La Bielorussia potrebbe fare il grande passo, energeticamente parlando: guardare oltre la Russia, suo storico e fedele fornitore di petrolio per affidarsi a Usa, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti o Azerbaigian. E anche sul gas Minsk potrebbe riservare sorprese. Andiamo per gradi.
LA QUESTIONE PREZZO
Al centro dei problemi tra Russia e Bielorussia c’è il dossier costi. Fino ad oggi, Minsk ha fatto affidamento sul petrolio low cost in arrivo da Mosca, che però ora ha deciso per un aumento dei prezzi. E i due Paesi faticano a trovare un accordo sulle tariffe 2020.
LA BIELORUSSIA SI GUARDA INTORNO
E qui nasce la necessità, da parte di Minsk, di guardarsi intorno e cercare nuovi fornitori. Nelle scorse ore, così, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato che per aumentare la vendita dei prodotti di esportazione derivati dal greggio Minsk sta valutatando l’acquisto di greggio da altri mercati diversi da quello russo.
USA, ARABIA SAUDITA ED EMIRATI ARABI
La Bielorussia, in realtà, avrebbe già avviato negoziati con Usa, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, come ha ammesso lo stesso presidente bielorusso all’agenzia Interfax.
“Dicono di essere pronti a fornirci tutto il petrolio di cui abbiamo bisogno”, ha detto Lukashenko: “Certo, ai prezzi del mercato mondiale, ma la qualità del loro petrolio è migliore”.
ANCHE AZERBAIGIAN TRA I CANDIDATI
Tra le varie opzioni che sta valutando Minsk anche l’Azerbaigian: i due Paesi starebbero pensando di utilizzare l’oleodotto Odessa Brody per fornire il greggio azerbaigiano alla Bielorussia, in base a quanto rivelato dal portavoce della compagnia petrolifera statale dell’Azerbaigian (SOCAR) Ibragim Akhmedov.
GUERRA DEL GAS
Non c’è accordo, tra Russia e Bielorussia, nemmeno sul fronte del gas. Mosca ci ha “abbandonato”, ha affermato il presidente Lukashenko all’agenzia di stampa “Belta”. “Per quanto riguarda il gas, siamo stati abbandonati, non ci hanno permesso di ottenere la parità dei prezzi”, ha detto Lukashenko, ricordando che Minsk chiede che il gas abbia lo stesso costo che ha in Russia, in modo che le imprese dei due paesi possano competere a parità di condizioni.
QUESTIONI POLITICHE
Dietro le questioni energetiche si nascondono anche questioni politiche. Mentre la Russia punta a rafforzare i legami politici ed economici tra i due Paesi nell’ambito dell’Unione degli Stati creata nel 1999, la Bielorussia fa opposizione, per paura dell’annessione e delle future pressioni che potrebbero arrivare da Mosca.