello globale indipendentemente dalle connessioni terrestri. Per collegarsi, le persone necessitano di un terminale specifico di Starlink, una sorta di router che riceva i dati inviati dai satelliti, differenti dai segnali tradizionali delle stazioni di terra.

Un’indagine di Bloomberg News ha identificato ampi esempi di kit Starlink scambiati e attivati ​​illegalmente. Il modo in cui sono contrabbandati e l’assoluta disponibilità di Starlink sul mercato nero suggeriscono che il suo uso improprio è un problema sistemico globale, sollevando interrogativi sul controllo da parte della società di un sistema con chiare dimensioni di sicurezza nazionale, sottolinea Bloomberg.

Fino ad oggi i terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia. Anche se nell’ottobre 2022 Musk ha iniziato a limitare le operazioni di Starlink nelle aree dell’Ucraina occupate dalle forze russe, inclusa la Crimea.

A metà febbraio l’intelligence ucraina ha sostenuto che le truppe russe stanno utilizzando Starlink. Nel frattempo SpaceX, proprietaria di Starlink, ha negato le notizie di aver venduto apparecchiature al governo o all’esercito russo. Tuttavia, né Musk né Starlink hanno delineato alcuno sforzo proattivo per impedire alle forze russe di ottenere terminali o connettersi a Starlink, come osservato dal Guardian. In Italia il quotidiano La Verità ha riportato le prove che il servizio satellitare di SpaceX è utilizzato anche da Mosca.

Tutti i dettagli.

TERMINALI STARLINK SCAMBIATI SUL MERCATO NERO

I terminali Starlink risultano utilizzati anche in paesi tra cui Yemen, Sudan e Venezuela, luoghi in cui la compagnia spaziale di Elon Musk non ha alcun accordo per operare, riferisce Bloomberg.

Nel mezzo della guerra civile nello Yemen, le persone dipendono da Starlink per le comunicazioni commerciali e personali, ha detto un funzionario governativo alla testata. Nel Sudan dilaniato dalla guerra, diplomatici occidentali hanno detto a Bloomberg che le Forze di supporto rapido (Rsf) – un gruppo paramilitare accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità – hanno utilizzato Starlink per la logistica. Un commerciante di Starlink in Kazakistan ha affermato a Bloomberg che il prezzo dei terminali Internet è aumentato sul mercato nero dopo la repressione del governo sulle vendite illegali. E in Venezuela, che ha dovuto affrontare le sanzioni statunitensi sotto il suo autoritario presidente Nicolas Maduro, secondo quanto riferito, i terminali Starlink vengono venduti e promossi tramite annunci sui social media.

LE ACCUSE SULL’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DA PARTE DI MOSCA

Senza dimenticare l’utilizzo di Starlink da parte dei militari russi.

Come detto all’inizio, a metà febbraio il Direttorato centrale di intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur) ha dichiarato che le truppe russe stanno usando il sistema satellitare di Elon Musk. Da parte sua la Russia ha negato le affermazioni dell’intelligence ucraina. Le dichiarazioni del Cremlino hanno seguito le smentite del miliardario americano Musk.

In un post su X, anche Musk ha dichiarato infatti: “Per quanto ne sappiamo, nessuno Starlink è stato venduto direttamente o indirettamente alla Russia… Numerose notizie false affermano che SpaceX sta vendendo terminali Starlink alla Russia. Questo è categoricamente falso”.

Tuttavia, come fa notare il Guardian, l’imprenditore statunitense non sembra aver chiesto se i soldati russi potrebbero ottenere e utilizzare terminali Starlink in ogni caso. Nella propria dichiarazione, Starlink non ha nemmeno detto nulla sul loro possibile utilizzo nelle aree occupate dell’Ucraina.

E LE PROVE

Come riportava a inizio mese Startmag, a dicembre Il Sole 24 Ore aveva raccontato dell’approccio di Musk per portare il servizio satellitare Starlink in Italia e inserirlo nei progetti sulla banda ultralarga, a integrazione della copertura di Open Fiber e di Tim. Un tentativo “molto complicato”, precisava il quotidiano, e che forse potrebbe complicarsi ulteriormente vista la circolazione di un documento targato Tim. Il documento in questione sostiene l’utilizzo del servizio Startlink da parte dei militari russi.

Poco dopo una testata italiana avrebbe trovato anche le prove sull’utilizzo della tecnologia di connettività satellitare della società aerospaziale americana da parte di Mosca.

Secondo La Verità, “sono diversi i siti dove è possibile acquistare Starlink. C’è per esempio djirussia-ru, o ancora topmachines.ru, con sede a Volgorad. Questo è un portale dedicato alla vendita di automobili di lusso di importanzione dagli Emirati Arabi dove è possibile comunque reperire antenne Starlink. Dall’annuncio sulle pagine sembra persino che Starlink sia fornitore ufficiale per Operazioni militari speciali (Svo)” sottolinea il quotidiano diretto da Maruzio Belpietro.

“C’è un altro sito, come for-gun.ru, portale di Chekulenko Pyotr Vitalievic dedicato alla vendita di armi dove è possibile acquistare Starlink. Il kit costa 320mila rubli, poco meno di 4mila euro. La stessa cosa si può fare su imiele.ru, sito di Osanaov Andrey Vasilievich, con sedi a Mosca e a San Pietroburgo, rivenditore di Miele Shop (store tedesco di elettrodomestici). Inoltre, secondo una ricerca di comnews.ru, le antenne sembrerebbero essere importate massivamente dagli Emirati Arabi e che vengano registrate per conto di compagnie straniere, molte con sede a Cipro” ha aggiunto La Verità.

IL RAPPORTO DELLA CNN

I terminali per l’accesso globale a internet satellitare della compagnia Starlink, di proprietà di Elon Musk, figurano sempre più spesso nelle mani dei militari russi in Ucraina, ha riferito ieri l’emittente televisiva Cnn.

Secondo Musk e il Pentagono, le forze russe non dovrebbero disporre di terminali Starlink, e la loro presenza sul campo di battaglia tra i reparti delle forze armate russe è negata anche dal ministero della Difesa di Mosca. I militari del Paese aggressore, però, acquisterebbero privatamente i terminali tramite donazioni private e aggirando le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Secondo la Cnn, i militari russi usano sempre più spesso i terminali per le comunicazioni tra unità e centri di comando, e anche per la guida di droni commerciali riconvertiti in armi suicide, secondo la medesima tattica efficacemente utilizzata dalle forze ucraine sin dall’inizio del conflitto.

L’INDAGINE DEL CONGRESSO USA

Nel frattempo, negli Stati Uniti un gruppo di deputati democratici ha annunciato una indagine nei confronti di SpaceX riguardo al possibile utilizzo della rete di satelliti Starlink da parte della Federazione Russa. In una lettera inviata il 7 marzo, i membri del Congresso hanno fatto presente che l’utilizzo della rete da parte di Mosca rischia di “rafforzare la brutale invasione dell’Ucraina”. Pertanto hanno chiesto di ottenere informazioni a riguardo dalla società di Elon Musk entro il 20 marzo.

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