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Bruxelles sul gas accontenta Spagna e Portogallo, tutti i dettagli

La Commissione europea ha approvato la proposta di Spagna e Portogallo per limitare il prezzo di gas e carbone. Tutti i dettagli.

 

Da ieri è diventata operativa la deroga europea al mercato energetico di Spagna e Portogallo.

All’ultimo Consiglio europeo era stata approvata una “eccezione iberica” per poter ridurre il costo delle bollette.

Una possibilità motivata dal fatto che questi due paesi ricorrono in maniera minima al gas ma il sistema delle tariffe si riflette sui prezzi pagati dei cittadini in maniera esasperata.

Ecco tutti i dettagli

CHE COSA HA DECISO L’UE PER SPAGNA E PORTOGALLO SUL GAS

Semaforo verde per il tetto del prezzo del gas per Spagna e Portogallo. Entro il termine che si era dato il governo spagnolo, la Commissione europea ha infatti approvato la proposta spagnola e portoghese di limitare il prezzo del gas e del carbone che alimentano gli impianti di produzione di energia elettrica e ridurre così la bolletta elettrica per il 40% dei consumatori spagnoli, coloro cioè che godono ancora di una tariffa regolamentata.

“UN ACCORDO POLITICO”

“C’è un accordo politico”, ha annunciato a Bruxelles la vicepresidente del governo e ministro per la Transizione ecologica spagnolo, Teresa Ribera, in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo portoghese, Duarte Cordeiro, dopo l’incontro con il responsabile comunitario della Concorrenza, Margherita Vestager.

L’ECCEZIONALITÀ IBERICA

A fine marzo il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, aveva ricevuto l’appoggio della Commissione e del Consiglio Europeo per la cosiddetta eccezionalità iberica: un meccanismo che gli ha permesso, nascondendosi dietro le basse interconnessioni con il resto del continente e l’elevata quota di rinnovabili, di distinguersi dal resto degli Stati membri con una regolamentazione specifica e temporanea per abbassare il prezzo delle bollette. Ma questo primo accordo quadro doveva ancora essere fondato su misure concrete. Quella prima precisazione fondamentale del patto è quella che è arrivata adesso: “C’è un accordo in linea di principio, ma dobbiamo ancora lavorare sui dettagli”, sottolineano fonti dell’Esecutivo comunitario secondo quanto riportato da El Pais.

BOLLETTA PIÙ BASSA DA MAGGIO

L’intenzione dell’Esecutivo spagnolo è, come ha riferito Ribera, che il Consiglio dei ministri approvi l’accordo la prossima settimana e che il cap sul gas, con conseguente abbassamento della bolletta per i clienti con contratto regolato, entri in vigore a maggio.

TETTO A 50 EURO AL MEGAWATTORA

In un primo momento, Spagna e Portogallo potranno limitare il prezzo del gas e del carbone per le centrali elettriche a 40 euro per megawattora (MWh), 10 euro in più rispetto a quanto inizialmente proposto da Spagna e Portogallo. Bruxelles ha fissato questo limite a salire progressivamente fino a raggiungere i 50 euro di media nell’arco dei 12 mesi in cui sarà attivo il meccanismo emergenziale. Questa misura comporterà un calo sostanziale del prezzo del mercato elettrico all’ingrosso dagli attuali oltre 200 euro: si tratterebbe di circa 130 o 140 euro al MWh, aggiungendo il costo dei diritti di emissione di CO2.

(Articolo pubblicato su Energia Oltre)

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