Skip to content

alibaba

Guerra in Cina tra Alibaba e DeepSeek sull’Intelligenza artificiale?

Il gigante tecnologico cinese Alibaba ha rilasciato oggi la nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale che sarebbe superiore a quello di DeepSeek. In Cina, nonostante il capodanno lunare, è partita la guerra dei prezzi sull'Ia.

Il gruppo tecnologico cinese Alibaba ha rilasciato oggi la nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale che sarebbe superiore al discusso V3 di DeepSeek, che promette – assieme al successivo R1 – alte prestazioni, bassi costi di addestramento e consumi energetici contenuti.

COSA SAPPIAMO DEL MODELLO QWEN 2.5 MAX DI ALIBABA

La data della pubblicazione è insolita e sembra suggerire che la startup cinese abbia fatto parecchio “rumore” non solo nella Silicon Valley americana ma anche in patria, costringendo le grandi compagnie tecnologiche nazionali a passare al contrattacco. Oggi, infatti, sono iniziate le festività per il capodanno lunare in Cina: buona parte della popolazione non lavora e ha lasciato le grandi città per riunirsi con i familiari.

Chiamato Qwen 2.5 Max, a detta di Alibaba il modello è migliore “quasi su tutta la linea” di Gpt-4o di OpenAi, di Llama-3.1-405B di Meta e, appunto, di DeepSeek-V3.

NON SOLO ALIBABA: ANCHE BYTEDANCE AGGIORNA LA SUA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Oltre ad Alibaba, il 22 gennaio – ossia due giorni dopo l’uscita di DeepSeek-R1 – ByteDance ha pubblicato un aggiornamento del proprio modello di intelligenza artificiale, che avrebbe prestazioni superiori a quelle di o1 di OpenAi. ByteDance è la società che possiede TikTok.

OpenAi ha detto di aver trovato prove dell’utilizzo dei suoi modelli linguistici da parte di DeepSeek, che li avrebbe sfruttati per alimentare il proprio sistema: se così fosse, potrebbe trattarsi di una violazione della proprietà intellettuale.

LA “GUERRA DEI PREZZI” IN CINA

Già la versione precedenti del modello V3 di DeepSeek, chiamata V2, rilasciata a maggio dell’anno scorso, aveva fatto partire una “guerra dei prezzi” nel settore tecnologico cinese. DeepSeek-V2, infatti, offriva un costo molto più basso della concorrenza: 1 yuan (cioè 0,14 dollari) per un milione di token (si chiamano così le unità di dati elaborate da un modello di intelligenza artificiale). Di conseguenza, Alibaba annunciò tagli fino al 97 per cento ai prezzi di alcuni modelli.

LA VISIONE DEL FONDATORE DI DEEPSEEK

Di Liang Wenfeng, il fondatore di DeepSeek, si sa poco, ma in un’intervista rilasciata la scorsa estate a un media cinese dichiarò di essere disinteressato alle “guerre dei prezzi” e di essere piuttosto concentrato sullo sviluppo della cosiddetta intelligenza artificiale generale, che riuscirebbe – semplificando molto – a emulare la mente umana e dunque la capacità di risolvere compiti complessi e generali, appunto, anziché dare risposte a indicazioni precise.

Liang pensa anche che le grandi aziende, per via della loro rigidità organizzativa e dei loro costi elevati, siano meno adatte delle startup, generalmente più snelle e agili, a far progredire l’intelligenza artificiale: “i grandi modelli di fondazione richiedono un’innovazione continua, le capacità dei giganti tecnologici hanno i loro limiti”.

Torna su