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America

5G e Ligado, perché c’è maretta negli Stati Uniti

Tutte le ultime novità negli Stati Uniti sul caso 5G e Ligado. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

La Federal Communcations Commission ha votato all’unanimità per consentire a Ligado di utilizzare lo spettro della banda L a 1,6 GHz per fornire una rete terrestre a bassa potenza volta a supportare i servizi privati ​​5G e Internet in ambito industriale.

La FCC ha dichiarato che la richiesta di Ligado “promuoverà un uso più efficiente ed efficace delle risorse dello spettro della nostra nazione e assicurerà che le operazioni adiacenti della banda, incluso il Global Positioning System (GPS), siano protette da interferenze dannose”.

Il voto alla Commissione riflette l’ampio sostegno bipartisan: da un lato il segretario di stato Mike Pompeo e il procuratore generale William Barr, dall’altro lato il senatore Mark Warner della Virginia e la deputata Doris Matsui della California.

Non c’è dubbio che questo voto rappresenti un passo molto importante per consentire agli Stati uniti la leadership del 5G e nei servizi wireless avanzati.

Questo risultato positivo da parte di Doug Smith, presidente e CEO di Ligado Networks, rappresenta in modo evidente il ruolo e l’importanza che le pressioni lobbistiche delle industrie private americane hanno sulle istituzioni politiche americane.

Tuttavia questo supporto bipartisan ha i suoi limiti. Come afferma una recente dichiarazione della National Telecommunications and Information Administration, l’Aeronautica degli Stati Uniti e altre agenzie federali credono ancora che la concessione della richiesta di Ligado danneggerà le operazioni del Dipartimento della Difesa, incluso il GPS.

Non a caso Il capo dello staff del generale delle forze aeree statunitensi David Goldfein ha dichiarato di essere “molto preoccupato” che la Federal Communications Commission abbia approvato la rete terrestre 5G di Ligado nonostante gli avvertimenti del Pentagono che il sistema causerà interruzioni del sistema di posizionamento globale.

Usando un’analogia per illustrare il suo punto, Goldfein ha detto che gli utenti GPS possono essere messi in una posizione equivalente a qualcuno che cerca di avere una conversazione mentre la musica viene fatta saltare a tutto volume nella stanza accanto.

Come capo dell’Aeronautica Militare, Goldfein non ha il controllo diretto sui satelliti GPS ma è responsabile dell’addestramento e dell’equipaggio degli aviatori che supportano il comando spaziale statunitense. Il comando fornisce servizi basati su GPS utilizzati dalle forze armate statunitensi e dall’economia civile globale.

Goldfein ha affermato di aver discusso della questione con il generale John Raymond, capo delle operazioni spaziali e comandante del comando spaziale americano.

Risulta evidente a questo punto l’esistenza di un conflitto di interessi tra un’industria privata e le questioni legate alla sicurezza nazionale soprattutto dal punto di vista strettamente militare.

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